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lunedì 2 settembre 2013

The Zero Theorem








Qohen Leth (Christoph Waltz) è un genio del computer che lavora per l'azienda Mancom: strano e asociale, Qohen è in attesa di un'importante chiamata che definirà il suo destino. La chiamata finalmente arriva: è il Managment (Matt Damon) in persona, il capo della Mancom, ad affidargli il compito di risolvere lo Zero Theorem, un'equazione matematica irrisolvibile che potrebbe spiegare il senso della vita.

A quattro anni dal suo ultimo film, Parnassus, Terry Gilliam torna a parlare di alienazione e massimi sistemi utilizzando i temi e lo stile della fantascienza, realizzando quello che nelle sue intenzioni è il terzo capitolo di una trilogia sul futuro distopico, cominciata con Brazil (1985) e L'esercito delle 12 scimmie (1995). 
Qohen Leth, mago informatico che chiama tutti Bob per non sprecare spazio inutile nella sua memoria e che si innamora della bella Bainsley (Mélanie Thierry), sirena in latex che gli fa capire che la felicità si può ottenere solo comunicando, è un freak disincantato e rassegnato che rispecchia questa fase della vita del regista. Grande entusiasta, sperimentatore e creatore di immagini sovraccariche, quasi barocche, e inconfondibili, il regista inglese ha dovuto spesso rinunciare ai suoi progetti senza però mai smettere di combattere per realizzare le sue visioni: la stanchezza di anni di lotte contro mulini a vento si sente però tutta, soprattutto perché le sue immagini, per quanto sempre belle e suggestive, sembrano essere rimaste legate a un cinema di 20-30 anni fa, ormai anacronistico e forse non più in grado di raccontare l'epoca contemporanea.

Nonostante questo, il film è una splendida allucinazione piena di colori e luci al neon, che può contare su un grande cast, a cominciare dal protagonista Christoph Waltz, qui maschera malinconica molto lontana dai furbi personaggi cui ci ha abituato diretto da Quentin Tarantino. Ad affiancare il protagonista c'è una lunga schiera di ottimi attori pronti a dare il meglio anche se in piccoli ruoli, come Matt Damon, Tilda Swinton, David Thewlis, Peter Stormare e Ben Whishaw.

Nonostante tutto, non si può dunque non voler bene a un personaggio donchisciottesco e unico come Terry Gilliam, e farsi risucchiare dal suo buco nero inquietante e magnetico allo stesso tempo non fa così paura.



La citazione: "Ho sempre voluto sentirmi diverso, unico"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥

Uscita italiana: 


Titolo originale: The Zero Theorem
Regia: Terry Gilliam
Anno: 2013
Cast: Christoph Waltz, Mélanie Thierry, Matt Damon, Tilda Swinton, David Thewlis, Ben Whishaw, Lucas Hedges, Peter Stormare
Colore: colore
Durata: 107 minuti
Genere: fantascienza
Sceneggiatura: Pat Rushin
Fotografia: Nicola Pecorini
Montaggi0: Mick Audsley
Musica: George Fenton
Paese di produzione: Regno Unito, Romania
Casa di produzione: Zero Theorem, MediaPro Studios
Distribuzione italiana: Moviemax

mercoledì 5 giugno 2013

Videodrome n. 84



Titolo italiano: Brazil
Titolo originale: Brazil
Regia: Terry Gilliam
Anno: 1985
Cast: Jonathan Pryce, Robert De Niro, Katherine Helmond, Ian Holm, Bob Hoskins, Ian Richardson, Jim Broadbent
Durata: 132 minuti (142 minuti director's cut)
Colore: colore 
Genere: fantascienza
Sceneggiatura: Terry Gilliam, Tom Stoppard
Fotografia: Roger Pratt
Musiche: Michael Kamen
Paese di produzione: Gran Bretagna
Produttore: Arnon Milchan
Distribuzione italiana: 2oth Century Fox
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