mercoledì 30 maggio 2012

Videodrome n. 35



Titolo italiano: Millennium - Uomini che odiano le donne
Titolo originale: The Girl with the Dragon Tattoo
Regia: David Fincher
Anno: 2011
Cast: Daniel Craig, Rooney Mara, Christopher Plummer, Stellan Skarsgard, Steven Berkoff, Robin Wright, Joely Richardson

martedì 29 maggio 2012

I lunghi addii: i migliori finali delle serie tv

Le seguiamo per anni, le amiamo, spesso cresciamo insieme a loro: le serie tv più amate diventano a poco a poco un appuntamento irrinunciabile della settimana, quasi un’uscita fissa con un amico. Quando una serie tocca le corde giuste, riesce ad appassionare gli spettatori al punto da creare un’empatia fortissima: i personaggi diventano quasi dei familiari, ci si arrabbia se qualcosa non va come ci si aspettava, se succede un fatto davvero forte lo shock è totale. Per questo, soprattutto per le serie molto amate e seguite, il finale è un momento delicato, un momento che i fan, e spesso gli stessi autori, non vorrebbero affrontare, ma che è inevitabile. Il finale di uno show è un momento tragico non solo perché si è costretti a dire addio a personaggi che ormai sono di casa, ma perché se gli autori non sono in grado di costruirne uno adatto allo stile della serie e coerente con i protagonisti, si rischia di rovinare un percorso durato anni. In questi giorni in America è terminata una delle serie più amate degli ultimi anni, “Dr. House – Medical Division”, ed i fan si sono scatenati nel commentare se il finale fosse appropriato, deludente o perfetto. Da questo spunto cerchiamo di stilare la classifica dei migliori finali visti fino ad ora, certi però che quando termineranno serie di culto come “Dexter”, “Fringe”, “Mad Men”, “Breaking Bad” “True Blood” e “Game of Thrones” bisognerà aggiornare il catalogo. 


10) FRIENDS (1994 - 2004) 
In "Arrivi e partenze", episodio numero 18 della decima stagione, gli amici più seguiti della storia della televisione dopo dieci anni di risate, equivoci, relazioni e pianti, lasciano lo storico appartamento di New York per seguire strade diverse: Monica (Courtney Cox) e Chandler (Matthew Perry) mettono alla luce due gemelli, Phoebe (Lisa Kudrow) si sposa, Ross (David Schwimmer) e Rachel (Jennifer Aniston) sono finalmente una coppia stabile e Joey (Matt Le Blanc)...è sempre Joey. Un finale positivo, in cui anche se i personaggi hanno preso strade che portano a dividerli, saranno sempre amici e avranno sempre il loro storico bar in cui darsi appuntamento per un caffé. 



9) M*A*S*H (1972 -1983) 
Dopo undici anni di risate, nella puntata speciale di due ore e mezza “Goodbye, Farewell and Amen”, il cast di M*A*S*H dice addio ai suoi spettatori in maniera spettacolare: Hawkeye (Alan Alda) lascia la base in elicottero e dall'alto vede che i suoi compagni hanno composto con delle pietre la scritta “goodbye” (addio). Un'immagine che rimane impressa ed è ancora adesso uno dei finali più amati dal pubblico. 



8) I ROBINSON (1984 - 1992) 
Dopo anni di risate, la famiglia Robinson dice addio al suo pubblico nella puntata numero 25 dell'ottava stagione, "Il lungo addio". Tutto si risolve al meglio: Denise (Lisa Bonet) aspetta un figlio, Theo (Malcom-Jamal Warner) si laurea e i coniugi Robinson (Bill Cosby e Phylicia Rashad) possono finalmente rilassarsi. Dopo aver ballato un ultimo valzer, la coppia di personaggi lascia il set tra il gli applausi del pubblico, concludendo la serie. Un finale insolito entrato di diritto nella leggenda. 



7) BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI (1997 - 2003) 
In "La prescelta", puntata numero 22 della settima stagione, Buffy (Sarah Michelle Gellar) arriva allo scontro finale con il Primo, il male primordiale, e deve evitare niente meno che l'apocalisse: dopo un inseguimento al cardiopalma sul pulmino della scuola, il risveglio di tutte le future cacciatrici, una battaglia epica e il sacrificio di Spike (James Masters), il bene può trionfare sul male. Un finale epico, spettacolare e triste per la dipartita di diversi protagonisti, ma perfetto per una serie che come poche altre ha saputo creare empatia grazie ai suoi umanissimi personaggi. 



