Occhi puntati sulla famiglia De Sica
Dopo una giornata dominata da grandissimi registi, il terzo appuntamento del Festival Internazionale del Film di Roma ha visto protagonista assoluta la famiglia De Sica.
Il comico Christian, amato in tutta Italia grazie alla fortunatissima serie dei film di Natale, ha presentato il film “Parlami di me”, versione cinematografica dello show scritto da Maurizio Costanzo e interpretato da De Sica andato in scena la scorsa stagione al Teatro Sistina di Roma.
Dietro la macchina da presa c’è il figlio Brando, fresco di laurea all’ Usc, prestigiosa scuola di cinema della California.
Il duo padre- figlio ha intrapreso la difficile sfida di portare sullo schermo uno spettacolo teatrale, adottando una tecnica di ripresa a sei telecamere, in modo da ricreare il dinamismo della scena teatrale. Non mancano nel film anche momenti che svelano com’è il backstage di uno spettacolo e una sorta di “lettera d’amore” per Vittorio, padre e nonno di Christian e Brando nonché leggenda del cinema italiano.
Alla conferenza stampa padre e figlio sono apparsi molto contenti del risultato ottenuto, grazie anche all’aiuto di un altro figlio d’arte, il produttore Aurelio De Laurentiis, che ha lasciato carta bianca all’affiatato duo.
I De Sica si affermano così come una famiglia storica del cinema italiano, che, al pari di colleghi americani come i Barrimore, sta tramandando il mestiere dell’arte cinematografica di generazione in generazione.
Alla presentazione ufficiale, prima della proiezione del film, c’è stato un evento speciale: si è esibita la SNAP (Senza Nulla A Pretendere), band fondata dall’attore Silvio Orlando, che ha deciso di sfogare così le sue ambizioni musicali mai espresse fino ad ora.
Oltre a questo evento tutto italiano, è stata anche la giornata del cinema tedesco con la proiezione dei film “Schattenwelt” di Conie Walther e “La banda Baader Meinhof” di Uli Edel.
Entrambi i film, partendo da episodi differenti, affrontano il tema della RAF, l’organizzazione terroristica che negli anni settanta portò il terrore in Germania.
Da segnalare anche il sorprendente documentario “Man On Wire”, che racconta l’impresa folle e poetica del funambolo francese Philip Petit, che negli anni settanta si esibì su un cavo teso tra le ormai distrutte Torri Gemelle di New York.
Un’altra giornata ricca di eventi quindi, in cui tra comicità e risate, drammi storici e personali e imprese assolutamente fuori dall’ordinario, sono stati accontentati tutti i tipi di palati.
Dopo una giornata dominata da grandissimi registi, il terzo appuntamento del Festival Internazionale del Film di Roma ha visto protagonista assoluta la famiglia De Sica.
Il comico Christian, amato in tutta Italia grazie alla fortunatissima serie dei film di Natale, ha presentato il film “Parlami di me”, versione cinematografica dello show scritto da Maurizio Costanzo e interpretato da De Sica andato in scena la scorsa stagione al Teatro Sistina di Roma.
Dietro la macchina da presa c’è il figlio Brando, fresco di laurea all’ Usc, prestigiosa scuola di cinema della California.
Il duo padre- figlio ha intrapreso la difficile sfida di portare sullo schermo uno spettacolo teatrale, adottando una tecnica di ripresa a sei telecamere, in modo da ricreare il dinamismo della scena teatrale. Non mancano nel film anche momenti che svelano com’è il backstage di uno spettacolo e una sorta di “lettera d’amore” per Vittorio, padre e nonno di Christian e Brando nonché leggenda del cinema italiano.
Alla conferenza stampa padre e figlio sono apparsi molto contenti del risultato ottenuto, grazie anche all’aiuto di un altro figlio d’arte, il produttore Aurelio De Laurentiis, che ha lasciato carta bianca all’affiatato duo.
I De Sica si affermano così come una famiglia storica del cinema italiano, che, al pari di colleghi americani come i Barrimore, sta tramandando il mestiere dell’arte cinematografica di generazione in generazione.
Alla presentazione ufficiale, prima della proiezione del film, c’è stato un evento speciale: si è esibita la SNAP (Senza Nulla A Pretendere), band fondata dall’attore Silvio Orlando, che ha deciso di sfogare così le sue ambizioni musicali mai espresse fino ad ora.
Oltre a questo evento tutto italiano, è stata anche la giornata del cinema tedesco con la proiezione dei film “Schattenwelt” di Conie Walther e “La banda Baader Meinhof” di Uli Edel.
Entrambi i film, partendo da episodi differenti, affrontano il tema della RAF, l’organizzazione terroristica che negli anni settanta portò il terrore in Germania.
Da segnalare anche il sorprendente documentario “Man On Wire”, che racconta l’impresa folle e poetica del funambolo francese Philip Petit, che negli anni settanta si esibì su un cavo teso tra le ormai distrutte Torri Gemelle di New York.
Un’altra giornata ricca di eventi quindi, in cui tra comicità e risate, drammi storici e personali e imprese assolutamente fuori dall’ordinario, sono stati accontentati tutti i tipi di palati.
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