mercoledì 4 settembre 2013

L'intrepido








Antonio Pane (Antonio Albanese) come mestiere sostituisce gli altri sul posto di lavoro quando non possono presentarsi: un giorno è muratore, un altro venditore di rose, un altro ancora tramviere e così via. Lasciato dalla moglie che ha scelto di stare con un uomo più facoltoso e in totale adorazione del figlio suonatore di sassofono, Antonio vive in solitudine, costretto a rinunciare a sogni e aspirazioni più alte, dimenticato dalla società e dalla famiglia. Nonostante tutto Antonio non cede alla rabbia o alla misantropia, ma segue un suo codice etico e morale fatto di gentilezza e fiducia nel prossimo. 
Un giorno, a un concorso pubblico, l'uomo conosce Lucia (Livia Rossi), ragazza in conflitto con la famiglia e in uno stato di paralisi emotivo tale da spingerla a una forte depressione. Antonio prende Lucia sotto la sua ala protettrice e cerca di infonderle un po' di entusiasmo di cui lui, nonostante le umiliazioni e le delusioni, è costantemente pieno, come se fosse uno scudo contro le avversità.

Ambientato in una Milano fredda e indifferente, resa algida dalla fotografia di Luca Bigazzi, L'Intrepido nasce dal forte desiderio di Gianni Amelio di lavorare con Antonio Albanese, attore dal poliedrico talento mai del tutto sfruttato, secondo il regista, dal punto di vista drammatico.  La pellicola è infatti costruita tutta intorno ad Albanese e alla sua capacità di farsi maschera ora triste ora allegra, ma, volendo raccontare il mondo del lavoro contemporaneo con la delicatezza di uno Charlot e l'ingenuità di un Candido, finisce per non rispettare un argomento e una realtà molto seri e a volte drammatici. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Amelio insieme a Davide Lantieri, non riesce a rimanere equilibrata, alternando toni più leggeri e quasi naïf ad altri eccessivamente drammatici, rovinando tutto con luoghi comuni e frasi a volte ridicole (“la fame è una brutta cosa, l’appetito invece aiuta”, “è un privilegio guadagnarsi il pane con un mestiere che ti piace”, "tenere in mano un libro è sempre speciale”). 
Pessima la rappresentazione dei giovani: figli di papà, aspiranti artisti che vivono fuori della realtà o depressi incapaci di costruirsi un futuro; vie di mezzo o esempi differenti non sono mostrati. 

In questo pasticcio anche Antonio Albanese risulta poco credibile e quasi incerto su che registro seguire. Per un regista come Gianni Amelio, che ha scritto alcune delle pagine più lucide, dure e interessanti del cinema italiano, basti pensare al recente Le chiavi di casa, questa scivolata nel buonismo retorico è decisamente un passo falso e sorprendente. 


Antonio Albanese



La citazione: "Quando capita, io prendo il posto di uno che non può lavorare, perché magari sta facendo un'altra cosa, e io lavoro al posto suo"

Hearting/Cuorometro: ♥1/2

Uscita italiana: 5 settembre 2013


Titolo originale: L'intrepido
Regia: Gianni Amelio
Anno: 2013
Cast: Antonio Albanese, Liva Rossi, Gabriele Rendina, Alfonso Santagata, Sandra Ceccarelli
Colore: colore
Durata: 104 minuti
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Gianni Amelio, Davide Lantieri
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggi0: Simona Paggi
Musica: Franco Piersanti
Paese di produzione: Italia
Casa di produzione: Palomar, Rai Cinema
Distribuzione italiana: 01 Distribution

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...