venerdì 30 settembre 2011

Citazione cinematografica n. 180

"Ricordati: la cosa più triste nella vita è il talento sprecato".

da: Bronx

Robert De Niro

Titolo originale: A Bronx tale
Regia: Robert De Niro
Anno: 1993
Cast: Robert De Niro, Chazz Palminteri, Lillo Brancato, Francis Capra, Taral Hicks, Katherine Narducci, Joe Pesci

RadioVisioni su Radiorizzonti: uscite del 30/09/2011

Ryan Gosling in Drive di Nicolas Winding Refn

Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: Drive, A dangerous method, Blood story, Sex and Zen 3D, Baciato dalla fortuna, Oltre il mare . 

E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

giovedì 29 settembre 2011

Poco Manchester molto United

E’ stato presentato al Roma Fiction Fest il film per la tv prodotto dalla BBC sui “Busby Babes”, la celebre squadra del Manchester United rimasta vittima di un terribile incidente aereo negli anni ’50



Monaco, 6 febbraio 1958: un aereo privato appena decollato precipita uccidendo venti delle quarantaquattro persone a bordo, tra cui otto giocatori del Manchester United. Il giovane Bobby Charlton si risveglia tra neve, macerie e sangue: l’incubo di quel giorno lo perseguiterà a vita. Comincia così il film per la tv diretto da James Strong e prodotto dalla BBC sull’incidente aereo che ha spezzato le vite di otto giovani di talento, che grazie al loro gioco energico avevano saputo far sognare un’intera nazione nel dopo guerra: i “Busby Babes”, così li chiamavano, selezionati e cresciuti come figli dall’allenatore Jimmy Murphy e dal proprietario della squadra Matt Busby.

Il regista James Strong ci mostra come questi ragazzi fossero prima di tutto amanti del pallone e del bel gioco, pronti a lavorare duramente per far sognare la domenica pomeriggio le ottantamila persone arrivate a guardarli nell’ Old Trafford. Cameratismo, amicizia, scherzi da spogliatoio: “Mi ha colpito l’enorme spirito di cameratismo tra questi ragazzi, il loro amore per il gioco e la grande importanza che questa squadra ha avuto per il nostro paese”, lo sceneggiatore Chris Chibnall ha spiegato così al pubblico del Roma Fiction Fest perché ha deciso di raccontare questa storia: United ci mostra infatti un tempo lontanissimo, in cui i giocatori non erano delle celebrità da copertina super pagate ma dei ragazzi che amavano lo sport. C’è pochissimo calcio in United e molti retroscena: l’entusiasmo e la passione dell’allenatore Jimmy Murphy, interpretato da un convincente David Tennant, che ogni mattina portava alla squadra una cassetta di arance, il duro lavoro di Bobby Charlton, divenuto poi una leggenda del pallone e allenatore del Manchester United a sua volta, che arrivava un’ora prima degli altri agli allenamenti e se ne andava un’ora dopo, la durezza del portiere Harry Gregg (Ben Peel), che però al momento dell’incidente aiutò gli altri passeggeri a liberarsi dalle macerie in fiamme.

Un racconto commovente e sentito, che rimane sempre lucido e asciutto, evitando facili patetismi. Un buon racconto per la tv, solido e girato in hd, con una bella fotografia; notevole anche il cast che vede contrapporsi i veterani David Tennant e Dougray Scott (nel ruolo di Busby) ai giovani talenti (da tenere d’occhio) Jack O’Connell, nei panni di Bobby Charlton, e Sam Claflin (visto quest’anno nel ruolo del giovane prete nel quarto capitolo dei Pirati dei Caraibi), che interpreta Duncan Edwards.

David Tennant
Pubblicato su TvZap.