6) SIX FEET UNDER (2001 - 2005) 
Come si può concludere degnamente una serie che ha come protagonista la morte? L'autore Alan Ball non ha avuto dubbi: in "Fino all'ultimo respiro", dodicesima puntata della quinta stagione, ha detto addio ai suoi personaggi mostrando la loro morte. Con un salto temporale di diversi anni possiam vedere come muoiono i vari membri della famiglia Fisher. Una scelta forte, commovente, forse anche un po' macabra, ma coerente con l'anima della serie. 



5) SEX & THE CITY (1998 - 200) 
Dopo sei anni di disilluse riflessioni sulle relazioni, dopo il cinismo, la passione e l'ironia, gli autori di "Sex & The City" hanno deciso di regalare ai fedelissimi della serie un finale da favola: in "Un'Americana a Parigi", doppia puntata finale della sesta stagione, Carrie (Sarah Jessica Parker) si è trasferita a Parigi per seguire l'artista Aleksandr Petrovsky (Michail Barysnikov), ma non è per niente felice. Per fortuna però Mr. Big (Chris Noth), finalmente conscio che Carrie è la donna della sua vita, vola fino a Parigi per cercarla e riportarla a New York. Un finale che ha fatto battere il cuore di tutti i fan e che ha finalmente rivelato il vero nome di Big: John. 



4) FRIDAY NIGHTS LIGHTS (2006 - 2011) 
I Dillon Panters dell'immaginaria cittadina di Dillon, Texas, e soprattutto il suo allenatore Eric Taylor (Kyle Chandler), per cinque anni hanno appassionato il pubblico con le loro vicende quotidiane, normali, profondamente umane. Il football è diventato infatti metafora della vita, e, nella puntata finale, “Nuove direzioni”, tutto questo è rimarcato: in quel pallone che si libra in aria al rallentatore e nei visi che lo osservano c'è tutto un mondo, un modo di vedere vita. La vittoria decisiva che il pubblico ha atteso per anni non viene mostrata: non ce n'è bisogno. Con un salto temporale di otto mesi vediamo poi le strade intraprese dai vari personaggi, ma l'emozione di quei volti in quel preciso istante, volti che esprimono alla perfezione il motto della squadra “mente lucida, passione nel cuore”, è quello che commuove di più. 



3) BRAVO DICK (1982 - 1990) 
Uno dei finali più amati e celebrati di sempre: in "The Last Newhart", puntata numero 24 dell'ottava stagione, Dick Loudon (Bob Newhart) si sveglia improvvisamente e scopriamo che si tratta in realtà di Bob Hartley (Bob Newhart), protagonista della serie "The Bob Newhart Show", che ha sognato tutti gli eventi di "Bravo Dick". L'intera serie "Bravo Dick" è quindi un sogno del personaggio di un'altra serie. Citazionismo ai massimi livelli. 



2) I SOPRANO (1999 - 2007) 
Quando è andata in onda "Made in America", puntata numero 21 della sesta stagione, i fan di "I Soprano" hanno pensato che i loro televisori si fossero improvvisamente rotti: nell'episodio vediamo infatti i componenti della famiglia Soprano riuniti in una tavola calda, intenti ad ordinare anelli di cipolla fritti mentre i loro più acerrimi nemici sono in agguato per ucciderli. Improvvisamente, quando sembra che stia per succedere il finimondo, lo schermo diventa nero. Una soluzione che ha stupito tutti, creando reazioni anche violente, ma assolutamente geniale ed insolita. Il resto è lasciato all'immaginazione dei singoli. 



1) LOST (2004 - 2010) 
Dopo sei anni di enigmi, botole e fumo nero, i naufraghi di "Lost" hanno detto addio agli spettatori in quello che è forse il finale più discusso e controverso nella storia della televisione. Dopo questo finale alcuni hanno rinnegato la serie, altri hanno gridato al capolavoro e altri ancora non hanno capito nulla di quello che è successo. In un salto temporale di anni, in "La fine", puntata numero 16 della sesta stagione di quasi due ore, vediamo tutti i protagonisti ricongiungersi: si ritrovano in una sorta di limbo, aldilà o simile, in cui si sono ritrovati dopo la morte, avvenuta per alcuni sull'isola, per altri molti anni dopo. Un finale che unisce l'anima razionale e quella mistica della serie, commovente, epico e perfetto per uno show che come pochi altri ha saputo creare dei personaggi forti, far porre domande e tenere incollati gli spettatori allo schermo.



