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mercoledì 12 febbraio 2014

Videodrome n. 105 - BRONSON

Tom Hardy



Titolo italiano: Bronson
Titolo originale: Bronson
Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2008
Cast: Tom Hardy, Matt King, James Lance, Amanda Burton
Colore: colore
Durata: 92 minuti
Genere: biografico
Sceneggiatura: Brock Norman Brock e Nicolas Winding Refn
Fotografia: Larry Smith
Montaggio: Mat Newman
Musica: Lol Hammond
Paese di produzione: Regno Unito
Produttore: Rupert Preston, Daniel Hansford
Distribuzione italiana: One Movie

venerdì 31 maggio 2013

Citazione Cinematografica n. 263

"Si dice che i cristiani mangino il corpo del loro Dio e bevano il suo sangue. Ciò è abominevole!"

da: Valhalla Rising

Mads Mikkelsen


Titolo italiano: Valhalla Rising - Regno di sangue
Titolo originale: Valhalla Rising
Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2009
Cast: Mads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Ewan Stewart, Alexander Morton
Durata: 93 minuti 
Colore: colore 
Genere: drammatico, epico
Sceneggiatura: Nicolas Winding Refn
Fotografia: Morten Søborg
Musiche: Peterpeter
Paese di produzione: Danimarca, Regno Unito
Casa di produzione: BBC Films, Nimbus Film, One Eye Production
Distribuzione italiana: BIM

martedì 28 maggio 2013

Intervista a Nicolas Winding Refn

Abbiamo incontrato il regista danese a Roma e ci ha parlato di padelle, daltonismo, cattivo gusto, complessi edipici, unghie finte e Wonder Woman

Nicolas Winding Refn (foto di Valentina Ariete)


"Ho sentito che in Giappone usano talmente tanto il telefono che alcuni uomini hanno creato la loro donna ideale sul telefono e c'è perfino un hotel dove puoi portare il tuo telefono con te e fare il check-in come se fossi con la tua ragazza. Affascinante". Queste sono le prime parole scambiate con Nicolas Winding Refn durante l'intervista che ha avuto luogo a Roma. Dopo avergli stretto la mano, la sua è una presa né troppo decisa né troppo delicata, ho tirato fuori il telefono per registrare l'audio e il regista danese si è lanciato in considerazioni sull'alienazione, sul rapporto uomo-teconologia e sul fascino che suscita in lui l'approccio quasi morboso che le persone hanno oggi con il telefono.
E non avevamo ancora cominciato.

Arrivato a Roma subito dopo la presentazione del suo ultimo film a Cannes, Refn ha incontrato la stampa per parlare di Only God Forgives, che al Festival è stato sia fischiato che apprezzato, dimostrando ancora una volta la capacità del regista danese di essere un'incognita del cinema contemporaneo, un artista in grado di creare immagini che hanno il potere di penetrare nell'inconscio dello spettatore e di depositarvi una sensazione di angoscia, positiva o negativa, che non può comunque lasciare indifferenti. 

Alto, con occhiali dalla montatura importante, fasciato da un elegante completo grigio chiaro portato con disinvoltura insieme a Converse di pelle nera e calzini corti, il regista danese si presenta con affabilità e disinvoltura, con gentilezza pacata e rassicurante, ma i suoi occhi e le sue affermazioni tradiscono un animo irrequieto, ossessivo e un po' folle.

Nicolas Winding Refn (foto di Valentina Ariete)


Ecco perché,  mentre  Refn si adagia con estrema eleganza sul divano dell'hotel romano, già dalla prima domanda entrano prepotentemente nella conversazione cordoni ombelicali, rapporti madre-figlio di edipica reminiscenza  e lotte contro Dio.

D. Only God Forgives rappresenta l'altra faccia della medaglia di Pusher 2 in cui il protagonista aveva un rapporto complicato con il padre mentre qui è la madre ad essere una figura ingombrante?

