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martedì 30 aprile 2013

Iron Man 3



Da quando nel 2008 Iron Man ha fatto il suo esordio sul grande schermo, i Marvel Studios hanno avuto la certezza di aver trovato la gallina dalle uova d'oro. Grazie ad un film ben sceneggiato e pieno di ritmo, e soprattutto ad un oltremodo carismatico Robert Downey jr., i supereroi Marvel hanno conquistato il cuore di milioni di fan e riempito le sale cinematografiche con sempre maggiore entusiasmo. Fin dalle origini il più trascinante dei Vendicatori sul grande schermo, contrariamente a quanto accade nei fumetti, Iron Man è il supereroe più amato dal grande pubblico e ha rilanciato la carriera di un attore che, proprio come il Tony Stark che interpreta, si era un po' perso per colpa di droghe, alcool e vita sregolata. Non stupisce dunque che il terzo capitolo delle avventure di Iron Man fosse atteso con una voglia quasi spasmodica. 

Costretto a fare i conti con un secondo capitolo non proprio brillante, passato alla storia come il film cui "Iron Man si urina nell'armatura" per usare un'espressione il più elegante possibile, e con il JossWhendiano The Avengers, Iron Man 3 ha l'arduo compito di consacrate il suo protagonista e di prepararlo alla seconda avventura con i colleghi Vendicatori. Il nome del regista e sceneggiatore chiamato per questo ruolo delicato faceva sicuramente ben sperare: Shane Black, che magari ai più non dice molto, è infatti la mente folle e gagliarda dietro i primi due Arma Letale, L'ultimo boyscout, Last action hero e Kiss kiss bang bang, film in cui il protagonista è proprio Downey jr. Sulla carta un'accoppiata vincente.

Ma ci sono molti ma.
Con il rilancio del personaggio, made in DC Comics, di Batman by Christopher Nolan, cominciato nel 2005 con Batman Begins, la Marvel si è sentita chiamata in causa e ha risposto al "fuoco nemico" gettando in campo i suoi cavalli di razza: oltre ad Iron Man, Thor, Capitan America e Hulk. Una cosa accomuna tutti i film Marvel: la sempre più umorale e crassa comicità. Come il Batman di Nolan è serio ed epico, tanto allegri e spensierati sono i personaggi Marvel: una scelta che sembra quasi di campo per differenziare i due schieramenti, non a caso l'imminente Man of Steel, nuovo film dedicato a Superman, altro personaggio DC, sembra seguire la linea più drammatica tracciata dai Batman.

Sarà un caso?
Nel frattempo comunque la scelta si è rivelata molto redditizia visto che i Vendicatori sono riusciti ad appassionare trasversalmente adulti e bambini, uomini e donne, giovani e meno giovani, appassionati di fumetti e non. 
I puristi del genere però non sembrano gradire: l'alto tasso di comicità spesso di basso livello toglie forza al supereroe, che a volte diventa quasi una macchietta.
Dove sta la verità?

Iron Man 3 sembra togliere ogni dubbio: successivo ai fatti di The Avengers, il film è ambientato nel periodo natalizio, comincia con la canzone degli Eiffel 65 Blue (Da ba dee) e presenta una scena clou in cui a farla da padrone sono battute su feci e gas intesitnali.
Natale, Eiffel 65, peti: non è forse un mix che ricorda i cinepanettoni nostrani?

E questa è solo una faccia della medaglia.
In questo terzo capitolo troviamo un Tony Stark in preda all'insonnia e alle crisi di panico, ancora sconvolto dall'esperienza estrema vissuta a New York insieme ai Vendicatori.
Un episodio talmente sconvolgente da indurlo a produrre decine e decine di nuove armature, a creare un dispositivo che gli permette di chiamare la sua armatura da qualsiasi luogo si trovi e a trascurare la storica fidanzata Pepper (Gwyneth Paltrow). Quando all'orizzonte spunta il terribile Mandarino (Ben Kingsley), terrorista intenzionato a sferrare un attacco mortale all'America, Tony deve mettere da parte le sue paturnie e difendere il suo paese e le persone che ama.