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Sarah Michelle Gellar, da Buffy alle gemelle di Ringer


Minuta, sguardo dolce e aria innocente: Sarah Michelle Gellar ha l’aspetto della classica ragazza che in un film horror viene brutalmente uccisa. E infatti questi sono stati i suoi inizi di attrice in “So cosa hai fatto” e “Scream 2E per questo motivo Joss Whedon la scelse come protagonista di “Buffy l’ammazzavampiri”, proprio perché voleva che la sua Buffy, cacciatrice di vampiri di notte e liceale di giorno, avesse l’aspetto della biondina indifesa, sfoderando a sorpresa grinta da guerriera e grandi abilità nel combattimento. 

Dopo sette anni nei panni di Buffy Summers, e il ruolo cult in “Cruel Intentions” dove interpreta la diabolica Kathryne, la Gellar si è dedicata quasi interamente al cinema, se si escludono partecipazioni da guest star in show come “Sex & The City” e “I Simpson”. E al cinema è tornata all’horror con “The Grudge”, “The Grudge 2”, “L’incubo di Joanna Mills” e “Possession”. Due personaggi diversi nel controverso film di Richard Kelly, “Southland Tales”, in cui interpreta una pornostar, e nel dramma tratto dal romanzo di Paulo CoelhoVeronika decide di morire”. 

La Gellar è tornata alla tv nel 2011 con un doppio ruolo da protagonista in “Ringer”, in cui interpreta due sorelle gemelle. Nella serie, creata da Eric Chamelo e Nicole Snyder, Sarah Michelle Gellar è Bridget, ex tossicodipendente che ha assistito ad un omicidio ed è sotto protezione da parte dell’FBI, e Siobahn, ricca e sposata con un uomo potente, che non ha raccontato a nessuno dell’esistenza della sorella. Bridget fugge dal programma di protezione testimoni e cerca aiuto nella sorella, ma una volta incontratesi, Siobhan scompare durante una gita in barca: Bridget ne approfitta per scomparire e assume l’identità della gemella. Il cambio d’identità si rivela però ancora più pericoloso: Bridget scopre infatti che la sorella ha diversi scheletri nell’armadio e viene a conoscenza di segreti che la mettono nuovamente in pericolo. La prima stagione di “Ringer” andrà in onda su Rai 2 ogni domenica alle 21:50 a partire dal 27 maggio.


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venerdì 25 maggio 2012

Citazione Cinematografica n. 214

"Royal: Lui mi salvò la vita, sapete? Trent'anni fa fui accoltellato in un bazar a Calcutta, lui mi portò in spalla fino all'ospedale
Uzi: Chi ti aveva accoltellato?"
Royal: Sempre lui"

da: I Tenenbaum

Gene Hackman


Titolo originale: The Royal Tenenbaum
Regia: Wes Anderson
Anno: 2001
Cast: Gene Hackman, Angelica Huston, Gwyneth Paltrow, Ben Stiller, Luke Wilson, Owen Wilson, Danny Glover

RadioVisioni su Radiorizzonti: le uscite del 25/05/2012


Robert Pattinson in Cosmopolis di David Cronenberg

Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: Cosmopolis, Men in Black III, Molto forte, incredibilmente vicino, Silent Souls, La fuga di Martha, Dietro il buio, Bad Habits Stories, Fallo per papà, Operazione vacanze. 

E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

mercoledì 23 maggio 2012

The Great Baz

Speriamo bene.
Baz facce sognà!

