Poesia pura.
La magia di un’umanità disarmante e generosa.
La gioia di vivere espressa tramite la cura delle piccole cose: siano esse scarafaggi o piantine.
L’amore per la bellezza, la danza, la musica.
La curiosità per il nuovo e il vecchio.
E tutto in un robottino dagli occhi grandi e tristi.
Sullo schermo in molti hanno tentato di rappresentare la più forte delle emozioni umane, l’amore, con vari espedienti, ma con Wall-e non si può parlare di “rappresentazione dell’amore”: Wall-e E’ l’amore!
I primi quaranta minuti di quello che è uno dei massimi capolavori della storia del cinema sono qualcosa di unico: solo immagini, musica e qualche verso metallico qua e là.
I geni della Pixar hanno reso una scatoletta sormontata da un binocolo una delle creature più espressive e comunicative che si siano mai viste sullo schermo.
Come non farsi conquistare da un robot che 700 anni dopo la sua attivazione ancora continua a fare con cura il suo lavoro, che raccoglie oggetti curiosi, che guarda vecchi musical tentando di ballare, che butta via un brillante per conservarne la scatola, che ama le lucine colorate e si emoziona nell’intravedere le stelle oltre la nube tossica che ha avvolto la Terra?
Wall-e ci porta piano piano nel suo mondo e ci commuove con la sua spontaneità che sembra quella di un bambino.
E poi arriva lei.
Eve.
Robot bellissimo: lucido, liscio, molto “Apple”.
Inevitabilmente, per Wall-e è un colpo di fulmine.
Ed ecco che delicatamente Wall-e comincia il suo personalissimo corteggiamento.
E vediamo sbocciare un amore.
Sembra assurdo scritto sulla carta, ma la storia d’amore tra questi due robot animati è una delle cose più toccanti che si siano mai viste!
Wall-e fa di tutto per la sua Eve: la protegge dalle nubi tossiche, la segue nel freddo spazio, rischia tutti i suoi pezzi metallici pur di aiutarla.
Sullo sfondo ci sono temi importantissimi come il riscaldamento globale, i rifiuti che verosimilmente inghiottiranno la Terra se non si trova una soluzione, l’alimentazione folle e l’estrema dipendenza dalla tecnologia del mondo globalizzato che potrebbero portarci a diventare una massa di obesi costretti a farsi trasportare passivamente dalle macchine.
Un po’ "2001 Odissea nello spazio" un po’ un musical romantico anni ’50: un mix che sembra impossibile e invece è una gioia per occhi, orecchie e cuore.
Wall-e ci insegna che per quanto le cose possano andare male, per quanto la posta in gioco sia alta e il pericolo vicino c’è solo una cosa che ci rende tutti umani: l’amore.
E che cos’è l’amore?
L’amore è stringere una mano.
L’amore è occuparsi dell’altro nei momenti di difficoltà.
L’amore è fare di tutto perché l’altra persona sia felice.
L’amore è seguire la persona amata fino in capo al mondo (in questo caso nello spazio).
E tutte queste cose Wall-e le sa.
Un robottino con una scintilla di umanità.
Un robottino che ama.
Wall-e siamo tutti noi.
La magia di un’umanità disarmante e generosa.
La gioia di vivere espressa tramite la cura delle piccole cose: siano esse scarafaggi o piantine.
L’amore per la bellezza, la danza, la musica.
La curiosità per il nuovo e il vecchio.
E tutto in un robottino dagli occhi grandi e tristi.
Sullo schermo in molti hanno tentato di rappresentare la più forte delle emozioni umane, l’amore, con vari espedienti, ma con Wall-e non si può parlare di “rappresentazione dell’amore”: Wall-e E’ l’amore!
I primi quaranta minuti di quello che è uno dei massimi capolavori della storia del cinema sono qualcosa di unico: solo immagini, musica e qualche verso metallico qua e là.
I geni della Pixar hanno reso una scatoletta sormontata da un binocolo una delle creature più espressive e comunicative che si siano mai viste sullo schermo.
Come non farsi conquistare da un robot che 700 anni dopo la sua attivazione ancora continua a fare con cura il suo lavoro, che raccoglie oggetti curiosi, che guarda vecchi musical tentando di ballare, che butta via un brillante per conservarne la scatola, che ama le lucine colorate e si emoziona nell’intravedere le stelle oltre la nube tossica che ha avvolto la Terra?
Wall-e ci porta piano piano nel suo mondo e ci commuove con la sua spontaneità che sembra quella di un bambino.
E poi arriva lei.
Eve.
