venerdì 29 agosto 2008

Citazione cinematografica n. 28

"Via col ritmo! Via col vento! Giamaica vince! Io me lo sento!"
da: Quattro sotto zero


Leon, Rawle D. Lewis, Malik Yoba, e Doug E. Doug

Titolo originale: Cool Runnings
Regia: Jon Turteltaub
Anno: 1993
Cast: Leon, Doug E. Doug, Malik Yoba, Rawle D. Lewis, John Candy

lunedì 25 agosto 2008

Mamma Mia!


Che Meryl Streep sapesse cantare, e alla grande, si era visto, e sentito, nell’ultimo film di Altman, “Radio America”.
Ma che, all’età di sessant’anni, fosse in grado di ballare a ritmo frenetico indossando tutine di spandex, boa di struzzo e lustrini risultando credibile come, e anche più, di una pop-star ventenne, nessuno poteva aspettarselo.
Ma la divina e poliedrica Streep può questo ed altro.


Christine Baranski, Meryl Streep e Julie Walters


Sbarcato a Brodway nel 1999, “Mamma Mia!”, musical basato sulle canzoni degli ABBA da cui è tratta la pellicola, racconta la storia di Sophie (Amanda Seyfried), ventenne spensierata, in procinto di sposare Sky (Dominic Cooper), suo primo grande amore.
Ma c’è un ma: la ragazza vive sola con la madre, Donna (Meryl Streep), gestendo un bed & breakfast su un’isoletta greca, senza sapere chi sia suo padre. Sophie sente fortemente il desiderio di conoscere suo padre prima delle nozze, volendo assolutamente farsi accompagnare da lui all’altare.
Leggendo di nascosto il diario della madre, la futura sposa scopre che sono ben tre i possibili candidati al ruolo di padre: Sam (Pierce Brosnan), primo e affascinante amore di Donna, Bill (Stellan Skarsgard), focoso avventuriero e Harry (Colin Firth), rocchettaro romantico.
All’insaputa della madre, Sophie invita i tre al matrimonio e, con sua grande sorpresa, tutti accettano l’invito. Al momento dell’arrivo dello strano trio sull’isola, Donna e le sue amiche di sempre, Rosie (Julie Walters) e Tanya (Christine Baranski), avranno un gran da fare per tenere a bada gli aspiranti padri e Donna dovrà affrontare i fantasmi del suo passato.


Stellan Skarsgard, Pierce Brosnan e Colin Firth


La trama molto semplice è in realtà un pretesto per far parlare i personaggi tramite le allegre canzoni dance degli ABBA, sullo sfondo di una Grecia da cartolina e sfoggiando costumi dai colori sgargianti. Il risultato è un cocktail dalla potenza dirompente: impossibile non lasciarsi trascinare dal ritmo festaiolo delle canzoni e dalla bravura degli interpreti, su tutti la straordinaria Streep, centro di gravità e cuore pulsante della pellicola, che dimostra di poter interpretare veramente qualsiasi ruolo. Molto brava e convincente anche la spigliata Seyfried, divertenti la Walters e la Baransky, e sorprendente il trio maschile: Firth e Skarsgard puntano brillantemente sulla carta dell’ironia, mentre Brosnan dimostra di avere una voce rock e sexy totalmente inaspettata. James Bond sa cantare!
Uniche pecche della pellicola sono proprio la regia di Phyllida Lloyd, che non ha osato abbastanza, limitandosi a volte a far recitare gli attori senza compiere scelte stilistiche incisive, e le coreografie poco sfruttate nelle loro potenzialità: con un set così bello e un cast del genere si sarebbe potuto fare uno “spettacolo spettacolare”.
Ma nonostante qualche piccola imperfezione il film è un vero inno alla vita, all’amore, al divertimento, alla musica, imperdibile per i fan dei musical e gli amanti della musica anni settanta.
E se anche i musical e gli ABBA non vi dicono nulla, Meryl Streep vale il prezzo del biglietto.
Ai titoli di coda non andate via: il meglio comincia proprio lì!


Amanda Seyfried

La citazione:
"Tu sei mia madre, ti vorrei bene anche se fossi stata con centinaia di uomini!"