Videodrome n. 34

Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg


Titolo italiano: Melancholia
Titolo originale: Melancholia
Regia: Lars von Trier
Anno: 2011
Cast: Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Alexander Skarsgard, Charlotte Rampling, John Hurt, Stellan Skarsgard, Kiefer Sutherland

martedì 22 maggio 2012

Cuore e batticuore, la top ten delle coppie

Tormentate, sempre in bilico, continuamente ostacolate, protagoniste di litigi, gesti eclatanti o di casti silenzi, ma accomunate tutte dal grande amore. La classifica delle coppie televisive che più hanno appassionato e commosso il pubblico 

Da Piramo e Tisbe, passando per Orfeo e Euridice, Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca; le coppie tragiche e tormentate hanno sempre appassionato il pubblico: ostacolate da parenti, dagli eventi, da un dio invidioso o da rivali in amore, gli amanti burrascosi sono i personaggi più amati in ogni campo narrativo. Ad accomunarli c’è un’unica potentissima cosa: il grande amore. Non un’infatuazione passeggera, non un sentimento poco sincero, qui si parla del vero amore: quello per cui si lotta, si è pronti a tutto, e, a volte, si rischia la vita. 

Anche la televisione ha ovviamente i suoi eroi romantici: Dylan e Kelly, Piper e Leo, Penny e Leonard, Barney e Robin, Don e Betty, Joey e Dawson, Sookie e Eric, Elena e Damon, nomi diventati inseparabili nell’immaginario collettivo; che siano coppie che hanno a che fare con i normali problemi di ogni giorno o amanti con poteri sovrannaturali, tutti fanno battere il cuore degli spettatori, catalizzando l’attenzione su di sé e il loro amore.

Cerchiamo dunque di stilare una classifica delle coppie televisive che più hanno appassionato e commosso il pubblico. 


10. Blair e Chuck (Leighton Meester e Ed Westwick) GOSSIP GIRL (2007 - in corso)
Ricchi, viziati, arroganti, prepotenti, impeccabili nel vestire, sempre pronti a complottare: Chuck e Blair sono due rampolli della New York che conta e, nonostante la loro indiscutibile odiosità, sono una coppia che piace, appassiona, fa sognare. Nonostante i tradimenti, la quasi morte di lui e il quasi matrimonio di lei con un principe straniero tornano sempre insieme: sono vere anime gemelle.



9. J.D. e Elliot (Zach Braff e Sarah Chalke) – SCRUBS (2001 – 2010) 
Conosciutisi tra le corsie dell'ospedale Sacro Cuore, i medici J.D. ed Elliott hanno impiegato pochissime puntate per finire sotto le stesse lenzuola, ma ben nove stagioni per diventare una coppia seria: visti quasi sempre litigare, magiare pizze a letto o guardare film in tv, sono l'emblema della coppia normale che ha che fare con i piccoli problemi di ogni giorno. Sono una coppia vera: sarà per questo che il loro continuo tira e molla ha appassionato fino all'ultimo gli spettatori. 



8. Fox e Dana (David Duchovny e Gillian Anderson) – X-FILES (1993 - 2002)
Razionale e scettica lei, pronto a credere nell'esistenza di altre forme di vita lui: gli agenti Mulder e Scully per ben nove stagioni hanno fatto sospirare il pubblico con la loro palese tensione sessuale costantemente repressa, diventata ben presto più attraente dei misteriosi alieni. Sguardi complici, atteggiamento pudico, il loro amore mai apertamente dichiarato ha appassionato per quasi una decade fino alla sua agognatissima esternazione. 



7. Rachel e Ross (Jennifer Aniston e David Schwimmer) – FRIENDS (1994 – 2004) 
Lui l'amava fin dai tempi del liceo, lei lo considerava solo "il fratello scemo della sua amica Monica". Li abbiamo visti mettersi insieme, separarsi, poi rimettersi insieme, poi dirsi addio di nuovo, hanno concepito una bambina, si sono sposati a Las Vegas, hanno divorziato, hanno convissuto come amici: in dieci anni di "Friends" l'eterno tira e molla della coppia Rachel-Ross è stato il vero tormentone della serie. 



6. Meredith e Dereck (Ellen Pompeo e Patrick Dempsey) – GREY'S ANATOMY (2005 - in corso) 
Si sono incontrati in un bar, si sono ritrovati nella sala operatoria dello stesso ospedale: Meredith e Derek, chirurghi del Seattle Grace Hospital, sono una delle coppie più amate del piccolo schermo, grazie al loro amore potente che ha superato ex mogli invadenti, separazioni, la quasi morte di lui, la quasi morte di lei, l'impossibilità di avere figli e gli spettri del passato. I loro focosi incontri in ascensore hanno fatto scuola. 