Robot bellissimo: lucido, liscio, molto “Apple”.
Inevitabilmente, per Wall-e è un colpo di fulmine.
Ed ecco che delicatamente Wall-e comincia il suo personalissimo corteggiamento.
E vediamo sbocciare un amore.
Sembra assurdo scritto sulla carta, ma la storia d’amore tra questi due robot animati è una delle cose più toccanti che si siano mai viste!
Wall-e fa di tutto per la sua Eve: la protegge dalle nubi tossiche, la segue nel freddo spazio, rischia tutti i suoi pezzi metallici pur di aiutarla.
Sullo sfondo ci sono temi importantissimi come il riscaldamento globale, i rifiuti che verosimilmente inghiottiranno la Terra se non si trova una soluzione, l’alimentazione folle e l’estrema dipendenza dalla tecnologia del mondo globalizzato che potrebbero portarci a diventare una massa di obesi costretti a farsi trasportare passivamente dalle macchine.
Un po’ "2001 Odissea nello spazio" un po’ un musical romantico anni ’50: un mix che sembra impossibile e invece è una gioia per occhi, orecchie e cuore.
Wall-e ci insegna che per quanto le cose possano andare male, per quanto la posta in gioco sia alta e il pericolo vicino c’è solo una cosa che ci rende tutti umani: l’amore.
E che cos’è l’amore?
L’amore è stringere una mano.
L’amore è occuparsi dell’altro nei momenti di difficoltà.
L’amore è fare di tutto perché l’altra persona sia felice.
L’amore è seguire la persona amata fino in capo al mondo (in questo caso nello spazio).
E tutte queste cose Wall-e le sa.
Un robottino con una scintilla di umanità.
Un robottino che ama.
Wall-e siamo tutti noi.
La citazione: "Io non voglio sopravvivere: io voglio vivere!"
Voto: ♥♥♥♥♥
Uscita italiana: 17 ottobre 2008
Voto: ♥♥♥♥♥
Uscita italiana: 17 ottobre 2008
Ti confesso che aspettavo da alcuni giorni di leggere una tua recensione su questo film.Ero sicura che l'avessi scritta ed ero curiosa di conoscere il tuo giudizio (mi fido e mi affido sempre alle tue impressioni da esperta! ;-) ).E ormai la voglia di vedere questo capolavoro annunciato é inarrestabile!
RispondiEliminaCapolavoro indiscusso, nella mia chart di filmdellanno sta dietro a The Dark Knight pero'. Spero che l'Academy non lo releghi alla solita categoria film d'animazione. Effettivamente Eve fa parecchio Apple...
RispondiEliminaCi spero molto ma ci spero poco, contemporaneamente. Speriamo bene ^^
RispondiEliminaTu hai un dono: riesci a far innamorare le persone delle cose di cui parli. E' difficile resistere al desiderio di vedere quei film che onori con cinque cuoricini rossi. Posso aggiungere solo una cosa al tuo elenco finale? L'amore è anche saper restare a guardare. "Esiste anche un modo di amare in cui è sufficiente restare a contemplare il proprio amore". Lo so che la uso spesso, ma è una delle mie citazioni preferite.
RispondiEliminaAttrae + il tuo entusiasmo che il film. Applausi.
RispondiEliminaScusa: sono spartac - pigiamarosso.splinder.com
RispondiEliminaNon ce la faccio più... non vedo l'ora che sia domani per vederlo ;)
RispondiElimina@ Valeria: grazie mille per la fiducia!!!
RispondiElimina@ Pang: concordo, dovrebbe concorrere come Miglior Film!
@ Gokachu: ma su msn nulla?!
@ Adryss: arrossisco...e la citazione che dici in effetti è perfetta anche per Wall-e!
@ Pigiamarosso: grazie mille!!!
@ Chimy: DAJE CHIMY! Manca solo un giorno!
Deh ma su msn non ti ci vedo mai! Diamoci appuntamento: sabato mattina ore 10 son lì ^^
RispondiEliminaDi tutti i commenti che ho letto finora (e ne ho letti molti) non ne ho trovato uno negativo.
RispondiEliminaIl che fa aumentare esponenzialmente la mia voglia di vedere questo film!
Ho i biglietti per domani e, francamente, quasi conto le ore :-)
Eccellente, già dalle foto, l'espressività del robottino anche se, ad onor del vero, esteticamente è un po' debitore del vecchio e caro "Numero 5" di "Corto Circuito".
Oh beh, c'è davvero poco da aggiungere.
RispondiEliminaCapolavoro assoluto; ogni anno la Pixar sposta in avanti i confini della perfezione