Voto: ♥♥♥

Uscita italiana:
3 ottobre 2008


Pubblicato su Cinema4stelle.

venerdì 22 agosto 2008

!!!!

Ho appena appreso una cosa sconvolgente!
Almeno se siete fan di "Prison Break".

Se non volete sorprese, non leggete perchè c'è un CLAMOROSO SPOILER.

Io vi ho avvertiti!

All'inzio della travagliata terza stagione (che nonostante le difficoltà iniziali dovute allo sciopero degli sceneggiatori si è conclusa col botto) la bella dottoressa Sarah era stata eliminata malamente con mio enorme dispiacere perchè il personaggio mi piaceva molto, sia perchè ogni volta che c'è un personaggio medico mi sta già simpatico, sia perchè la storia d'amore tra Sarah e Michael era uno dei punti di forza della storia ed eliminarla così bruscamente credo sia stata una mossa azzardata.

I fan devono essere rimasti scontenti, fatto sta che nella quarta stagione - di cui la prima puntata andrà in onda in America questo primo settembre - pare proprio che ci sia uno dei più clamorosi comeback nella storia dei telefilm: la dottoressa torna!

Il cast della quarta stagione di Prison Break

Ora, da una parte la cosa mi fa enormemente piacere. Ovvio.
Dall'altra sono preoccupata perchè se vi ricordate bene COME è morta Sarah (Lincoln trova la sua testa in una scatola!), non potente non domandarvi COME sia possibile farla tornare con una spiegazione logica e plausibile.

Per me l'attrattiva principale del telefilm (a parte quell'essere stupendo che è Wentworth Miller) è la sua razionalità assoluta, la sua logica cristallina, il suo essere un meccanismo perfetto in cui ogni ingranaggio è al suo posto.
Con questo clamoroso colpo di scena potrebbe crollare l'aura di serie dalla sceneggiatura perfetta e rigorosa che tanto mi piace e che è così difficile trovare in altre serie televisive.

Insomma se cominciano ad allungare il brodo con cose troppo assurde e improbabili snatureranno quello che è per me, insieme al Dottor House, uno dei telefilm più geniali della storia della tv.

Nel cast ci sono anche tre nuovi personaggi, interpretati da: Michael Rapaport, Cress Williams, James Hirouki Liao.

Staremo a vedere.

Citazione cinematografica n. 27

"Tu non capisci! Avrei potuto essere rispettato, avrei potuto essere un lottatore. Avrei potuto essere qualcuno invece di essere un buono a nulla che è quello che sono!"

da: Fronte del porto

Marlon Brando


Titolo originale: On the Waterfront
Regia: Elia Kazan
Anno: 1954
Cast: Marlon Brando, Karl Malden, Lee J. Cobb, Rod Steiger

sabato 16 agosto 2008

Il cavaliere oscuro



Maschera.
Clown.
Fuoco.
Testa.
Croce.
Buio.
Un sorriso.
Un ghigno.
Disperazione.
Vendetta.
Dolore.
Rinascita.
Accettazione.
Caos.


Christian Bale


Questa volta non sarà facile capire da che parte stare.
Il caos non si può capire, non si governa, non fa prigionieri.
Il caos travolge tutti: eroi, falsi eroi, amanti, gente comune, criminali.
Non saremo al sicuro in nessun posto, nemmeno in un letto d’ospedale.
Il caos brucia le convenzioni sociali, le regole, le certezze.
Azzera tutto.
E torna di nuovo.
La luce si fa sempre più oscurità.
I volti non rivelano che l’impotenza di fronte a una cosa che non è spiegabile, non è palpabile, non è comprensibile.
Tutto e niente.
Il caos è equo.


Heath Ledger


Non è un fumetto, non è una pagliacciata.
“Il cavaliere oscuro” è una rivelazione.
Niente buoni e cattivi.
Tutti sono vittime e nessuno è innocente.
Non c’è un attimo di respiro, non c’è spazio per il perdono.
La speranza si tramuta in rassegnazione.
La logica va in frantumi.