5. House e Cuddy (Hugh Laurie e Lisa Edelstein) – DOTTOR HOUSE (2004 – 2012)
Si sono punzecchiati per cinque stagioni, lui le ha reso la vita impossibile ogni giorno, ma a lei sotto sotto piaceva litigare con lui, poi alla fine il miracolo: House e Cuddy si sono messi insieme. Nonostante la reciproca attrazione, il loro rapporto è stato messo a dura prova dalla testardaggine di lui, dalla voglia di maternità di lei e soprattutto dal Vicodin. Quando House ha ricominciato a prendere il farmaco la loro storia è infatti finita. Quando sempre lui, per gelosia, ha intenzionalmente schiantato la sua auto contro la casa di Cuddy, la relazione è definitivamente crollata. I loro battibecchi restano però imbattibili. 



4. Carrie e Mr. Big (Sarah Jessica Parker e Chris Noth) – SEX & THE CITY (1998 – 2004) Lei, scrittrice bohemienne, lo ha amato dal primo momento, lui, uomo d'affari prepotente, ci ha messo un po' di tempo per capire che lei era quella giusta. In sei stagioni Carrie e Mr. Big si sono lasciati e ripresi migliaia di volte, lui si è sposato con un'altra, lei stava per sposarsi con un altro ma poi è tornata da Big, lui si è poi trasferito in California e lei a Parigi. In uno dei finali più romantici della televisione, Big è poi andato fino in Francia per riprendersi Carrie, consacrando i due nell'olimpo delle coppie più amate, seguite e famose della tv. Anche se poi per farli arrivare all'altare ci è voluto un film. 



3. Buffy e Spike (Sarah Michelle Gellar e James Masters) – BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI (1997 - 2003)
Hanno cercato di uccidersi a vicenda per ben cinque stagioni, poi qualcosa è cambiato: lei, Buffy, la cacciatrice di vampiri, si è innamorata di lui, Spike, vampiro centenario. Lui per lei ha recuperato la sua anima, lei, dopo essere morta e resuscitata due volte, gli ha fatto scoprire cosa vuol dire amare davvero. La coppia di personaggi creati da Joss Wheadon è il classico esempio di poli opposti che si attraggono e fanno scintille: il loro amore violento e disperato è stato consacrato anche da una puntata musical. 



2. Olivia e Peter (Anna Torv e Joshua Jackson) - FRINGE (2008 - in corso)
Prima colleghi di lavoro, poi amanti sfortunati: salti temporali, universi paralleli, morti tragiche e doppioni hanno cercato di tenerli separati. Olivia e Peter però, nonostante tutto, continuano ad amarsi in maniera intensa e totale. Pronti entrambi a sacrificare la vita per l'atro, sono tra le coppie più emozionanti e magnetiche della tv. 



1. Sun e Jin (Yunjin Kim e Daniel Dae Kim) – Lost (2004 – 2010) 
In "Lost" c'erano diverse coppie amatissime, tutte con storie particolari ed appassionanti: Charlie e Claire, Desmond e Penny, Jack e Kate, Sawyer e Juliet. Nonostante tutte abbiano avuto i loro momenti emozionanti e risvolti tragici, quella che più ha commosso gli spettatori è stata la coppia di sposi coreani: Sun e Jin Kwon si sono persi sull'isola, hanno combattuto mostri e fumo nero, sono stati separati da salti temporali per tre anni, nel frattempo lei ha avuto la loro bambina, poi si sono ritrovati anche se per brevissimo tempo. La loro morte nel sottomarino, con Jin che decide di morire pur di rimanere accanto alla moglie, è una delle scene più strazianti mai viste in tv ed esempio di amore così forte da superare anche la morte.




Pubblicato su TvZap.

Peter Weir e "The Keep"

Il regista di "The Truman Show" è alle prese con il suo nuovo film 

Peter Weir

Il regista australiano Peter Weir, autore di "The Truman Show", si prepara a dirigere "The Keep", un thriller gotico contemporaneo. 

"The Keep" è tratto dal romanzo di Jennifer Egan e racconta la storia di due cugini la cui vita è stata perennemente segnata da uno scherzo subito da bambini. I due si rivedono dopo 20 anni in occasione della restaurazione di un castello medievale in Germania e presto si instaura tra di loro un rapporto morboso che li riporta ai tragici eventi avvenuti quando erano piccoli. 