La Cenerentola della Dolce Vita

Al Roma Fiction Fest è stata presentata la versione cinematografica della miniserie in due puntate prodotta da Lux Vide per Rai Fiction con Vanessa Hessler nei panni della protagonista della favola di Charles Perrault



Niente zucche che si trasformano in carrozze o topolini che cuciono abiti: la nuova versione della fiaba resa immortale dalla Disney è ambientata negli anni ’50 e la magia di fate ed animali parlanti è sostituita da balli in maschera organizzati da ricchissimi rampolli di nobili origini. La giovane e bella Aurora (Vanessa Hessler) dopo la morte del padre è stata costretta dalla matrigna a rinunciare al suo sogno di diventare pianista per lavorare come tuttofare nella sua bellissima casa trasformata in albergo di lusso. Vessata dalla matrigna e dalle sue due insopportabili figlie, Aurora trova conforto nel suonare un finto pianoforte disegnato sul davanzale della sua mansarda e nell’amicizia del cuoco e della cameriera dell’hotel. Un giorno però incontra il vicino di casa, Sebastian (Flavio Parenti), figlio di un nobile austriaco, di cui si innamora all’istante: quell’unico incontro la segnerà per anni, fino a quando, dopo tanto tempo, non lo incontrerà di nuovo. Diventata ormai adulta, Aurora ritrova dunque il suo principe, che però non sembra più lo stesso: il ragazzo romantico appassionato di libri e di scrittura ha lasciato il posto ad un cinico e freddo uomo d’affari. Riuscirà Aurora a conquistare il suo principe?

La nuova versione di Cenerentola prodotta da Rai Fiction è stata presentata in grande stile al Roma Fiction Fest, con tanto di tappeto rosso, anzi rosa, solcato da una elegantissima Vanessa Hessler, in abito lungo nero, dall’attore Flavio Parenti, dai produttori Luca e Matilde Bernabei e dal direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce.

Matilde Bernabei si è detta molto soddisfatta del risultato finale affermando: “Spero che questa fiction vi rimanga nella mente e nel cuore”, Luca Bernabei invece si è soffermato maggiormente sull’aspetto tecnico della serie, girata in qualità full hd e proiettata al Roma Fiction Fest in alta definizione: “Il proiettore è arrivato ieri direttamente da Londra: è una delle prime volte che viene usato in Italia ed è lo stesso che usa James Cameron per le sue proiezioni”. La versione presentata in anteprima nella sala Sinopoli dell’Auditorium è quella cinematografica di cento minuti: quella integrale di duecento sarà invece proiettata nei prossimi mesi su Rai 1 e vede come protagonista assoluta la giovane Vanessa Hessler: l’attrice, che nel film recita in inglese ma che nella versione italiana è doppiata da Connie Bismuto, si è detta orgogliosa della fiction, affermando che “Mi ha dato la possibilità di dare tanto. Abbiamo lavorato moltissimo al progetto e sono molto contenta”. Il protagonista maschile Flavio Parenti, visto in Io sono l’amore di Luca Guadagnino, ha detto della fiction: “E’ una favola, dunque è l’occasione per riscoprire il bambino che è in noi”.

Topolini sostituiti da bambini, matrigne cattive dalle pettinature quasi sataniche, la fata madrina che diventa una ricca donna d’affari in grado di aprire le porte di Cinecittà (e di centri benessere) ad una Cenerentola che invece di calzare scarpe di cristallo indossa creazioni di stilisti famosi piene di lustrini: è una versione sicuramente più glamour della favola raccontata dai fratelli Grimm, ma forse con meno magia. La grande qualità delle immagini in hd sembra inoltre sprecata per una storia vista e rivista, con una visione del mondo manichea in cui i buoni sono vestiti di bianco ed i cattivi di nero ed in cui frasi come “l’essenziale non si vede con gli occhi ma con il cuore” diventano un tormentone. La Hassler è sicuramente molto fotogenica, ma (nonostante sia doppiata) risulta poco credibile e non adatta a sostenere un’intera pellicola sulle spalle, limitandosi a posare in ogni inquadratura.

Flavio Parenti e Vanessa Hessler


Pubblicato su TvZap.

Vent’anni di Taodue, evento al Roma Fiction Fest

La presentazione al Roma Fiction Fest della dell’undicesima stagione di 'Distretto di Polizia' è stata l’occasione per celebrare i vent’anni di Taodue, alla presenza di volti noti che hanno lavorato per la casa di produzione, tra gli altri Stefano Accorsi e Giampaolo Morelli



Credo nelle nuove generazioni, credo che dobbiamo proporre dei contenuti interessanti: è importante raccontare l’esperienza di persone che combattono o hanno combattuto in prima linea come Falcone, Borsellino, Ultimo, perché queste cose non vengono più insegnate a scuola”. Con queste parole forti Pietro Valsecchi ha celebrato i venti anni di Taodue, società fondata insieme alla moglie, Camilla Nesbitt, dal 2008 partecipata dal Gruppo Mediaset, e produttrice di fiction di successo come Paolo Borsellino, Ultimo, Francesco, Il capo dei capi, Ris – delitti imperfetti.