Cosa che in realtà non succede.
Come detto a gran voce nel capitolo precedente, Tony Stark E' Iron Man, ma nella sua versione cinematografica non è tanto l'armatura super-tecnologica a fare l'eroe, quanto chi la indossa. Iron Man 3 è infatti un Tony Stark 3: il superego dell'attore si fonde con il personaggio, che è il vero protagonista della storia. Non a caso le armature vengono duplicate a decine, si frammentano in tanti pezzi e vengono indossate da più personaggi: Iron Man diventa una figura spezzettata e di sfondo mentre il vero centro, sempre più grande e ingombrante, è l'uomo, il genio, il playboy, sempre e solo lui, Tony Stark.
Una scelta che potrebbe essere interessante (anche nello Spider Man di Sam Raimi si è puntato molto sul lato umano del supereroe con risultati strabilianti), se non fosse che la parte umana di Iron Man diventa quasi macchietta di se stessa, sempre con l'ansia da prestazione per la battuta più pungente e ironica.

Non solo battute: il film tocca anche temi importanti come la riflessione sull'ossessione americana della lotta al terrorismo, sulla produzione di armi e sul ruolo dei media, che vengono però smorzati da un patriottismo forse troppo tronfio e da una parte centrale in cui Tony Stark collabora con un bambino, mossa strategica per far impazzire milioni di piccoli fan (per i più invasati c'è un'altra scena ad hoc che vede coinvolti un tatuaggio e un taglio di capelli).

Nel complesso ci si diverte, l'azione c'è e le scene spettacolari anche, ma rimane il dubbio che, premendo un po' di più sul tasto dell'epica e meno su quello della comicità, Iron Man avrebbe potuto essere un personaggio molto più complesso e affascinante. 
Robert Downey jr. ormai il personaggio l'ha cucito su se stesso, qui è sempre più gigione e sornione, il pubblico ama ogni sua mossa, quindi questo è il pacchetto che dobbiamo aspettarci. 

Nell'attesa di vedere cosa ci riserveranno Thor 2, Capitan America 2 e The Avengers 2, noi, a naso, per la gioia della DC, non vediamo l'ora che esca Man of Steel, diretto da Zack Snyder e con lo zampino di Nolan: per quanto riguarda le versioni cinematografiche, sappiamo da che parte stare.


Robert Downey Jr.


La citazione: "Tu non sai chi sono. Non mi vedrai mai arrivare"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥


Titolo italiano: Iron Man 3
Titolo originale: Iron Man 3
Regia: Shane Black
Anno: 2013
Cast: Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Rebecca Hall, Ben Kingsley
Durata: 130 minuti
Colore: colore
Genere: Azione
Sceneggiatura: Shane Black e Drew Pearce
Fotografia: John Toll
Musiche: Brian Tyler
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Paramount Pictures, Marvel Studios
Distribuzione italiana: The Walt Disney Company Italia

martedì 24 aprile 2012

The Avengers


Lo ammetto, non sono un'esperta di fumetti americani.
Quando ero piccola sono stata conquistata dai manga, per colpa di cartoni diabolici come Sailor Moon, Ranma 1/2 e Dragon Ball, che mi hanno evidentemente fatto un lavaggio del cervello visto che dopo 20 anni continuo ad amarli.
Poi confesso che ho anche una passione viscerale per Manara, ma solo perché disegna in maniera divina (certo, certo, dicono tutti così).


Insomma di fumetti americani so solo quello che il cinema e la tv mi hanno mostrato, quindi non posso cogliere le differenze tra originale e film, ma giuro che vorrei davvero colmare questa lacuna, anche se dovrei trovare qualche santo disposto a prestarmi una carriola di albi.


I superfan dei fumetti aspettano dunque questo film da anni: I Vendicatori solcano le pagine degli albi Marvel dal lontano 1963 e chi li ama non vedeva l'ora di un'adeguata trasposizione cinematografica. Oltre che nei cultori del fumetto, gli studi Marvel sono però stati in grado di creare una gigantesca attesa anche in chi, come me, di fumetti sa poco o nulla, grazie ad un'impressionante operazione di marketing cominciata circa cinque anni fa con il film L'incredibile Hulk. Girato per far dimenticare Hulk, la versione raffinatissima di Ang Lee purtroppo non apprezzata dal pubblico, il film con Edward Norton è stato il capostipite dell'era Avengers al cinema, con un cammeo alla fine dei titoli di coda che anticipava l'Iron Man con protagonista Robert Downey Jr., vero mattatore del filone, fino ad ora protagonista del film di maggior successo della saga ed interprete del personaggio più amato. Cominciata la catena sono poi arrivati anche Thor, Capitan America e un imbarazzante Iron Man 2 (Tony Stark che si fa la pipì nell'armatura è veramente la morte dell'epica supereroistica).