Il film ha un budget previsto di 30 milioni di dollari e attualmente Weir sta scrivendo la sceneggiatura.


Pubblicato su Ecodelcinema.com

Rupert Everett sarà Oscar Wilde

L'attore inglese sarà il celebre scrittore in "The Happy Prince" 

Rupert Everett

Opera a tutto tondo per Rupert Everett: l'attore sarà infatti regista, sceneggiatore ed interprete di "The Happy Prince", film sugli ultimi tragici giorni della vita di Oscar Wilde

Il film è una produzione inglese, tedesca e italiana, le riprese cominceranno nell'estate 2013 e nel cast ci saranno altri attori inglesi di spicco, tra cui: Colin Firth, Emily Watson, Tom Wilkinson e Edward Fox.


Pubblicato su Ecodelcinema.com

Tom Cruise nel remake di "I Magnifici Sette"?

Tom Cruise pare sia in trattative per interpretare uno dei pistoleri protagonisti del classico western di John Sturges 

Tom Cruise

Dopo qualche anno in sordina, Tom Cruise è tornato di nuovo sulla cresta dell'onda grazie a "Mission: Impossible - Protocollo Fantasma" e si prepara a partecipare a numerosi progetti. 

Tra questi ci sarebbe il remake di "I Magnifici Sette", classico western di John Sturges del 1960, a sua volta ispirato al capolavoro di Akira Kurosawa "I Sette Samurai". 

L'attore pare infatti intenzionato ad interpretare uno dei pistoleri.


Pubblicato su Ecodelcinema.com

lunedì 21 maggio 2012

Men In Black III


Pensare a Men In Black vuol dire fare un tuffo negli anni '90: passati gli eccessi degli '80, forti dell'enorme passo avanti della tecnologia, figli della cultura dell'immagine esplosa grazie a Mtv e simili, gli anni '90 hanno portato di nuovo in auge la fantascienza, il paranormale, le storie di mostri e alieni.
Sono gli anni di Twin Peaks, X-files, FriendsBuffy l'ammazzavampiri, dell'ascesa di David Lynch, Tim Burton e Quentin Tarantino, dei libri di Michael Crichton su Jurassic Park, dei fumetti di Sailor Moon, del grunge, dei Nirvana e dei Pearl Jam, del girl power, delle Nike supercolorate, del Game Boy.
Non è un caso quindi che i Man in Black siano vestiti come le iene di Tarantino e gli agenti di Matrix (cultura pop anni '90 all'ennesima potenza), abbiano il volto di Will "Il principe di Bel Air" Smith,  facciano battute su icone come Michael Jackson e siano in possesso di gadgets che sono stati tra i pionieri del feticismo tecnologico.

Men In Black è quindi diventato a sua volta negli un pezzo di cultura pop anni '90: ha dunque senso realizzare un terzo capitolo a 10 anni di distanza dal secondo film e a 15 dall'originale?
Bella domanda.
Certo è che tra tutti questi film tratti da fumetti, videogiochi e saghe letterarie per adolescenti, i Men In Black sembrano quasi vintage.

Ed è proprio il vintage la chiave di lettura del terzo capitolo sempre diretto da Barry Sonnenfeld: la sceneggiatura di Etan Cohen (non quel Coen, c'è un' acca che fa un mondo di differenza) punta infatti a ripresentare la saga alle nuove generazioni, che non hanno vissuto il fenomeno del primo capitolo, mettendo in primo piano i due protagonisti, l'agente J (Will Smith) e l'agente K (Tommy Lee Jones), approfondendo il loro rapporto e il loro passato,  catapultandoli però in un'altra epoca per il gusto di chi invece ha amato quei personaggi e vuole vederli in una nuova avventura.

Nel terzo episodio della saga MIB ritroviamo infatti J e K, sempre protagonisti di battibecchi infiniti a causa del loro carattere completamente opposto: imprevedibile ed espansivo il primo, serissimo e rigido il secondo.
A portare movimento nella loro consolidata routine ci pensa l'alieno Boris (Jemaine Clement), imprigionato 40 anni prima in una prigione costruita sulla luna dopo essere stato catturato proprio da K.
L'alieno trova il modo di tornare indietro nel tempo per impedire il suo arresto e vendicarsi di K, riscrivendo così la storia.
J, unico a ricordarsi dell'esistenza del partner, decide quindi di tornare a sua volta indietro nel tempo negli anni '60 per rimettere a posto le cose.