La Taodue si è sempre distinta per la sua predilezione per le storie di fatti di cronaca raccontati con estremo realismo, come ha infatti confermato sempre Valsecchi: “In questo paese le storie vengono tutte insabbiate, non si arriva mai alla verità. La fiction sul delitto di via Poma, che vedremo presto in tv, è una metafora del nostro paese: più si scava e più la verità non viene a galla”, scelta che sembra essere vincente visto che molte delle fiction prodotte sono state acquistate all’estero, perfino in Russia.

Alla serata hanno presenziato alcuni dei volti noti protagonisti delle fiction targate Taodue, tra cui: Stefano Accorsi, Fabio Troiano, Giampaolo Morelli, Giorgio Tirabassi e Valentina Cervi, quest’ultima entrata a far parte dell’undicesima stagione di uno dei prodotti di punta della Taodue: Distretto di polizia. E proprio al Roma Fiction Fest è stata presentata la prima puntata della nuova stagione della serie dedicata alle vicende dell’ormai storico distretto Decimo Tuscolano: alle regia c’è sempre Alberto Ferrari ma il cast è tutto rinnovato.

Luca Benvenuto, interpretato da Simone Corrente, uno degli ultimi personaggi del cast originale rimasto, sta per lasciare il Decimo Tuscolano per trasferirsi a Torino: a sostituirlo arriva dunque un nuovo capo, Leonardo Brandi, impersonato da Andrea Renzi, tornato in Italia dopo quattro anni di lavoro da infiltrato in Germania. E proprio dalla Germania arriva il nuovo principale antagonista della squadra di polizia romana: un boss rientrato in Italia dopo la morte del figlio ucciso dalla polizia.

La formula è sempre la stessa: casi auto-conclusivi per ogni episodio ed una trama comune a unire i fili del racconto, tanta azione, ritmo dinamico. Una formula che funziona da undici anni, ma che, dopo tanto tempo, forse mostra un po’ la corda. La nuova stagione comprende ventisei episodi che saranno trasmessi su Canale 5 a partire da domenica nove ottobre in prima serata.


 
Pubblicato su TvZap.

martedì 27 settembre 2011

Kevin Costner molla Tarantino

L'attore avrebbe dovuto far parte del cast del nuovo film di Quentin Tarantino Django Unchained.

Kevin Costner

Kevin Costner potrebbe aver commesso uno dei più grandi errori della sua vita lasciando il cast del prossimo film di Quentin Tarantino Django Unchained. L'attore avrebbe dovuto infatti interpretare il sadico allenatore di schiavi Ace Woody: quando la notizia fu annunciata a luglio, sembrava che sarebbe stata la grande possibilità di Costner di tornare alle luci della ribalta dopo anni di film non proprio memorabili. Invece, a causa di un conflitto tra i tempi della produzione del film di Tarantino e altri impegni presi dall'attore (e pare anche di motivazioni personali), l'attore non prenderà più parte al progetto.
Il cast del film rimane comunque stellare: nel ruolo del protagonista Django c'è Jamie Foxx, uno schiavo che cerca di salvare la moglie dal malvagio proprietario terriero Calvin Candie, interpretato da Leonardo DiCaprio. Nel cast ci sono inoltre: Christoph Waltz, che ha vinto l'Oscar proprio per Bastardi senza gloria di Tarantino, e Samuel L. Jackson, attore-feticcio del regista. La produzione del film comincerà a novembre ed il film dovrebbe uscire per Natale 2012.

Pubblicato su Ecodelcinema.com

Jessica Chastain tra fantascienza e Tom Cruise

L'attrice rivelazione dell'anno grazie al film The Tree of Life di Terrence Malick girerà un film di ambientazione fantascientifica con Tom Cruise.