Heath Ledger


Come la moneta lanciata da Harvey Dent questa pellicola è un azzardo, altissima la posta in gioco: labirintica la sceneggiatura, solenne la musica, maestosa la fotografia, vibrante la regia ed essenziale il cast. E per fortuna questa volta le carte ci regalano un poker d’assi.
E poi c’è LUI.
Il male personificato.
Heath Ledger è straripante e indimenticabile.
Non un criminale, non uno psicopatico, ma un messaggero del male in forma umana.
Ghigno di sangue, carne offesa, violenza pura, irragionevole e improvvisa come moneta di scambio.
Non chiedetevi perché, non ha alcun senso.
I soldi questa volta non c’entrano.
La vendetta nemmeno.
L’invidia neanche.
Male e bene si completano.
Se non ci fosse l’uno non sapremmo definire l’altro.
Il Jocker è così l’altra faccia di Batman.
In mezzo ci siamo tutti noi, con le nostre coscienze e le nostre paure, i sogni e le speranze.
In un mondo, dove non c’è più un senso comune e uno scopo collettivo ma solo interessi individuali, il caos è dietro l’angolo e non si può evitare.
La tecnologia, le leggi, la politica, l’amore non possono fermarlo.


Christian Bale


Il destino di ogni società è quello di crescere, elevarsi e poi cadere.
E lui è lì per accelerare il processo.
La fine di un impero.
L’inizio della barbarie.
Chi può guidare un popolo che è un gregge di pecore in pasto a lupi senza volto?
Non l’eroe del giorno dalla faccia pulita e rassicurante: al momento opportuno tanta perfezione mostra sempre il suo lato mostruoso.
Forse gli eroi non sono che il lato glamour della violenza.
L’unica speranza allora è qualcuno in grado di sacrificarsi sapendo che il suo nome non verrà osannato, sapendo che forse il suo sacrificio ha solo ritardato l’ora della fine.
Perché il caos è multiforme e insidioso.
Chi può sopportare una croce tanto pesante?

Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi.
Perché con essi arriva sempre anche il caos.




La citazione:
"Voi pensate solo ai soldi...Questa città si merita un criminale di maggior classe!"

Voto: ♥♥♥♥♥

lunedì 4 agosto 2008

Ci si rivede tra un pò!


Buone vacanze a tutti!

Serie tv: Dark Angel

Il futuro è geneticamente modificato.


Stati Uniti, anno 2009: in un laboratorio segreto situato a Gillette, nello stato del Wyoming, un gruppo di scienziati lavora al “Progetto Menticore” con lo scopo di produrre il soldato perfetto.
Mescolando caratteristiche di animali feroci e potenziando quelle umane, grazie ad avanzatissime tecniche di ingegneria genetica, vengono prodotti degli esseri dalle sembianze umane ma dalle doti fisiche e intellettuali straordinarie: la serie degli X-5.
Addestrati fin dai primi passi al combattimento corpo a corpo e all’uso delle armi, questi piccoli soldati sono vere e proprie macchine da guerra.
Ma qualcosa va storto.Dodici X-5, esasperati dalla vita da lager che conducono, riescono a fuggire dal campo, facendo perdere le loro tracce.
Poco tempo dopo la loro fuga, un’onda elettromagnetica, prodotta dall’esplosione di una bomba atomica, annulla tutti i sistemi informatici, portando al caos più totale l’intera popolazione.
Seattle, anno 2019: Max Guevara (Jessica Alba) è una giovane pony-express che si ritrova a dover vivere in un mondo tecnologicamente bloccato e a fare i conti con una popolazione che ormai agisce nella più totale illegalità.
Ma Max nasconde un segreto: sulla nuca ha un tatuaggio, il suo codice a barre, che la identifica come l’X-5 452, una dei dodici bambini fuggiti dieci anni prima dal laboratorio.
Ormai ventenne, Max dedica tutte le sue energie alla ricerca degli undici fratelli, che ha perso di vista dalla notte della fuga.
Una notte, entrando in un ricco appartamento per rubare una preziosa statuetta, scopre che il proprietario, Logan Cale (Michael Weatherly), è “Solo Occhi”: un hacker informatico che riesce ad insinuarsi nella rete televisiva e a trasmettere a reti unificate il suo bollettino “Streaming Freedom”, in cui denuncia i crimini rimasti impuniti e la corruzione dei politici.
Logan chiede a Max di aiutarlo nella sua lotta contro la malavita, ma la ragazza non vuole immischiarsi in faccende che non la riguardano. Quando però Cale rimane paralizzato a seguito di un attentato, Max cambia idea e decide di mettere le sue straordinarie doti fisiche al servizio della giustizia.
Nel frattempo il laboratorio non ha mai smesso di cercare i dodici fuggiaschi: il colonnello Donald Lydecker (John Savage), che addestrava gli X-5, è sulle loro tracce e ben presto scoverà anche Max.