NWR: "Vedi, le donne hanno questa abilità, quando hanno figli, di tagliare il cordone ombelicale che le lega ai propri genitori: quando la donna diventa madre è come se  assumesse una nuova identità. Gli uomini invece non affrontano questo passaggio, noi non abbiamo questa possibilità, noi abbiamo solo nostra madre per il resto della nostra vita. Quindi il mistero più grande della nostra mente è il legame tra la madre e il figlio, proprio perché è così difficile tagliare le catene che li legano. Le donne per diritto di nascita, proprio per la loro natura biologica, sono in grado di prendere le distanze, mentre gli uomini si affannano per tutta la vita cercando di capire come separarsi dalla madre e allo stesso tempo ritornare dentro di lei. Attraverso i film posso mostrare questo complesso rapporto, certo in modo molto più estremo rispetto alla realtà. Io ho una relazione molto sana con mia madre, ho uno splendido rapporto con lei. Mia madre mi ha sempre detto che ero un genio, mi ha appoggiato in ogni cosa che ho fatto, la sento ogni giorno, ma penso che sia molto interessante realizzare un film su un uomo che è incatenato a sua madre: è lì che è il mistero. Quando la gente mi chiede che cosa significa il mio film, se è la storia di un uomo che vuole combattere Dio, beh, la cosa umana più vicina a Dio è il grembo materno, perché è dove viene creata la vita, quindi il mio personaggio vuole combattere il grembo materno: e questa è una battaglia davvero misteriosa".

D. Questa è la seconda collaborazione con Ryan Gosling: come avete lavorato sul personaggio? 

NWR: "Lavoriamo molto bene insieme, ci siamo conosciuti la prima volta per Drive ed è stata un'esperienza di lavoro grandiosa. Per Only God Forgives lui non era la scelta originale, un altro attore avrebbe dovuto interpretare il ruolo ma poi è uscito dal progetto all'ultimo momento e quindi tre mesi prima dell'inizio delle riprese a Bangkok mi sono ritrovato senza attore. Quindi visto che ci eravamo trovati così bene sul set di Drive è stato facile chiedergli di partecipare al film. Certo doveva essere esattamente l'opposto di quanto visto in Drive perché lì interpretava un personaggio forte, era l'eroe, era tutto quello che vuoi un uomo sia, mentre qui il personaggio è esattamente l'opposto, è incatenato a sua madre, è debole, fragile e praticamente non c'è dialogo, perché tutto deve essere interpretabile da una performance che ho voluto ridotta al minimo: se Ryan avesse rivelato qualcosa avrebbe rovinato il film perché l'avrebbe reso troppo reale, invece doveva mantenere la sua natura fiabesca perché tutto è incentrato sul mistero più che sulle risposte. Questo può essere molto frustrante per lo spettatore perché ormai siamo abituati a un tipo di intrattenimento passivo, ormai siamo passivi nel consumo dello spettacolo, ed è proprio per questo che consumiamo così tanto; se invece ci sforziamo di partecipare al film questo porta via molte energie e può anche spaventare molte persone, ma è lì il nocciolo dell'arte: l'interazione tra quello che vedi, ascolti, leggi e vivi. Se non interagisci non c'è significato, l'arte diventa senza valore". 

Nicolas Winding Refn (foto di Valentina Ariete)


D. Quando in Only God Forgives si vede l'occhio che viene tagliato è una citazione esplicita a Buñuel? E come mai nei suoi film c'è una predominanza dei colori rosso e blu e perché usa quasi sempre luci al neon?

NWR: "Beh sono daltonico, quindi posso vedere solo colori precisi. Per quanto riguarda il taglio dell'occhio certamente è stato usato in altri film, è un'immagine splendida perché è altamente simbolica, specialmente all'interno della scena in cui è presente, quando il personaggio dice che le donne devono chiudere gli occhi e gli uomini invece devono guardare. Il personaggio diventa Dio, toglie la vista, l'udito, sta facendo un'affermazione precisa: posso darti la vita e togliertela". 

D. La struttura del film è molto particolare, in alcuni momenti non sembra lineare e dona alla pellicola un'atmosfera onirica, che ricorda molto quella degli ultimi film di Lynch.

NWR: "La maggior parte dei film, soprattutto quelli fatti per il grande pubblico, è realizzata in una maniera molto precisa, composta di tre parti, in cui vediamo: la presentazione veloce di un personaggio, la rappresentazione del suo dilemma e la sua risoluzione. Il 99% dei film sono sviluppati così, molti sono meravigliosi, e anche io ho usato questa struttura in passato, ma ultimamente mi ha un po' stufato perché, soprattutto per quanto riguarda i più giovani, oggi non c'è più bisogno di andare al cinema, possiamo vedere i film su internet e si somigliano tutti, tutto diventa riproducibile. In Only God Forgives invece è l'opposto: il film si rivela lentamente, solo verso la fine comincia a risolversi e anche quando si rivela è raccontato da prospettive differenti. Julian, il personaggio di Ryan Gosling, è una metafora, si presenta come un enigma: solo poche persone riescono a gestire questo tipo di cinema. David Lynch ne ha fatto il suo tratto distintivo, così come Alejandro Jodorowsky e Buñuel, ma sono pochi perché questa forma può essere molto provocativa, proprio perché il pubblico è così abituato alla struttura lineare. Io adoro invece quando le cose vanno in direzione opposta rispetto alle aspettative perché quando ti senti troppo a tuo agio in quello che fai è pericoloso: il primo nemico della creatività è sentirsi sicuri, avere buon gusto e realizzare qualsiasi cosa verso cui il pubblico non ha reazioni". 

