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sabato 24 maggio 2014

Grace di Monaco: polemiche reali

Il film sulla vita di Grace Kelly, con protagonista Nicole Kidman, ha aperto la 67esima edizione del Festival del Cinema di Cannes portando sulla Croisette glamour e polemiche 



Diva dall’elegante bellezza, musa e icona del maestro del cinema Alfred Hitchcock, che la definì “ghiaccio bollente”; premio Oscar a soli 26 anni, partner sullo schermo e nella vita di attori come Cary Grant e Clark Gable; icona di stile, tanto da meritarsi una borsa creata appositamente per lei dalla casa francese Hermès che ancora oggi porta il suo nome, infine sposa del principe Ranieri di Monaco, unione celebrata con un matrimonio definito “il matrimonio del secolo” che l’ha portata a divenire una principessa in carne e ossa: la vita di Grace Kelly è una di quelle che supera la finzione e che non può non far gola a chi vive di storie raccontate per immagini. 

A 32 anni dalla tragica scomparsa della principessa, dopo decenni di tentativi e false voci, è il francese Olivier Dahan a portare sullo schermo il divino lucore di una delle icone dell’era moderna, scegliendo come fulcro della sua messa in scena un anno particolare nella vita di Grace Kelly, il 1964, anno in cui si trovò a un bivio cruciale: da un lato il suo mentore Alfred Hitchcock le offriva il ruolo della vita, ovvero la ladra bugiarda e frigida di Marnie, ruolo poi andato a Tippi Edren, e dall’altro la sua famiglia e il principato di Monaco rischiavano di perdere tutto a causa di difficoltà diplomatiche con la Francia. 

A interpretare Grace è Nicole Kidman, una delle poche attrici contemporanee in grado di far rivivere sullo schermo l’eleganza e la luminosità della Kelly, che per il ruolo si è immersa nella vita della principessa per ben cinque mesi studiandone ogni dettaglio, dalla postura al modo di parlare e camminare. Una prova apprezzabile quella della Kidman che, leggermente meno gonfia di botulino rispetto a quanto ci abbia abituati in anni recenti, riesce a portare con maestria gli sfavillanti abiti di Grace, perfetti e impeccabili così come la ricostruzione degli oggetti di scena e le splendide location, tra cui il Palazzo Reale di Genova. Ad affiancare la Kidman ci sono Tim Roth, nel ruolo di Ranieri, Paz Vega, che interpreta Maria Callas, e Frank Langella, chiamato a raffigurare Padre Tucker, prete americano confidente della principessa. 

Presentato in anteprima alla 67esima edizione del Festival del Cinema di Cannes come film d’apertura, Grace di Monaco, in uscita in Italia il 15 maggio, è stato anticipato da copiose polemiche, provenienti sia dal fronte produttivo che dalla famiglia Grimaldi: il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha infatti definito la pellicola terribile, ordinando un secondo montaggio e minacciando di non far uscire il film in America, mentre i figli di Grace Kelly, dopo aver visionato il trailer, hanno giudicato la pellicola come un ritratto approssimativo e poco veritiero. 

In queste parole c’è della verità: nel film di Dahan, descritto come un film di finzione e non come un biopic, la vita già da romanzo di Grace Kelly viene trasformata in un thriller di spionaggio, in un film su colpi di stato e in un dramma domestico. La principessa sembra una figura a metà tra la Signora in giallo e una miss di un concorso di bellezza che grazie ai suoi discorsi sulla pace e sull’amore salva intere nazioni. Guardando Grace di Monaco si ha la sensazione di spiare Grace dal buco della serratura con la stessa voracità di chi legge riviste di pettegolezzi dal parrucchiere. La regia che indugia con insistenza, e spesso in maniera confusa, sul volto della Kidman, la fotografia “smarmellata” da fiction televisiva e la riduzione a semplici macchiette di figure storiche di spicco come Maria Callas, Alfred Hitchcock e Charles De Gaulle non aiutano la causa. I dubbi sollevati dai Grimaldi quindi sono legittimi, ma riguardano soprattutto l’aspetto artistico della pellicola, piuttosto che quello politico.