Jessica Chastain

Questo è stato l'anno della gloria per la rossa attrice Jessica Chastain: fino ad un anno fa nessuno sapeva chi fosse, ed ora, grazie al capolavoro di Terrence Malick The Tree of Life, è una delle attrici più richieste di Hollywood. L'attrice, che si vocifera potrebbe essere nominata all'Oscar per le sue performance in Take Shelter e Coriolanus, ha ottenuto il ruolo di protagonista femminile nel nuovo film di Joseph Kosinski, il regista di Tron: Legacy, con protagonista Tom Cruise. Il film è ambientato in un futuro apocalittico dove gli abitanti della Terra sono costretti a vivere sulle nuvole e a lottare contro degli alieni ostili.
Il film non ha ancora un titolo, quelli provvisori sono Oblivion e Horizons.


Pubblicato su Ecodelcinema.com

Michael Shannon, Reese Whiterspoone e Matthew McConaughey nel fango

Il tris di attori è entrato a far parte del cast di "Mud", il nuovo film di Jeff Nichols.

Michael Shannon

Michael Shannon si aggiunge al cast del nuovo film di Jeff Nichols (con cui ha già lavorato in Take Shelter e Shotgun Stories) Mud: il film parla di due ragazzi che scoprono un misterioso fuggitivo, che si fa chiamare Mud (Matthew McConaughey), che si nasconde su un'isola del Missisipi. Quando Mud racconta ai ragazzi la storia del suo amore perduto Juniper (Reese Whiterspoon) i due decidono di aiutarlo a scappare.
Shannon interpreterà lo zio dei due ragazzi, tra cui spicca Tye Sheridan, visto recentemente in The Tree of Life di Terrence Malick.
La produzione del film comincia in questi giorni in Arkansas.

Pubblicato su Ecodelcinema.com

PJ20 - Pearl Jam Twenty


Roma, 20 settembre 2011, The Space di Piazza della Repubblica, ore 21:15.
Ebbene sì, lo posso dire: io c'ero.
Insieme a noi, nel mondo altri migliaia di fans del gruppo di Seattle hanno visto, muniti di magliette ufficiali, capelli lunghi e camicie da boscaiolo (incredibile in quanti le indossassero!) questo film, il che ha reso il tutto un po' più emozionante. Certo, si tratta di un documentario, uscirà presto in dvd, però è l'aura di super-mega-evento che ci hanno costruito intorno a rendermi particolarmente orgogliosa di aver potuto assistere ad una delle proiezioni di Pearl Jam Twenty, il documentario sui Pearl Jam diretto da Cameron Crowe.

Cameron Crowe è uno che la musica la ama alla follia: a soli 15 anni è diventato giornalista scrivendo critiche musicali per riviste come Creem, Rolling Stone, Playboy, Penthouse, come ci ha raccontato nel suo film cult e auto-biografico Almost Famous, ed in tutti i suoi film la musica è importantissima, quasi un secondo personaggio protagonista, come dimostrano le ottime colonne sonore di Vanilla Sky e Elizabethtown. Proprio il suo amore per la musica lo ha portato nel 1992 a girare un film sulla nuova musica che stava nascendo a Seattle: in Singles - l'amore è un gioco Matt Dillon è un aspirante musicista, ed indovinate un po' chi interpreta il ruolo della sua band? Esatto proprio loro, i Pearl Jam. Il film ha una colonna sonora che comprende successi di Eddie Vedder e soci, Alice in chains e Soundgarden: tutto questo è raccontato nel documentario, dove un Eddie Vedder più attempato ma sempre fichissimo (avrebbe potuto benissimo fare l'attore, impressionante infatti come il suo viso sia una fusione tra quelli di Sam Worthington e Patrick Wilson, ma con molto più carisma e fascino) racconta dell'esperienza sul set come di un ricordo traumatico. Il buon Vedder infatti ha passato gran parte della sua vita a cercare di evitare la fama, cosa che però è impossibile se sei il cantante strafigo con una voce ruvida e calda allo stesso tempo di una delle band più importanti del secolo e hai scritto canzoni come Even Flow, Release e Do The Evolution.