D. Lei è praticamente l'unico regista che ha reso Kristin Scott Thomas una cafona: in genere è così elegante, mentre lei in Only God Forgives ne ha mostrato una versione decisamente diversa.

NWR: "Quando ho saputo che lei era interessata a lavorare con me sono stato felicissimo. L'ho sempre vista in film in cui era elegantissima, è praticamente l'attrice preferita di mia madre, ma quando l'ho incontrata ho scoperto presto che ha un forte desiderio di essere stronza, in lei c'è una forte cattiveria e del nichilismo, che è una combinazione perfetta per il dramma. Lei mi ha detto però che avrebbe potuto farlo solo se si fosse trasformata completamente. Io le ho risposto che non c'era problema e le ho chiesto che cosa avrebbe voluto fare: mi ha mandato una sua foto con i capelli lunghi e biondi. Per me è stata una rivelazione, la mia reazione è stata: "Ciao Donatella Versace!". Credo che le sia piaciuto molto interpretare questo ruolo, voleva fortemente fare qualcosa di diverso rispetto a quello che ha fatto fino ad ora e per questo si è impegnata al 100%: si è abbronzata, si è messa le unghie lunghe, la parrucca, il trucco, ha detto cose che non aveva mai detto prima. E' l'opposto di com'era in Il paziente inglese; che comunque credo sia un ottimo film".

D. Lei realizzerà presto una serie tv su Barbarella: qual è il suo approccio da amante dei fumetti?

NWR: "Questo progetto mi è arrivato in un modo molto strano: ho cercato disperatamente di convincere la Warner Bros a farmi fare Wonder Woman, ma non c'è stato modo. La Gaumont invece ha comprato i diritti di Barbarella e mi ha chiesto se ero interessato a farlo e la mia risposta è stata: sì! Non arriverò mai a fare Wonder Woman, ma voglio comunque fare qualcosa di fetish, con donne, sesso, potere e ambientato nello spazio. Però ho detto da subito che avrei voluto realizzare una serie tv perché in questo modo si può mantenere la natura episodica dei fumetti. Un film avrebbe limitato troppo il potenziale della storia, per questo sono felice di poter fare una serie tv". 

D. Perché desidera così tanto fare Wonder Woman?

NWR: "Perché sono molto affascinato dalle donne: credo che le donne siano l'unica cosa davvero interessante nel mondo. E Wonder Woman è, almeno da un punto di vista americano, l'icona per eccellenza della supereroina. Ma alla fine penso che sarà più interessante fare Barbarella perché offre più possibilità rispetto a Wonder Woman". 

D. Come mai nei suoi film oggetti che si usano comunemente nella quotidianità diventano spesso insoliti strumenti di violenza? In Only God Forgives per esempio ci sono la padella e i fermacapelli.

NWR: "Perché è sempre più difficile rappresentare la violenza. A volte devi essere davvero creativo per riuscire a trovare qualcosa che sorprenda e contemporaneamente faccia pensare: quello deve far davvero male!".

giovedì 18 aprile 2013

CANNES 2013: IL PROGRAMMA



Mentre in queste stesse ore in Italia si vota per il Presidente della Repubblica e si fa addirittura il nome di Lello Mascetti, dalla Francia arriva la lista completa dei film e dei nomi che si vedranno al Festival di Cannes.

Il concorso di quest'anno è una vera bomba, basti pensare a: fratelli Coen, James Gray, Takashi Miike, Roman Polanski, Paolo Sorrentino, che, incredibile ma vero, porterà sulla croisette, oltre all'ormai inseparabile Toni Servillo, anche Sabrina Ferilli e Lillo (eroe!), e sua maestà Refn, di nuovo in coppia con Ryan Gosling con Only God Forgives (Soderbergh non ce lo metto perché mi sta antipatico).