Tim Roth e Nicole Kidman


La citazione: "C'é chi si chiede perché io abbia lasciato Hollywood: ecco, l'ho lasciata perché...perché mi sono innamorata di un principe azzurro"

Hearting/Cuorometro: ♥♥

Uscita italiana: 15 maggio 2014


Titolo originale: Grace of Monaco
Regia: Olivier Dahan
Anno: 2014
Cast: Nicole Kidman, Tim Roth, Milo Ventimiglia, Paz Vega, Frank Langella, Parker Posey, Derek Jacobi
Colore: colore
Durata: 103 minuti
Genere: biopic
Sceneggiatura: Arash Amel
Fotografia: Eric Gautier
Montaggio: Olivier Gajan
Musica: Christopher Gunning
Paese di produzione: USA, Belgio, Italia, Francia
Casa di produzione: Stone Angels
Distribuzione italiana: Lucky Red




Pubblicato su XL.

martedì 25 settembre 2012

Cercando Grace


30 anni fa, il 14 settembre 1982, moriva Grace Kelly.
Attrice, diva, premio Oscar, icona di stile e poi principessa.
Un volto e un'eleganza che sono diventati iconici.
Per celebrare i 30 anni della sua morte, il mondo del cinema e della carta stampata non sta perdendo tempo: sono infatti in uscita ben tre libri dedicati a Grace Kelly e, in questi giorni, sono cominciate le riprese di Grace di Monaco, film diretto da Olivier Dahan (uno che di biopic se ne intende, avendo fatto vincere un Oscar a Marion Cotillard per La vie en rose,  pellicola dedicata alla cantante Edith Piaf), in cui a vestire i leggendari panni di Grace Kelly sarà Nicole Kidman.

Tre libri dicevamo.
Un album fotografico, una biografia e un romanzo.
Il romanzo in questione si chiama Cercando Grace ed è scritto da Enzo Miccio.
E chi è direte voi?
Io non mi sono posta la domanda quando mi è stato proposto di scrivere una recensione del libro: sono completamente partita quando ho saputo che il volume riguardava Grace Kelly. Nella mia famiglia infatti c'era il mito di Grace e mia madre mi ha tramandato, come un tesoro di inestimabile valore, una cartolina d'epoca autografata da Grace Kelly in persona e dal principe Ranieri, ottenuta mandando una lettera in francese quando era una bambina. 
Sì lo so, una roba incredibile.

Il mio tesssssoro

Galvanizzata dal tema "Grace Kelly" ho quindi accettato senza pensarci due volte.
Solo quando mi è arrivato il volume ho realizzato chi fosse l'autore: uno degli spietati conduttori di Ma come ti vesti?!, programma televisivo in cui l'esperto di moda e organizzatore di matrimoni Miccio e la collega Carla Gozzi danno suggerimenti di stile a persone che vanno in giro come se la mattina si fossero buttate in un cassonetto della spazzatura.

Diciamo, per voler essere carini, non proprio il mio genere di programma.
Ho quindi realizzato di avere tra le mani un esponente di primo livello della "chick-lit", ovvero letteratura per sgallettate che pensano solo ai vestiti, ai trucchi, a trovare il principe azzurro.
Cercate di capire il mio sgomento.
Conscia che non avrei trovato in quelle pagine lo stile asciutto e dissacrante di Lansdale, ho intrapreso la lettura. E' esattamente come mi aspettavo: scritto con enfasi, con uno stile "sciocchino" e azzimato, con l'insopportabile uso di parole francesi al posto di quelle italiane che conferiscono un'aura di artificiosa ricercatezza. 
Un dramma.

Poi però, nonostante tutto, qualcosa di buono l'ho trovato: è sicuramente una lettura leggera, l'esempio perfetto di "libro da spiaggia", o, meglio, "da bagno" visto che ormai l'estate è finita, però le parti dedicate a Grace Kelly e soprattutto all'influenza che il suo mito ha avuto sulle donne negli ultimi 50 anni sono interessanti.
Intriga vedere come la protagonista del racconto, Virginia, una ricca donna di Milano con il mito di Grace Kelly, che trova l'amore a Parigi grazie ad una mostra dedicata all'attrice, cerchi di ridare splendore alla sua vita inseguendo una leggenda che vive in foto d'epoca, borse e gioielli dai prezzi proibitivi. E' innegabile che mai come nell'ultimo secolo le "icone" siano diventate parte integrante della nostra vita e che ispirino moda, cinema, letteratura, stile ed anche la vita di ogni giorno di tutti noi, anche se non siamo premi Oscar o nobili. Ecco in questo senso la lettura diventa interessante: ci offre la possibilità di riflettere sull'importanza che l'estetica dell'immagine ha sulla vita di tutti i giorni, soprattutto quella dei campioni di bellezza e stile come Grace Kelly.

Inoltre il libro trasmette il messaggio di circondarsi di cose e persone belle, di godersi la vita il più possibile perché la tragedia è dietro l'angolo, visto che la realtà si abbatte con tutta la sua ferocia anche su persone privilegiate come Grace Kelly.
Un messaggio che sarà anche argomentato in maniera frivola e semplificata, ma che è la versione moderna e glamour del classico "carpe diem". 
Ed è un consiglio da non sottovalutare mai.



Titolo: Cercando Grace
Autore: Enzo Miccio
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 14, 90 euro
Prezzo: 220

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