Il racconto per immagini, che attinge da tanto materiale anche inedito, ricostruisce la storia dello storico gruppo di Seattle partendo dalla preistoria della band, quando Stone Gossard e Jeff Ament militavano nei Mother Love Bone e si frequentavano con Chris Cornell (che compare più volte nel documentario con testimonianze divertenti e a volte commoventi, dimostrando che fare il cantante a Seattle negli anni '90 era veramente roba per gente figa, Cornell sembra infatti il fratello di Jack Sparrow), che cantava invece nei Soudgarden. Crowe mescola testimonianze recenti con commenti di vent'anni fa, sovrapponendo le linee temporali, facendoci entrare nella vita privata (ma non troppo) dei Pearl Jam e costruendo per ognuno un personaggio, rievocando la sua storia e i sentimenti che man mano hanno provato nella loro scalata al successo e soprattutto nella creazione di una musica che hanno sempre sentito come sincera, onesta, impegnata: storica infatti la loro battaglia contro Ticketmaster (spassoso l'episodio del processo) e il costante impegno politico.

Certo è un documentario, ma qualche idea cinematografica il buon Cameron ce la mette: bellissima la ricostruzione in stile film muto della storia dei vari batteristi che si sono susseguiti nella band, l'omaggio a David Lynch e il contrapporsi delle parole della band a quelle di un impettito ed attempato giornalista in completo grigio, che non capisce assolutamente perché i giovani diano tanto peso alle azioni delle rock star e soprattutto alla musica, bollando come patetica una ragazza che, alla morte di Kurt Cobain, dice: "Oggi essere giovani è difficile". Cameron è infatti riuscito a cogliere l'importante messaggio veicolato dalla musica della band: la ricerca della propria identità tramite un percorso interiore fatto di sofferenza, riflessione e desiderio di migliorarsi, un percorso che parla delle proprie radici (Alive, Release), dell'inquietudine che assale chi è giovane (Black, Even Flow), del troppo dolore che a volte è insostenibile (Jeremy), della rabbia (Blood, Do The Evolution) che scaturisce dalla frustrazione di una società che non lascia il tempo di essere giovani, di capire prima di tutto chi siamo, e poi che cosa vogliamo fare nel mondo.

Un film sicuramente per appassionati, ma che può interessare anche neofiti che magari, spinti dalle spettacolari esibizioni dal vivo della band, vorrà approfondire la loro storia, o semplicemente rivivere venti anni di storia contemporanea attraverso il rock graffiante dei Pearl Jam.
E poi Eddie Vedder che si arrampica sui tralicci delle luci con la maglia "Tivoli" e Mike McCready che fa degli assoli in stato di trance valgono da soli la visione del film.

Cameron Crowe con i Pearl Jam

La citazione: "Se canti da solo nella tua stanza non succederà mai niente"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥1/2

Titolo originale: Pearl Jam Twenty
Regia: Cameron Crowe
Anno: 2011
Cast: Eddie Vedder, Stone Gossard, Jeff Ament, Mike McCready, Matt Cameron, Chris Cornell

venerdì 23 settembre 2011

Citazione cinematografica n. 179

"Lasciatelo dire, non faccio dello spirito, non voglio offenderti, ma sei uno stronzo, sei stronzo ora come lo sei sempre stato e l'unica cosa che può cambiare è che tu diventi ancora più stronzo e magari faccia dei figli stronzi."


da: In Bruges - La coscienza dell'assassino


Brendan Gleeson


Titolo originale: In Bruges
Regia: Martin McDonagh
Anno: 2008
Cast: Colin Farrell, Brendan Gleeson, Ralph Fiennes, Clémence Poésy, Jordan Prentice, Thekla Reuten

RadioVisioni su Radiorizzonti: uscite del 23/09/2011

Antonio Banderas e Elena Anaya in La pelle che abito di Pedro Almodovar

Anche oggi nella rubrica Radio Visioni su Radio Orizzonti parlerò delle uscite della settimana: La pelle che abito,  L'alba del pianeta delle scimmie, Mozzarella Stories, Ma come fa a far tutto?, Niente da dichiarare, Io sono Li

E come sempre la citazione cinematografica della settimana.