Jessica Alba e Michael Weatherly


Nella seconda stagione della serie, Max e Logan affrontano ancora più problemi: dopo aver distrutto il laboratorio, tutti gli altri X-5 rimasti prigionieri e le mostruose creature, prodotte dal misterioso scienziato “Sandman”, sono libere e gli esseri umani normali cominciano una vera e propria “caccia al mutante”.
In più, tra Logan e Max è nato un amore che non riesce a concretizzarsi e presto si insinua tra loro Alec (Jensen Ackles), fascinoso X-5 dalla dubbia moralità. Come se non bastasse, una nuova organizzazione sta cercando di uccidere tutti i mutanti fuggiti.
Dark Angel è una serie ideata e prodotta da James Cameron (che ha anche girato alcuni episodi), che ha il pregio, oltre ad aver reso famosa Jessica Alba a livello mondiale e ad aver rilanciato il mitico John Savage (protagonista di film cult come “Hair” e “Il Cacciatore”), di dare molti spunti interessanti: affronta, infatti, temi importanti come la bioetica, il problema della tolleranza e della multietnicità ed anche la riflessione su quanto ormai siamo dipendenti dalla tecnologia.
Lo scenario rappresentato risulta molto realistico: la clonazione e la creazione di organi da singole cellule è già una realtà, quindi tra dieci anni potrebbe essere creato un essere geneticamente programmato, con tutti i problemi legali, civili ed etici che ne deriverebbero e che la serie affronta.
Oltre all’aspetto scientifico e tecnologico, ad appassionare lo spettatore è anche la storia d’amore tra i due protagonisti: una delle coppie più strane e allo stesso tempo romantiche del piccolo schermo.
Stupenda la fotografia cupa e l’atmosfera apocalittica, data anche dagli imponenti set costruiti negli studi cinematografici di Vancouver, che fanno di Dark Angel una serie più cinematografica che televisiva.
Purtroppo, nel 2003 lo show è stato sospeso dalla Fox alla fine della seconda stagione, e la conclusione, che doveva avvenire con la terza stagione, è rimasta sconosciuta al grande pubblico.
I fan da anni chiedono che venga girata questa serie fantasma o che, almeno, venga prodotto un film. Comunque, anche se incompleta, resta una serie molto interessante ed innovativa.
Assolutamente da recuperare se l’avete persa.

Pubblicato su Meltin' Pot.

Decameron Pie



Nella Firenze del 1300 raccontata dal Decamerone di Boccaccio, a cui la pellicola liberamente si ispira, si intrecciano le storie di un gruppo di giovani alle prese con le prime pene amorose e i primi sconvolgimenti ormonali.
Lorenzo de Lamberti (Hayden Christensen), giovane scanzonato e ribelle, ama Pampinea Anastagi (Mischa Burton) ed è odiato da Gerbino de la Ratta (Tim Roth), che vuole vederlo morto.
Per sfuggire alle grinfie di Gerbino, Lorenzo è costretto a rifugiarsi in un convento, dove delle non tanto caste suore, credendolo sordomuto, usano le sue vigorose grazie per scoprire com’è la “conoscenza carnale”.
Nel frattempo Pampinea rimane orfana di entrambi i genitori a causa della peste e, come se non bastasse, Gerbino, che ha delle mire sulla sua bellezza e sulla sua ricchezza, vuole costringerla a sposarlo. La giovane, già promessa sposa del Conte Dzerzhinsky (Mattew Rhys), decide di rifugiarsi in convento, dove scopre che Lorenzo “intrattiene” tutte le consorelle.
Accecata dalla gelosia, Pampinea si rifugia nella sua villa di campagna dove ha intenzione di sposarsi con il Conte russo.