La trovata del salto temporale non è così originale è vero, ma i dialoghi ironici, la gigioneria di Smith, il rivedere oggetti cult come il neuralizzatore e l'inimitabile espressione impassibile di Tommy Lee Jones, ci riportano indietro di 15 anni, divertendo e regalando la sensazione di ritrovare degli amici che non si vedeva da tempo.
Ottimi nuovi acquisti della saga sono l'agente O di Emma Thompson, l'alieno Griffin interpretato da Michael Stuhlbarg, la versione giovane di K, interpretata alla perfezione dal sempre più bravo Josh Brolin e l'Andy Warhol di Bill Hader, che regala il momento più divertente del film.

Tecnologia, effetti speciali, abiti scuri, ironia, azione, creature mostruose, interior design sofisticato, cammei illustri tra i nuovi alieni monitorati, tra cui Lady Gaga, Tim Burton e Yao Ming: i Men in Black sono decisamente tornati, con un film che non è ai livelli del primo e per cui il 3D non è necessario, ma che è sicuramente migliore del secondo capitolo.

Tommy Lee Jones e Will Smith


La citazione: "Sto diventando vecchio per queste cose...posso immaginare come ti senti tu!"


Hearting/Cuorometro: ♥♥♥

Uscita italiana: 23 maggio 2012

Titolo originale: Men in Black III
Regia: Barry Sonnenfeld
Anno: 2012
Cast: Will Smith, Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Jemaine Clement, Emma Thompson, Michael Stuhlbarg, Bill Hader

venerdì 18 maggio 2012

Citazione Cinematografica n. 213

"Mina: Dottore, com'è morta Lucy? 
Van Helsing: Beh..... 
Mina: Ha sofferto molto? 
Van Helsing: Sì, ha sofferto molto! Ma poi le abbiamo tagliato la testa, conficcato un paletto nel cuore e l'abbiamo arsa: finalmente ha trovato la pace".

da: Dracula di Bram Stoker

Anthony Hopkins e Winona Ryder


Titolo originale: Bram Stoker's Dracula
Regia: Francis Ford Coppola
Anno: 1992
Cast: Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins, Keanu Reeves, Richard E. Grant, Cary Elwes, Billy Campbell, Sadie Frost, Tom Waits, Monica Bellucci

RadioVisioni su Radiorizzonti: le uscite del 18/05/2012


Anna Hutchinson in Quella casa nel bosco

Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: Quella casa nel bosco, Margin Call, Il pescatore di sogni, La fredda luce del giorno, Another Earth, Roman Polanski: a film memoir.
E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

‘Prime Suspect’: Maria Bello sulle orme di Helen Mirren

Il 17 maggio su Fox Crime arriva "Prime Suspect", remake americano dell'omonima serie britannica, con la protagonista nei panni che furono dell'attrice premio Oscar. E cambia il personaggio: da detective tormentata a pistolera senza paura


Gli americani, si sa, hanno un rapporto complesso con gli inglesi: li stimano, li ammirano ma il loro accento britannico deve metterli in qualche modo in difficoltà. Non si spiega altrimenti la conversione di moltissime serie tv inglesi di successo in prodotti made in the U. S. A. Questa singolarità è stata ironicamente affrontata in “Episodes”, serie in cui una coppia di sceneggiatori inglesi si scontra con il produttore americano che ha intenzione di realizzare un remake del loro show, sorte che nella realtà è toccata a diversi prodotti britannici come ad esempio “Life on Mars”, “The office”, “Skins”, “Queer as Folk”, “Shameless” – e si vocifera da qualche mese anche di un remake di “Misfits”. 