Per ascoltarmi collegatevi sul sito internet di Radio Orizzonti (http://www.radiorizzonti.net/) oppure, se vivete o vi trovate in Puglia in FM alle frequenze 102.8 o 103.4, verso le ore 19.30 -19:40.

giovedì 22 settembre 2011

lunedì 19 settembre 2011

Emmys 2011: i vincitori


E alla fine anche gli Emmys sono arrivati.
Qualche giorno fa avevo stilato l'annuale Superclassifica delle serie tv, ed ora parlano invece i premi ufficiali.

Al comando di questa edizione c'è stata lei, l'unica, l'inimitabile: Jane Lynch, alias Sue Sylvester, che l'anno scorso ha vinto proprio l'Emmy per il suo ruolo in Glee.
Una conduzione energica la sua, piena di humor e follia.
Promossissima dunque la grande Jane alla conduzione (fa però davvero uno strano effetto vederla in abito da sera e non con la tuta Adidas!).

Jane Lynch


Per la categoria frivolezze ci sono stati dei momenti altissimi:

Nina Dobrev e Ian Somerhalder hanno fatto la loro prima uscita in un grande evento come coppia, realizzando il sogno di tutti i fans di The Vampire Diaries e dimostrando che nella realtà tutte sceglierebbero Damon al posto di Stephan, solo quella decerebrata di Helena la pensa diversamente. 

Nina Dobrev e Ian Somerhalder


Il bello e mascalzone di Mad Men invece, il mitico Jon Hamm alias Don Draper, ha dimostrato a tutti il suo lato cazzone facendo il verso alla collega di set Jessica Paré sul tappeto rosso. 
Jon Hamm: un uomo un mito!

Jessica Paré e Jon Hamm


Il momento top della serata però è stato senza dubbio l'esibizione di Michael Bolton vestito da Jack Sparrow: il cantante ha riproposto la mitica canzone nata dalla collaborazione con i The Lonely Island
Genio puro.

Michael Bolton


Per il lato moda è stata una vera gioia per gli occhi: le donne hanno sfoggiato tutte bellissimi abiti lunghi, dai colori forti come il blu elettrico scelto da Dianna Agron, Katie Holmes e Mellisa McCarthy, il verde smeraldo di Oliva Munn e l'argento scelto da tutto il cast femminile di Mad Men, ma il colore della serata è stato decisamente il rosso, scelto da Kate Winslet, Lea Michele, Nina Dobrev e Sofia Vergara

Dianna Agron

Olivia Munn

Lea Michele

Il cast femminile di Mad Men

Unica ad aver sbagliato vestito è Gwyneth Paltrov: fasciata in un vestito di pizzo nero trasparente e con la pancia di fuori, Gwyneth da un po' di tempo cerca disperatamente di fare la "ggggiovane", con risultati a volte ridicoli. 

Gwyneth Paltrow


Passiamo ora alle cose serie.

Premesso che mancano ancora una volta nomination a Fringe e che quindi tutti i premi sono falsati dato che se ci fosse stato in gara John Noble con il suo Walter Bishop avrebbe sbaragliato la concorrenza, sul fronte attori sono d'accordo:

meritatissima la statuetta di Kate Winslet, ormai vera e propria dea del grande e del piccolo schermo (per altro in formissima e bellissima nel suo abito rosso), che ha vinto come Miglior Attrice Protagonista in una mini-serie con la sua Mildred Pierce. Premiato anche il collega di set Guy Pearce.

Kate Winslet

Kate Winslet e Guy Pearce


Meritatissimo anche il premio come Miglior Attore Protagonista in una serie comica a Jim Parsons, che con il suo fenomenale Sheldon Cooper vince per il secondo anno di fila.

Jim Parsons


Strameritatissimo il premio a Peter Dinklage come Miglior Attore Non Protagonista in una serie drammatica per il suo Tyrion Lannister in Game of Thrones: era il mio preferito e tifavo ciecamente per lui. Un grande davvero. 

Peter Dinklage


Scontato il premio come Miglior Regia a Martin Scorsese per Boardwalk Empire: non c'era gara. 

Martin Scorse


Sono contenta anche per i premi a Melissa McCarthy (Migliore Attrice Protagonista in una serie comica per il suo ruolo in Mike e Molly), che ho scoperto nel film Le amiche della sposa e che è davvero un fenomeno, e a Kyle Chandler (Migliore Attore Protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo in Friday Night Lights), che è il papà in Super 8 (mio cult personale):  pur non avendo visto queste serie gli attori mi stanno simpatici e quindi va bene così!

