lunedì 20 ottobre 2008

Vicky Cristina Barcelona




Qual è l’amore perfetto?
Quello passionale al punto da diventare pericoloso, quello basato sulla seduzione del momento o quello abitudinario ma rassicurante?
Tutti e nessuno.
Così come la passione per l’arte: sia che si manifesti come forma creativa geniale, entusiasmo volubile o interesse intellettuale.
Tutti questi aspetti sono incarnati da tre donne molto diverse tra loro che si contendono l’amore di Juan Antonio (Javier Bardem), pittore spagnolo bohémien sensuale e maledetto.


Rebecca Hall e Scarlett Johansson


Vicky (Rebecca Hall) è la classica americana con convinzioni solide e spirito pratico: sta per sposare un uomo benestante e affettuoso che le assicura un futuro agiato e senza troppe sorprese.
Cristina (Scarlett Johansson) è uno spirito libero che passa da un fidanzato all’altro con la stessa disinvoltura con cui cambia occupazione: si cimenta prima con la regia, poi con la fotografia.
Le due ragazze americane vanno in vacanza a Barcellona e qui incontrano Juan Antonio: l’uomo offre loro un week-end d’arte e sesso a Oviedo, instaurando un bizzarro triangolo amoroso.
Triangolo destinato a diventare un quartetto perché sulla scena irrompe Maria Elena (Penelope Cruz), ex moglie di Juan Antonio, folle e senza regole, che porta scompiglio come un vento africano. L’equilibrio precario che si instaura tra i personaggi sembra funzionare per un po’, ma con il finire dell’estate i nodi vengono al pettine e tutti dovranno affrontare le loro questioni in sospeso.


Penelope Cruz


Dopo la trilogia londinese – “Match Point”, “Scoop” e “Sogni e delitti” -, Woody Allen rimane in Europa e sceglie come set l’assolata e colorata Barcellona: non più l’atmosfera cupa e riflessiva di Londra, più idonea alla tragedia metropolitana, ma ritmi gitani e vino rosso, perfetti per la spensieratezza della commedia romantica.
Peccato che le risate siano poche e per nulla incisive: siamo lontani anni luce dall’umorismo feroce e geniale in grado di fare satira sociale e politica dell’Allen che tutti conosciamo.
Questo “Vicky Cristina Barcelona” infatti sembra un capriccio del regista, come se Allen stesso avesse voluto concedersi una vacanza: ed ecco quindi una Barcellona da spot pubblicitario sullo sfondo, ritratta con superficialità e trascuratezza. Anche i personaggi risultano piuttosto piatti, incarnando una summa di clichè e temi ormai anacronistici e stantii: l’artista bohémien, la borghesia ipocrita, l’arte come metafora per eccellenza della vita, la difficile interazione tra uomo e donna.
Allen torna dunque a temi che in passato ha più volte affrontato ma senza la sua geniale verve e senza aggiungere nulla di nuovo a queste riflessioni, cosa che invece ha brillantemente fatto con i tre film ambientati a Londra, in cui attraverso il linguaggio, per lui nuovo, del dramma è riuscito a mettere in luce aspetti caratteristici della società attuale.
Il risultato è quindi un mix tiepido di umorismo e leggerezza quasi fuori dalla realtà, che, se non ci fosse il nome di Allen sul poster, stenteremmo ad attribuire al regista di New York.


Penelope Cruz, Javier Bardem e Scarlett Johansson


Merita una menzione speciale la strepitosa coppia Bardem-Cruz: lui, fresco di Oscar, con quel viso che sembra dipinto da El Greco, è perfetto nel ruolo dell’artista fascinoso e playboy, lei è straripante e intensa, una prima donna in piena regola. Promettente anche la fresca e sorridente Rebecca Hall mentre appare monocorde la Johansson che, come spesso accade, si limita ad interpretare se stessa.
Deliziosa invece la canzone “Barcelona” dei Giulia y Los Tellarini, tema portante della pellicola.
Insomma “Vicky Cristina Barcelona” è proprio come la storia che racconta: un’ esperienza tutto sommato piacevole e breve destinata ad essere dimenticata in fretta.

La citazione:
"- Tu hai tentato di uccidermi!
- Ah, quello..."


Voto: ♥♥1/2

Pubblicato su Meltin'Pot.

9 commenti:

  1. Io adoro Penelope Cruz! Mi basta sapere che la sua interpretazione è di alto livello per spingermi a vedere questo film. Non importa se resterà poco altro: in fondo, un film può anche servire solo per trascorrere un paio di ore lontani dalla vita di tutti i giorni!

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  2. Non ai livelli dell'Allen che io adoro, ma comunque godibile secondo me.
    Ale55andra

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  3. Allen si vede anche quando è sottotono. La Cruz mi ispira più della johanson comunque

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  4. Bardem dipinto da El Greco? Con quel naso nella tradizione di Brando e di Belmondo? Ma di che dipinti di El Greco parli?

    Secondo Hemingway El Greco era "el rey de los maricones", e Bardem invece è - visivamente - l'emblema della virilità inconciliata (forse troppo? qualche sospetto?).

    In tempi di metrosessuali che si depilano e si sfoltiscono le sopracciglia.

    Sicuramente assomiglia di più a un popolano del Caravaggio ^^

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  5. non mi piace molto il Woody Allen degli ultimi tempi, con sti film che seppur bonetti sono usa e getta, lo preferivo ai tempi di "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ecc."

    comunque bella recensione, e bel blog. ripasserò ogni tanto

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  6. L'ho visto ieri al cinema: carino, rilassante...

    Ma non si può nemmeno pretendere che Allen sforni un capolavoro dopo l'altro: dopotutto, gira un film all'anno (e non è poco)

    Bye ^^

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  7. @ Adryss: si Penelope è fantastica e in questo film è bravissima (anche se compare poco è la migliore di tutti!)

    @ Ale55andra: molto sottotono secondo me...

    @ Pang: Sono d'accordo: Penelope tutta la vita!!!

    @ Gokachu: ma non proprio nel senso della fisionomia (El Greco fa tutte facce allungate e magrissime) quanto piuttosto per l'espressione tragica e intensa.

    @ Guido: appena ho capito di che si tratta collaboro!!

    @ Brunoz: grazie dei complimenti! Io amo molto la sua trilogia londinese invece! Cmq sono d'accordo con te, i vecchi capolavori non si battono.

    @ Iohannes: hai ragione, magari se ci avesse lavorato di più sarebbe stato un filmone.

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  8. Tranne che sul fronte dei giudizi interpretativi (la Johansson, che normalmente adoro, qui l'avrei strozzata), per il resto sono in totale disaccordo.

    A me il film è piaciuto molto e l'ho trovato più profondo di quanto non appaia.

    Però ho notato che, tendenzialmente, convince più gli uomini che le donne... sarebbe interessante capire perché.

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  9. La Johansson come attrice non vale una ceppa...
    Avrà si e no tre espressioni in tutto (il sorrisetto da finta ingenua, il broncio e la faccia da porca)...
    Sono più espressive le sue tettone!

    Il film è una scatola vuota ben impacchettata.

    Non è un caso che in America sia piaciuto: alcuni dei migliori film di Allen in patria sono stati accolti freddamente, quindi se tanto mi dà tanto...

    E poi dite la verità: voi maschi fate un transfert e vorreste essere al posto di Bardem in un rapporto a tre!

    Se fosse stata la storia di una donna con due uomini non vi sarebbe piaciuto!!!

    :-)

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