Hayden Christensen

Contemporaneamente, gli amici di Pampinea, Filomena (Rosalind Halstead), Elissa (Kate Groombridge), Dineo (Chris Egan) e Ghino (Ryan Cartwright), insieme a Tindaro (Craig Parkinson), un pittore che si finge prete, vengono rapiti dai briganti mentre si stanno recando alla villa dei Nastagi. Tra duelli, baci rubati, amori e colpi di scena il lieto fine tanto sospirato c’è e finalmente ogni coppia può scoprire in tranquillità le gioie dell’amore.
Il film di David Leland ha dalla sua un ottimo cast, a cominciare dal grande Tim Roth e dai giovani e belli Hayden Christensen e Mischa Burton, i suggestivi paesaggi della campagna toscana e gli splendidi costumi di Roberto Cavalli: ma tutto questo glamour non basta a fare di “Decameron Pie” una pellicola ben riuscita.
Il film è in realtà una rivisitazione in chiave moderna e giovanilistica del capolavoro del ‘300 e sembra più orientata ad accattivarsi le simpatie del pubblico adolescente che non a realizzare un accurato film in costume.
Le situazioni, i costumi modernizzati e gli ammiccamenti alla sfera sessuale più che fedeli all’opera del Boccaccio sono debitori di pellicole per teen-ager come “American Pie” (e in questo senso il titolo italiano è molto calzante).

Mischa Burton e Hayden Christensen

Da quando Baz Luhrmann ha rielaborato il capolavoro di Shakespeare con “Romeo + Juliet”, in molti hanno tentato di avvicinare capisaldi della letteratura al pubblico giovane e anche “Decameron Pie” sembra seguire il solco tracciato dai precedenti esperimenti.
Ma al contrario del capolavoro postmoderno di Luhrmann, il film di Leland manca di una sceneggiatura solida – il tutto si risolve in una serie frammentaria di gag a sfondo sessuale a volte di cattivo gusto – e di un talento visivo in grado di creare una nuova idea di film in costume.
Anche l’uso di musiche moderne in contrasto con il mondo del ‘300 non è abbastanza efficace e certe scelte risultano totalmente stonate.
Gli stessi attori sembrano spaesati e indecisi se farsi trascinare dallo stile goliardico della pellicola o rimanere legati a una recitazione più sobria e adatta a un film in costume.
E’ curiosa, per il pubblico italiano, la scelta di scritturare nel ruolo delle suore del convento tutte attrici nostrane: a cominciare dalla madre superiora che ha il volto di Anna Galiena, continuando con Silvia Colloca, Katy Saunders, Elisabetta Canalis e Chiara Gensini.


La citazione:
"Uccidimi pure oggi! Domani sarai sempre la solita merda!"

Voto:

Uscita italiana: 5 settembre 2008

Pubblicato su Cinema4stelle.

Piacere Dave



Un’astronave aliena piomba su Manhattan: questa volta però niente raggi laser sterminatori, esplosioni o catastrofi alla “Guerra dei mondi” perché la navicella ha le sembianze di Eddie Murphy!
La curiosa meraviglia tecnologica viene dal pianeta Niende, in pericolo, e i suoi abitanti, esseri alti appena 4 cm, hanno bisogno del sale contenuto negli oceani terrestri per salvarlo.
Per compiere la loro missione senza dare nell’occhio, gli abitanti di Niende hanno costruito un’astronave che sembra in tutto e per tutto un essere umano e le cui diverse parti sono manovrate dai membri dell’equipaggio.
Il capitano della nave è Numero 1 (Eddie Murphy), che sceglie come nome terrestre “Dave Ming Chang”: Dave deve recuperare un misterioso oggetto, in grado di prosciugare i mari, caduto nelle mani di Josh (Austyn Myers), un ragazzino che vive solo con la madre, Gina (Elizabeth Banks).
Dave si trova presto coinvolto in una serie di rocambolesche avventure, in cui si addentra insieme al duo madre-figlio, e impara presto che in realtà gli esseri umani non sono poi così malvagi e che forse la Terra non merita di essere distrutta.
Tra un musical di Broadway, un’occhiata a Myspace, un assaggio di Mojito e un passo di salsa, tutto l’ austero equipaggio alieno, non a conoscenza di quello che significa “godersi la vita”, impara ad apprezzare il divertimento e a scoprire l’amore, mentre Gina e Josh capiscono grazie a Dave che dare una mano agli altri, anche se alieni, può aiutare a superare i momenti difficili.