Melissa McCarthy

Kyle Chandler


Menzione speciale per due signore:


Maggie Smith, mio mito personale, che ha recitato in alcuni dei mie cult assoluti come Hook e Harry Potter e che credo sia uguale da almeno 50 anni, vincitrice come Miglior Attrice Non Protagonista in una mini-serie per il suo ruolo in Downton Abbey (2010);


e Margo Martindale, che ha vinto come Miglior Attrice Non Protagonista per Justified (2010), bravissima caratterista apparsa in decine di film importanti (come Il socio, Dead Man Walking, La stanza di Marvin, The Hours, La famiflia Savage) e soprattutto indimenticata interprete di Camilla, personaggio centrale nella seconda stagione di Dexter.


Margo Martindale 




Per quanto riguarda i premi alle migliori serie tv c'è da discutere:

per la Migliore Serie Comica ha vinto Modern Family, che non ho visto e non conosco, ma che a questo punto sono curiosa di vedere (e che tra l'altro ha vinto anche moltissimi altri premi come la Migliore Attrice Non Protagonista Julie Bowen e la Miglior Sceneggiatura).

Per la Migliore Serie Drammatica è una vergogna che non sia stata nominata per il terzo anno di fila Fringe, che a questo punto viene snobbata per principio, comunque io tifavo spudoratamente per Game of Thrones, a mio parere la migliore serie quest'anno, che però non ha vinto. E ci può anche stare. Ma che per l'ennesimo anno di fila vinca Mad Men...beh, ci siamo un po' rotti i maroni. Senza mezzi termini. E' sicuramente uno show ben scritto e ben recitato, ma con gli anni ha perso un po' di smalto ed in giro c'è di meglio (e poi io ancora non gli perdono il fatto di aver scippato il premio all'ultima stagione di Lost). 
Sembra quasi che ormai vinca per principio. 
Ah giurati dell'Emmy: e fatela finita!

Il cast di Modern Family

Il cast di Mad Men

Nel complesso comunque una bella edizione, all'insegna dell'alta qualità. 
Ormai lo sappiamo: la tv americana spacca davvero di brutto. 


ELENCO DEI VINCITORI DEGLI EMMY 2011:

MIGLIORE SERIE COMICA
Modern Family (2009)

MIGLIORE SERIE DRAMMATICA
Mad Men (2007)

MIGLIORE MINI-SERIE
 Downton Abbey (2010)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMICA
Jim Parsons per The Big Bang Theory (2007)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Kyle Chandler per Friday Night Lights (2006)

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINI-SERIE 
Berry Pepper per I Kennedy (2011)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMICA
Melissa McCarthy per Mike & Molly (2010)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Julianna Margulies per The Good Wife (2009)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA MINI-SERIE
Kate Winslet per Mildred Pierce (2011)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMICA
Ty Burrell per Modern Family (2009)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Peter Dinklage per Game of Thrones (2011)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINI-SERIE
Guy Pearce per Mildred Pierce (2011)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMICA
Julie Bowen per Modern Family (2011)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Margo Martindale per Justified (2010)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINI-SERIE 
Maggie Smith per Downton Abbey (2010)

MIGLIOR REGIA IN UNA SERIE COMICA 
Michael Spiller per Modern Family (2009) - "Halloween"

MIGLIOR REGIA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Martin Scorsese per Boardwalk Empire (2011) - Pilot

MIGLIOR REGIA IN UNA MINI-SERIE 
Brian Percival per Downton Abbey (2010)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA SERIE COMICA
Modern Family (2009)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Friday Night Lights (2006)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA MINI-SERIE 
Downton Abbey (2010)

venerdì 16 settembre 2011

Citazione cinematografica n. 178

"Ned: Che succede?
Dewey: Ci scappa del rock, ciccio!"


da: School of Rock


Jack Black

Titolo originale: The School of Rock
Regia: Richard Linklater
Anno: 2003
Cast: Jack Black, Mike White, Sarah Silverman, Joan Cusack, Miranda Cosgrove, Joey Gaydos Jr., Kevin Alexander Clark, Maryam Hassan
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...