La settima giornata della terza edizione del Festival Internazionale del film di Roma ha offerto al pubblico un' occasione eccezionale: Michael Cimino, uno dei più grandi registi americani viventi, ha montato in un film di un' ora le sue sequenze di ballo e canto preferite di famosissimi musical.
Cimino si è presentato al pubblico romano in maniera molto spontanea e vivace: per prima cosa ha chiesto chi del pubblico era presente all' incontro dell' anno scorso sempre all'Auditorium Parco della Musica (e in molti hanno alzato la mano) spiegando che: "L' anno scorso ho parlato per tre ore e ho perso la voce! Ho dovuto subire un' operazione alle corde vocali!", ma per sdrammatizzare ha raccontato che: "Venendo qui pioveva così tanto che mi sono sentito come Gene Kelly in Singin' In The Rain!".
Nonostante la poca autonomia nel parlare, Cimino ha chiesto espressamente al pubblico di fare delle domande e non ha voluto sedersi per tutta la durata della conversazione, dicendo a Mario Sesti: "Sedetevi voi, io voglio stare in piedi!".
Il filmato montato dal regista comprende scene memorabili da capolavori come "Gigi", "Singin' In The Rain", "Cabaret", "Cappello a cilindro", "Il Gattopardo" e "La caduta degli dei" dell' amato Visconti, "Carmen" di Carlos Saura e naturalmente "Il Cacciatore" e "I cancelli del cielo" dello stesso regista.
Cimino ha detto che questo incontro è nato come un puro intrattenimento senza speculazioni intellettuali: "Semplicemente vorrei che amaste queste scene come le amo io".
Il regista ha poi spiegato che se non avesse fatto questo mestiere avrebbe voluto essere un architetto o un coreografo perché: "Entrambi disegnano lo spazio e riprendere persone che ballano è la stessa cosa: è un' estasi, è come prendere parte a quella danza, nel mio cinema ho sempre cercato di costruire le scene come una coreografia ripresa da più punti di vista".
Il regista ha poi rivelato di avere una sceneggiatura pronta che spera di poter realizzare se le condizioni fisiche, e soprattutto i produttori, glielo permetteranno.
Gli applausi sono stati tanti e calorosi, segno della grande stima che gli appassionati hanno per questo artista complesso e fuori dagli schemi.
Il secondo grande evento della giornata è stato la presentazione di "Pride and Glory" con Edward Norton e Colin Farrell.
Proprio Colin Farrell è giunto a Roma per promuovere il film e molti fans hanno sfidato freddo e pioggia pur di vedere la passerella dell' attore irlandese.
Con un look selvaggio dai capelli lunghi Farrell ha entusiasmato soprattutto il pubblico femminile che ha letteralmente preso d' assalto il tappeto rosso.
Presentati anche due film stranieri in concorso: "El Artista" di Mariano Cohn e Alberto Laiseca e "Iri" di Zhang Lu criptico e angosciante racconto di una ragazza della Corea del Sud con problemi mentali.
Infine è stato proiettato per la sezione L' Altro Cinema/Extra l'horror "Martyrs" di Pascal Laugier già definito come l' horror più sanguinolento degli ultimi dieci anni e pronto a diventare pellicola di culto.
Una giornata veramente per tutti i gusti quindi, che ha impreziosito ancora di più la vasta offerta di questa terza edizione del Festival di Roma.
Cimino si è presentato al pubblico romano in maniera molto spontanea e vivace: per prima cosa ha chiesto chi del pubblico era presente all' incontro dell' anno scorso sempre all'Auditorium Parco della Musica (e in molti hanno alzato la mano) spiegando che: "L' anno scorso ho parlato per tre ore e ho perso la voce! Ho dovuto subire un' operazione alle corde vocali!", ma per sdrammatizzare ha raccontato che: "Venendo qui pioveva così tanto che mi sono sentito come Gene Kelly in Singin' In The Rain!".
Nonostante la poca autonomia nel parlare, Cimino ha chiesto espressamente al pubblico di fare delle domande e non ha voluto sedersi per tutta la durata della conversazione, dicendo a Mario Sesti: "Sedetevi voi, io voglio stare in piedi!".
Il filmato montato dal regista comprende scene memorabili da capolavori come "Gigi", "Singin' In The Rain", "Cabaret", "Cappello a cilindro", "Il Gattopardo" e "La caduta degli dei" dell' amato Visconti, "Carmen" di Carlos Saura e naturalmente "Il Cacciatore" e "I cancelli del cielo" dello stesso regista.
Cimino ha detto che questo incontro è nato come un puro intrattenimento senza speculazioni intellettuali: "Semplicemente vorrei che amaste queste scene come le amo io".
Il regista ha poi spiegato che se non avesse fatto questo mestiere avrebbe voluto essere un architetto o un coreografo perché: "Entrambi disegnano lo spazio e riprendere persone che ballano è la stessa cosa: è un' estasi, è come prendere parte a quella danza, nel mio cinema ho sempre cercato di costruire le scene come una coreografia ripresa da più punti di vista".
Il regista ha poi rivelato di avere una sceneggiatura pronta che spera di poter realizzare se le condizioni fisiche, e soprattutto i produttori, glielo permetteranno.
Gli applausi sono stati tanti e calorosi, segno della grande stima che gli appassionati hanno per questo artista complesso e fuori dagli schemi.
Il secondo grande evento della giornata è stato la presentazione di "Pride and Glory" con Edward Norton e Colin Farrell.
Proprio Colin Farrell è giunto a Roma per promuovere il film e molti fans hanno sfidato freddo e pioggia pur di vedere la passerella dell' attore irlandese.
Con un look selvaggio dai capelli lunghi Farrell ha entusiasmato soprattutto il pubblico femminile che ha letteralmente preso d' assalto il tappeto rosso.
Presentati anche due film stranieri in concorso: "El Artista" di Mariano Cohn e Alberto Laiseca e "Iri" di Zhang Lu criptico e angosciante racconto di una ragazza della Corea del Sud con problemi mentali.
Infine è stato proiettato per la sezione L' Altro Cinema/Extra l'horror "Martyrs" di Pascal Laugier già definito come l' horror più sanguinolento degli ultimi dieci anni e pronto a diventare pellicola di culto.
Una giornata veramente per tutti i gusti quindi, che ha impreziosito ancora di più la vasta offerta di questa terza edizione del Festival di Roma.
Pubblicato su Meltin' Pot.
Ma Cimino dal vivo è inquietante come nel suo frammento di Chacun son Cinéma?
RispondiEliminaAncora peggio...poraccio!
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