Baz perché ci hai fatto questo?! Perché non sei venuto a Roma?!


Potremmo fermarci qui.
E invece no.
I francesi si sono voluti superare: fuori concorso si permettono di lanciare in campo nientepopodimenoche Sofia Coppola, con The Blig Ring (film presentato come quello in cui c'è "Emma Watson zozza"), e soprattutto il mitico, agognato, bramato, sospirato Il grande Gatsby di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan.

Altre chicche sparse: il nuovo film di Johnnie To, il documentario su Muhammad Alì by Stephen Frears, e i film diretti da attori passati dietro alla macchina da presa, ovvero As I lay dying di James Franco, Miele di Valeria Golino e Blood Ties di Guillaume Canet (nel cui cast figurano Marion Cotillard, Mila Kunis e Clive Owen).

Di spicco anche le giurie: quella della sezione Un Certain Regard sarà presieduta da quel mattacchione di Thomas Vitenberg, mentre quella del concorso da Steven Spielberg (zio Steven da queste parti). 
Madrina del Festival è Audrey "Amélie Poulain" Tautou.

Un'edizione che promette faville.

Hermione says: "Hello!"



CANNES 2013: IL PROGRAMMA COMPLETO



FILM D'APERTURA

IL GRANDE GATSBY di Baz Luhrmann 



CONCORSO

UN CHATEAU EN ITALIE di Valeria Bruni-Tedeschi 
INSIDE LLEWYN DAVIS dei fratelli Coen 
MICHAEL KOHLHAAS di Arnaud Despallieres 
JIMMY P. di Arnaud Desplechin 
HELI di Amat Escalante 
THE IMMIGRANT di James Gray 
GRISGRIS di Mahamat-Saleh Haroun 
TIAN ZHU DING di Jia Zhangke 
SOSHITE CHICHI NI NARU di Kore-Eda Hirokazu 
LA VIE D’ADELE di Abdellatif Kechiche 
WARA NO TATE di Takashi Miike 
JEUNE ET JOLIE di François Ozon 
NEBRASKA di Alexander Payne 
LA VENUS A LA FOURRURE di Roman Polanski 
BEHIND THE CANDELABRA di Steven Soderbergh 
LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino 
BORGMAN di Alex Van Warmerdam 
ONLY GOD FORGIVES di Nicolas Winding Refn 



FUORI CONCORSO

ALL IS LOST di J.C Chandor 
BLOOD TIES di Guillaume Canet 




PROIEZIONI DI MEZZANOTTE

MONSOON SHOOTOUT di Amit Kumar 
BLIND DETECTIVE di Johnnie To 




PROIEZIONI SPECIALI

MUHAMMAD ALI’S GREATEST FIGHT di Stephen Frears 
STOP THE POUNDING HEART di Roberto Minervini 
WEEK END OF A CHAMPION di Roman Polanski 
SEDUCED AND ABANDONED di James Toback 
OTDAT KONCI di Taisia Igumentseva 
BOMBAY TALKIES di AA.VV. 




UN CERTAIN REGARD

 THE BLING RING di Sofia Coppola 
OMAR di Hany Abu-Assad 
DEATH MARCH di Adolfo Alix Jr. 
FRUITVALE STATION di Ryan Coogler 
LES SALAUDS di Claire Denis 
NORTE, HANGGANAN NG KASAYSAYAN di Lav Diaz 
AS I LAY DYING di James Franco 
MIELE di Valeria Golino 
L’INCONNU DU LAC di Alain Guiraudie 
BENDS di Flora Lau 
L’IMAGE MANQUANTE di Rithy Panh 
LA JAULA DE ORO di Diego Quemada-Diaz 
ANONYMOUS di Mohammad Rasoulof 
SARAH PRÉFÈRE LA COURSE di Chloé Robichaud 
GRAND CENTRAL di Rebecca Zlotowski 




FILM DI CHIUSURA

 ZULU di Jérôme Salle

mercoledì 9 gennaio 2013

Videodrome n. 63

Zlatko Buric


Titolo originale: Bleeder
Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 1999
Cast: Kim Bodnia, Mads Mikkelsen, Zlatko Buric, Levino Jensen, Rikke Louise Andersson, Liv Corfixen
Colore: colore
Durata: 98 minuti
Paese: Danimarca

mercoledì 16 maggio 2012

Videodrome n. 33



Titolo italiano: Pusher III
Titolo originale: Pusher III
Regia: Nicholas Winding Refn
Anno: 2005
Cast: Zlatko Buric, Marinela Dekic, Slavko Labovic, Ramadan Huseini

venerdì 6 gennaio 2012

SUPERCLASSIFICA CINEMA 2011

La Befana ha portato come dono l'ormai storica (?!) SUPERCLASSIFICA CINEMA di Eyes Wide Ciak!: come al solito ho catalogato tutto il meglio, il peggio, le cose più curiose e assurde della stagione cinematografica appena conclusa.

