About


Il primo film della mia vita è stato Biancaneve e i sette nani, avevo 3 anni e sono andata a vederlo con mio padre. L’effetto è stato devastante: non volevo più uscire dalla sala e ho costretto il mio povero genitore a vederlo due volte! La gioia che mi ha dato vedere delle immagini in movimento su un grande schermo è stata pari soltanto a quella che ha suscitato in me un'altra scoperta “giovanile”, quella del gelato, ma questa è un'altra storia (per la cronaca: di anni non ne avevo nemmeno 1 ed era una coppetta crema e panna).
Da allora in poi il cinema è stato la mia più grande passione: dai 3 ai 10 anni ho arricchito la mia cultura cinematografica guardando tutti, ma proprio tutti, i film di Walt Disney. Non credo ci fosse al mondo un bambino più esperto di me in campo disneyano. Non scherzo. Poi sono passata ai veri e propri film: tutti quelli di Spielberg (l'idolo della mi gioventù) e di avventure come Indiana Jones, Ritorno al futuro, Guerre stellari. Oggi i miei gusti sono un po’ cambiati perché, anche se La Sirenetta rimane uno dei miei film più amati di sempre, nel frattempo ho scoperto Bergman, Kubrick, il neorealismo italiano, Allen…. Comunque non disdegno il cinema più leggero come i blockbuster hollywoodiani, i musical e i film d’animazione (anzi, sembro una scimmia in un negozio di banane quando vado a vedere questi film).

Piano piano quindi la mia passione è diventata una vera e propria ossessione: tra i 15 e i 21 anni sono andata a vedere almeno 3 film al cinema a settimana, ho visto migliaia di film, letto decine di libri sull'argomento (il primo è stato il meraviglioso Il cinema secondo Hitchcock di Truffaut), comprato un mucchio di riviste specializzate, tappezzato la mia camera con poster di film (attualmente tra poster di grandi, piccole e piccolissime dimensioni siamo a quota 44. Più varie foto e due cartoni a grandezza naturale [di cui uno è lo Sweeney Todd di Johnny Depp. Siete invidiosi lo so!]) e cominciato a scrivere qualcosina su molti dei film che vedevo. Ho tappezzato i diari del liceo con biglietto del cinema, foto e voto per ogni pellicola vista in sala. Mi era anche venuta in mente l'idea di fare un sito internet con tutte le mie recensioni. Ma sono stata castrata da voci esterne che mi hanno detto: “Ma che lo fai a fare? E' inutile, dovresti metterci centinaia di recensioni per farlo funzionare. E poi chi ti leggerebbe?”. Maledetti bastardi.
Poi mi si presentò un'occasione: nel mio liceo arrivò la notizia di un concorso di critica cinematografica: bisognava vedere un ciclo di 10 film e poi scrivere la recensione di quello che ci era piaciuto di più. Scelsi Goodbye Lenin!. E vinsi. Il premio fu un cellulare. Ma non mi importava. La cosa più importante era che a qualcuno era piaciuto quello che avevo scritto. Pensai: “Ma allora forse potrei scrivere di cinema”. Presi coraggio: il mio percorso di maturità lo dedicai a 2001 Odissea nello spazio (vincitore tra Il settimo sigillo e Apocalypse Now, gli altri papabili candidati), del mio adorato Stanley, tutt'ora la mia guida spirituale.
Poi la svolta: ho cominciato a scrivere recensioni per varie riviste on-line. E, per tenerle tutte in un posto unico, ho creato il blog. Finalmente, dopo anni, un sito con le mie recensioni. Un sonoro TIE' a chi mi aveva scoraggiato. Dopo due anni di lavoro sono diventata giornalista pubblicista. Ancora mi “fa strano”. Ho visto da vicino il mondo della critica italiana (e spesso sembra di essere veramente in un film...) ma soprattutto ho potuto incontrare dal vivo alcuni dei miei miti indiscussi (Quentin, Meryl, Nicole, Ben Stiller con tanto di Magnum...). Roba fantascientifica per la me di pochi anni fa.
Poi è arrivata anche la radio. Così non solo posso dire castronerie per iscritto, ma anche a voce! Assurdo. Insomma, l'animo cinefilo che in me si può nutrire a volontà (tralasciamo il capitolo serie tv perché con queste si è aperto tutto un altro mondo sconfinato: LOST, House, Dexter, Fringe, True Blood...come si fa a non amarli?!) e spero di poter continuare a coltivare questo orticello privato di passioni ancora a lungo.
Quindi sì, ecco perché un blog di cinema: per me il cinema è uno “spettacolo spettacolare” che non finisce mai di stupirmi.
P.S.
Per chi si domanda da dove venga fuori il nome del blog (che tra l'altro è assolutamente originale e, purtroppo, c'è un sito che me l'ha copiato e quei ladri dei fondatori non mi hanno risposto a riguardo: maledetti!): una volta deciso di aprire il blog, nei primissimi giorni del 2008, ho aspettato circa un mese prima di aprirlo. Non riuscivo a trovare un nome fico. Avevo optato per il classico “titolo di un film”, ma tutti quelli che mi sono venuti in mente erano già presi (Il posto delle fragole è il più citato di tutti). Nello sconforto più nero, ho deciso che il nome doveva fare riferimento ad un film di Stanley. Ma anche lì erano quasi tutti presi. Poi l'idea geniale: “Cambia leggermente un titolo. Fai tipo: Eyes Wide Ciak”. SBEM! Fantastico. L'idea è stata di mio fratello. Un grande. Io ho aggiunto solo il punto esclamativo. 
Sì lo so, vi sono calata...



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