Presentati tutti i personaggi nei rispettivi film, mancava all'appello solo l'uomo in grado di riunirli tutti insieme nella stessa pellicola: a chi affidare questa grande responsabilità?
La scelta è ricaduta su Joss Whedon, che il grande pubblico forse non conosce, ma che personalmente ritengo uno degli autori più geniali attualmente in circolazione: basti sapere che è il creatore di quel capolavoro di Buffy l'ammazzavampiri (che, per quanto mi riguarda, gli conferisce gloria sempiterna e credibilità in eterno) nonché sceneggiatore proprio di fumetti.


Come se l'è cavata dunque Whedon con questo scalmanato gruppo di supereroi?
Il regista e sceneggiatore ha scelto di approfondire ulteriormente i personaggi, dedicando ad ognuno il suo spazio e seguendo la graduale maturazione di ognuno verso la presa di coscienza di che cosa significa essere un vendicatore. Una scelta rischiosa, che poteva uccidere l'azione, ma che si rivela invece la chiave di volta del film: ogni supereroe ha il suo momento, le sue caratteristiche, tutto è calibrato alla perfezione. Abbiamo così un saccente ed arrogante Tony Stark, a cui è affidata gran parte della comicità che contraddistingue le versioni cinematografiche degli eroi Marvel (e che ai puristi dà immensamente fastidio mentre al cinema funziona alla grande), Thor (Chris Hemswoth) si rivela sempre più irruento, Capitan America (Chris Evans) è ancora il ragazzo semplice che però al momento opportuno sa prendere in mano la situazione, Vedova Nera (Scarlett Johansson) si dimostra una donna di carattere e una perfetta eroina, mentre Loki (Tom "voce di velluto" Hiddleston) è raffigurato più come un cattivo schizofrenico e border line che come il classico cattivo. A rubare la scena però è il Bruce Banner di Mark Ruffalo, che interpreta per la prima volta lo scienziato/uomo-verde: sofferto, riflessivo, ironico quanto basta e stupendo quando si trasforma, è lui la vera rivelazione del film.


Alla fine dei giochi The Avengers si dimostra a sorpresa la migliore pellicola del nuovo progetto Marvel, piena di ritmo, azione, divertimento e soprattutto personaggi carismatici, riuscendo nell'intento di confezionare un blockbuster divertente e senza pretese.


Certo la pellicola non è esente da difetti: ricordiamo che vengono pronunciate le comiche, ed ormai già scult, parole "vulvetta lagnosa", che Thor sembra un surfista più che un re, che Loki avrebbe potuto essere un cattivo spaventoso mentre qui è forse un po' troppo isterico e che con una tale carica epica si sarebbe potuto fare, senza rinunciare alla spettacolarità, un capolavoro con maggior spessore (certo non tutti sono Christopher Nolan), però alla fine il film diverte ed appassiona. 
Inutile invece il 3D.


Anche se però il vero supereroe dell'anno che tutti stiamo aspettando è senza dubbio un certo cavaliere oscuro.


Chris Hemswoth e Chris Evans


La citazione: 
Loki: "Io ho un esercito!"
Tony Stark: "Io ho un Hulk!"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥1/2

Uscita italiana: 25 aprile 2012

Titolo originale: The Avengers
Regia: Joss Whedon
Anno: 2012
Cast: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Tom Hiddleston, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Samuel L. Jackson, Clark Gregg, Cobie Smulders, Gwyneth Paltrow, Stellan Skarsgard

Jessica Chastain in “Iron Man 3”

L'attrice rivelazione di “The Tree of Life” nel terzo capitolo di “Iron Man”

Jessica Chastain

Dopo tanti film d'autore tra cui il capolavoro di Terrence Malick “The Tree of Life”, Jessica Chastain approda ad un blockbuster: dopo l'acquisto di Guy Pearce, anche l'attrice californiana è infatti entrata a far parte del cast di “Iron Man 3”, terzo capitolo sulle avventure di Tony Stark.

La Chastain interpreterà la scienziata Maya Hansen, personaggio esperto di nanotecnologie ed affiancherà Robert Downey Jr, Gwynteh Paltrow, Don Cheadle, Ben Kingsley e Guy Pearce.

“Iron Man 3”, scritto e diretto da Shane Black, arriverà al cinema il 3 maggio 2013.


Pubblicato su Ecodelcinema.com
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