Il criterio di selezione dei film è sempre lo stesso: solo pellicole uscite in Italia durante tutto il 2011. A fine classifica c'é la WORST 10, con i 10 peggiori titoli visti quest'anno da me, e poi la TOP 20, le 20 pellicole che più mi sono piaciute, con un count-down dall'ultima alla prima posizione.

Dopo le classifiche del 2008, 2009 e 2010 è ora dunque di scoprire tutto quello che in questo 2011 mi ha colpito di più.

Showtime!


CATEGORIE INANIMATE

MIGLIOR VESTITO
Il giubbotto con lo scorpione indossato da Ryan Gosling in Drive



MIGLIORI SCARPE
Le Manolo Blanhik indossate da Bella (Kirsten Stewart) in Breaking Dawn parte 1



OGGETTO CULT
La bacchetta di sambuco in Harry Potter e i doni della morte parte 2



MIGLIOR MEZZO
Il sidecar in Tin Tin 




CATEGORIE BELLE

ATTRICE PIU' BELLA
Natalie Portman (Nina) in Il Cigno Nero



ATTORE PIU' BELLO
Henry Cavill (Theseus) in Immortals



ATTRICE PIU' SEXY
Le protagoniste di Sucker Punch (Emily Browning, Abbie Cornish, Jamie Chung, Vanessa Hudgens, Carla Gugino e Jena Malone)



ATTORE PIU' SEXY
Jason Momoa (Conan) in Conan the Barbarian



ATTRICE PIU' ELEGANTE
Marion Cotillard (Adriana) in Midnight in Paris



ATTORE PIU' ELEGANTE
Jude Law (Watson) in Sherlock Holmes: Gioco di ombre




CATEGORIE VIETATE AI MINORI

MIGLIOR NUDO
Jessica Alba (Sartana Rivera) in Machete



MIGLIOR SPOGLIARELLO
Jack (Cam Gigandet) si spoglia "a rate", partendo in pigiama per rimanere completamente nudo e coperto solo da una scatola di biscotti in Burlesque




MIGLIOR SCENA DI SESSO
Annie (Kristen Wiig) e Ted (Jon Hamm) in Le amiche della sposa




CATEGORIE MIXATE

MIGLIOR CATTIVO
Voldemort (Ralph Fiennes) in Harry Potter e i doni della morte parte 2



MIGLIOR STORIA D'AMORE
Anna (Mélanie Laurent) e Oliver (Ewan McGregor) in Beginners



MIGLIOR BACIO
Il bacio nell'ascensore tra Irene (Carey Mulligan) e il driver (Ryan Gosling) in Drive



MIGLIOR TRAVESTIMENTO
Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes) in Sherlock Holmes: Gioco di ombre



MIGLIOR SCENA DI BALLO
Star Spangled Man in Captain America



MIGLIOR ANIMALE
Il cane Arthur di Beginners



CAZZATA DELL'ANNO
Bella (Kirsten Stewart) rimane incinta (?!) del vampiro Edward (Robert Pattinson) e "la cosa" sovrannaturale che le cresce dentro la uccide lentamente succhiandole il sangue dall'interno (?!!) ma lei non vuole abortire perché questa creatura è un miracolo (?!!!).




CATEGORIA SCENE

SCENA CULT
Gil (Owen Wilson) incontra Dalì (Adrien Brody), Bunel (Adrien de Van) e Man Ray (Tom Cordier) in Midnight in Paris