Eddie Murphy


“Piacere Dave” affida tutta la responsabilità al dirompente Eddie Murphy e alla sua grande presenza scenica e mimica facciale: ma, per quanto sia bravo, questo non basta a sostenere l’intera pellicola.
La storia infatti rimane a metà tra un prodotto espressamente destinato ad un pubblico molto giovane, con tanto di zuccherosissimo happy-ending, e una serie di gag pensate per accattivarsi anche un pubblico più smaliziato, con il risultato di indovinare due o tre situazioni esilaranti (la gara di hot-dog, la risonanza magnetica e la scena al negozio di vestiti) annacquate da una serie di momenti infarciti di troppa melassa.
Il risultato è un prodotto ibrido, che risulta non adatto a un pubblico di bambini - viste anche le innumerevoli citazioni alla cultura cinematografica e televisiva come “La vita è meravigliosa” di Capra o la serie tv “X-files” – e troppo poco incisiva per un pubblico adulto.
Un elogio va però a Murphy per la sua inconfondibile plasticità espressiva e abilità fisica.
La comicità di Murphy e la breve durata della pellicola fanno di “Piacere Dave” un prodotto tutto sommato adatto alla stagione estiva, che, se si affronta con spirito vacanziero e disimpegnato, strappa qualche risata.

La citazione: "Smettila! Non cominciare a interessarti a questa storia! Vedo quel lampo folle da X-Files nei tuoi occhi!"

Voto: ♥1/2

Uscita italiana: 22 agosoto 2008

Pubblicato su Cinema4stelle.

sabato 2 agosto 2008

SACRILEGIO!!!


Porca vacca no!!!

Dopo aver saputo da Peeping Tom che Mtv ha intenzione di fare il remake di "The Rocky Horror Picture Show", arriva un'altra pugnalata: Rob Marshall (il sopravvalutato regista di "Chicago" e "Memorie di una Geisha") ha intenzione di rigirare nientepopodimenoche 8 1/2 di Fellini!!!

NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!

Questi sono pazzi...dico io, ma come si può soltanto pensare di fare una minchiata del genere (e scusate il francesismo)?!

Al posto del nostro Marcello nazionale ci sarà Daniel Day-Lewis e le donne saranno Nicole Kidman, Penelope Cruz, Sophia Loren, Marion Cotillard, Judy Dench e (ecco il primo tocco trash) la Fergie dei Black Eyed Peas nel ruolo della Saraghina.

Una cosa infame, diabolica, disgustosa come questa solo gli americani la potevano pensare!

Purtroppo le riprese partiranno a ottobre e si girerà anche a Cinecittà (altro schiaffo morale al cinema nostrano).

La ciliegina sulla torta? Il titolo sarà "Breakdown For Nine".

Ma andate un pò a %&$£§*@!!!

venerdì 1 agosto 2008

- 54 giorni!


Finalmente si sa quando uscirà il dvd di "There Will Be Blood" (Il Petroliere): 24 settembre 2008.
Cominciavo a temere che non lo avrebbero distribuito affatto...
E la cosa buffa è che il dvd è distribuito dalla Disney!

Cmq il count-down è scattato!

Citazione cinematografica n. 26

"Chanel! Chanel! Hai un bisogno disperato di Chanel!"

da: Il Diavolo veste Prada


Anne Hathaway e Stanley Tucci


Titolo originale: The Devil wears Prada
Regia: David Frankel
Anno: 2006
Cast: Meryl Streep, Anne Hathaway, Stanley Tucci, Emily Blunt, Simon Baker, Adrian Grenier
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