La cosa davvero strana è che a volte il remake americano mantiene solamente, o quasi, il titolo dell’originale inglese: è questo il caso di “Prime Suspect”, versione a stelle e strisce dello show con protagonista una premiatissima Helen Mirren. La serie prodotta dalla NBC riprende dunque l’originale creato a metà anni novanta da Lynda La Piante ma ne mantiene soltanto l’idea centrale del personaggio femminile forte: l’azione si sposta infatti da Londra a New York, il nome della protagonista passa da Jane Tennison a Jane Timoney, il tipico humor inglese scompare e anche la forte denuncia sociale, che nell’originale dava una fotografia spiazzante e lucida di un paese che stava uscendo dal decennale governo di Margaret Thatcher

A raccogliere l’eredità di Helen Mirren è Maria Bello, che interpreta una detective meno complessa e più fisica dell’originale: la Mirren era una donna che non riusciva a mantenere una relazione stabile, con problemi di alcolismo e dalla sensibilità controversa; la Jane di Maria Bello ha invece un compagno fisso, sta cercando di smettere di fumare e ha meno ombre che la tormentano. 

Il nuovo show è quindi un prodotto a sé stante, che segue un diverso approccio narrativo: la Jane americana è una donna forte e solida, che lotta per realizzare il miglior lavoro possibile senza farsi troppe domande, semplicemente seguendo il suo grande intuito e istinto. Maria Bello è in parte e regge su di sé l’intero show, dando al personaggio la giusta forza e soprattutto la giusta fisicità: corre, combatte, spara, mastica e parla da vera dura, una sorta di moderna Calamity Jane

Il resto del cast, quasi totalmente maschile, comprende interpreti di rilievo come Aidan Queen, attore soprattutto cinematografico, nel ruolo del tenente Kevin Sweeney, e Kirk Acevedo, interprete dei film di Terrence MalickLa sottile linea rossa” e “Il nuovo mondo” e volto noto della tv per aver dato vita al detective Charlie Francis in “Fringe”, nei panni di Luisito Calderon, collega di Jane. 

La prima stagione di “Prime Suspect” andrà in onda a partire dal 17 maggio su Fox Crime, canale di Sky.


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giovedì 17 maggio 2012

Quella casa nel bosco


Questa è una non recensione.
Per il vostro bene, e soprattutto per il vostro amore cinefilo, non posso assolutamente parlare di questo film.
Posso però dirvi che si tratta di uno dei migliori, se non del migliore, almeno fino ad oggi, titoli dell'anno.
"Ma se già dal titolo sembra un horror scialbo come tanti", dire te voi.
Vero, verissimo.
"Ma se dal trailer sembra la solita storia del branco di ragazzotti scemi che va in una baita qualsiasi a farsi scannare", mi sembra di sentirvi esclamare.
Come darvi torto? 
Chi ha realizzato il trailer si è, per fortuna, fatto un bell'esame di coscienza e ha deciso di non rovinare la sorpresa.

L'unica cosa che posso limitarmi a fare è elencare qualche elemento del film in ordine sparso: camper, conchiglia, ascensore, tinta per capelli, diario, scommesse.
Come si legheranno tra loro questi elementi?
Per scoprirlo dovete vedere il film, cosa che vi consiglio assolutamente di fare, soprattutto se siete amanti di sceneggiature perfette, geniali, brillanti e dell'horror: anche se definire questo film semplicemente un horror mi sembra riduttivo, sappiate che è molto probabilmente il miglior film horror da dieci anni a questa parte.

Per convincervi definitivamente che questo film va assolutamente visto e fatto vedere, vi dico chi sono lo sceneggiatore e il regista: il primo è un certo Joss "the boss" Wheadon, che in questo momento è nelle sale di tutto il mondo con The Avengers ma che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è il creatore di quel capolavoro pop che è Buffy l'ammazzavampiri nonché scrittore e sceneggiatore sopraffino; il secondo è Drew Goddard, al suo debutto cinematografico, ma che nel curriculm può scrivere di essere stato uno degli sceneggiatori di Buffy, di Cloverfield e, rullo di tamburo, di Lost.

Quella casa nel bosco è un'esperienza esaltante, divertente, sorprendente e fondamentale: è il film horror sovversivo e fortemente simbolico - con vette di analisi sociale e riflessioni sulla cinematografia contemporanea di altissimo livello - che aspettavamo da anni.



La citazione: "Non riesci a capirlo? Vogliono punirci!"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥♥

Uscita italiana: 18 maggio 2012

Titolo originale: The Cabin in the woods
Regia: Drew Goddard
Anno: 2012
Cast: Kristen Connolly, Chris Hemsworth, Anna Hutchinson, Fran Kranz, Jesse Williams, Richard Jenkins, Bradley Whitford, Amy Acker

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