SCENA TRASH
Un cellulare spunta fuori da luoghi insoliti in Machete




5 MIGLIORI SCENE

1. La famiglia O' Brian si ritrova in The Tree of Life


2. Joe (Joel Courtney) va avanti con la sua vita in Super 8


3. La scena dell'ascensore in Drive


4. Il finale di Il Cigno Nero


5. La scena iniziale di Sucker Punch




CATEGORIE LEGGENDARIE

PERSONAGGIO DELL'ANNO
Machete (Danny Trejo) in Machete 



FRASI DELL'ANNO

"Se non ami la tua vita passerà in un lampo" da The Tree of Life

"Chi ci ispira a onorare quelli che amiamo con la nostra stessa vita? Chi manda i mostri a ucciderci e allo stesso tempo canta che non moriremo mai? Chi ci insegna che cosa è reale e come ridere delle bugie? Chi decide perché viviamo e per cosa dobbiamo morire? Chi ci incatena e chi ha la chiave che può renderci liberi? Sei tu. Hai tutte le armi che ti servono. Combatti!" da Sucker Punch 

"I just drive" da Drive 

"Machete don't text" da Machete 

"Io vedo...un rinoceronte!" da Midnight in Paris

"Feel Beethowen!" da Warrior

"In cielo e in terra non c'è posto per me, ma finché seguo la mia strada il mio cuore è in pace" da Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma


"Annie: E' tutta colpa sua, non mia, e te ne renderesti conto se tirassi fuori la tua bellissima acconciatura dal buco del culo, anzi, dal suo buco del culo, che sicuramente ha subito uno sbiancamento anale!

Lilian: Sì infatti, è così! E sai come lo so? Perché ci sono andata anch'io a quel cazzo di salone dove me l'hanno schiarito alla perfezione! Io adoro il mio culo sbianchettato!" da Le amiche della sposa


GESTO DELL'ANNO
Hit-girl (Chloe Grace Moretz) sfodera il coltello in Kick-Ass




CATEGORIA ATTORI

MIGLIOR COPPIA
Anna (Mélanie Laurent) e Oliver (Ewan McGregor) in Beginners



PEGGIOR COPPIA
Lindy (Vanessa Hudgens) e Kyle (Alex Pettyfer) in Beastly



MIGLIOR ATTRICE
Natalie Portman in Il Cigno Nero



MIGLIOR ATTORE
Ryan Gosling in Drive



PEGGIOR ATTRICE
Keira Kinghtley in A dangerous method



PEGGIOR ATTORE
Robert Pattinson in Breaking Dawn parte 1




CATEGORIA REGISTI

MIGLIOR REGISTA
Terrence Malick per The Tree of Life



PEGGIOR REGISTA
Daniel Barnz per Beastly




CATEGORIA COLONNE SONORE

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
Alexander Desplat per The Tree of Life

MIGLIOR COLONNA SONORA NON ORIGINALE
Sucker Punch di Zack Snyder

MIGLIOR CANZONE
"You haven't seen the last of me" cantata da Cher in Burlesque



CATEGORIA TITOLI

MIGLIORI TITOLI DI TESTA
Sucker Punch di Zach Snyder




MIGLIOR TITOLI DI CODA
Super 8 di J. J. Abrams





WORST 10

1) BEASTLY di Daniel Barnz



2) STUDENT SERVICES di Emmanuelle Bercot



3) I PINGUINI DI MR. POPPER di Mark Waters



4) IO SONO IL NUMERO QUATTRO di D. J. Caruso



5) UN PERFETTO GENTILUOMO di Shari S. Berman e Robert Pulcini



6) BREAKING DAWN PARTE 1 di Bill Condon



7) LANTERNA VERDE di Martin Campbell



8) MONTE CARLO di Thomas Bezucha



9) BAD TEACHER di Jake Kasdan



10) THE EAGLE di Kevin Macdonald




TOP 20

20) DETECTIVE DEE E IL MISTERO DELLA FIAMMA FANTASMA di Tsui Hark



19) BORIS - IL FILM di G. Ciarrapico, M. Torre e L. Vendruscolo



18) LE IDI DI MARZO di George Clooney



17) SOURCE CODE di Duncan Jones



16) KICK-ASS di Matthew Vaughn



15) IL GRINTA di Ethan e Joel Coen



14) TIN TIN di Steven Spielberg



13) WARRIOR di Gavin O'Connor



12) THIS MUST BE THE PLACE di Paolo Sorrentino



11) MACHETE di Robert Rodriguez



10) BEGINNERS di Mike Mills



9) HABEMUS PAPAM di Nanni Moretti



8) MELANCHOLIA di Lars von Trier






6) SUCKER PUNCH di Zack Snyder



5) MIDNIGHT IN PARIS di Woody Allen



4) IL CIGNO NERO di Darren Aronofsky



3) DRIVE di Nicolas Winding Refn



2) SUPER 8 di J. J. Abrams



1) THE TREE OF LIFE di Terrence Malick


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