Dawn (Jess Weixler) non è una ragazza come le altre.
Fa parte dell’associazione “The Promise”, che combatte per la purezza e la castità prima del matrimonio, e i ragazzi non vuole nemmeno guardarli.
A casa la situazione non è meno strana: sua madre, gravemente malata, ha sposato un uomo che ha un altro figlio, Brad (John Hensely), ossessionato da Dawn fin dall’età di cinque anni e dai gusti sessuali violenti e “non ortodossi”.
Quando Dawn incontra Tobey (Hale Applemen), che sembra condividere le stesse convinzioni di purezza, la ragazza deve affrontare i suoi primi turbamenti amorosi e soprattutto sessuali.
Ma ad essere più spaventato dovrebbe essere Tobey e qualsiasi altro esponente di sesso maschile: provarci con Down potrebbe infatti rivelarsi fatale.
“Denti” è una horror-commedia abbastanza insolita, soprattutto per il cinema americano così ossessionato da tabù come il sesso e la vista di genitali, che ha alla base una delle paure più antiche dell’universo maschile: la vagina dentata.
Freud ha scritto volumi sull’ argomento e fin dall’antichità si parla di questo mito, ma al giorno d’oggi questa idea fa più sorridere che paura.
L’idea di criticare le associazioni americane che professano la totale astinenza dal sesso è buona: le riunioni religiose aventi come argomento la totale negazione del sesso e le censure delle foto dei genitali femminili sui libri di biologia (cosa che in alcune città americane avviene realmente) suonano così ridicole e lontane dalla realtà che l’effetto comico è assicurato.
Nel film si potrebbe trovare anche una critica al governo Bush che ha speso ben 100 milioni di dollari in campagne per l’astinenza prima del matrimonio.
I problemi però arrivano alla prima mutilazione maschile: il film perde l’ ironia iniziale e si impelaga in una serie di scene di cattivo gusto, indugiando su genitali mozzati e destando non poco sconcerto nel pubblico, soprattutto maschile.
Quella che poteva essere una parodia della ridicola paura del sesso maschile verso le donne e la loro sessualità, si trasforma presto in una versione splatter di “American Pie” e perde lo smalto dell’idea originale.
Lo stile di regia e l’ambientazione si rifanno ai film horror di serie b e la colonna sonora racchiude tutti i clichè del film di genere: le urla agghiaccianti, i violini stridenti, le percussioni improvvise.
Alla fine la pura e dolce Dawn si trasforma in una virago che usa la sua “particolarità” per punire tutti i malcapitati di sesso maschile che la fanno arrabbiare o le fanno del male, dando un’idea ambigua e forse sbagliata del “potere” della sessualità femminile.
A salvare la pellicola è l’interpretazione della protagonista, premiata al Sundence Film Festival: la giovane Jess Weixler ha del talento ed è riuscita nell’intento difficile di non risultare ridicola in un ruolo del genere, donando al personaggio varie sfumature, dall’ingenuità iniziale fino alla presa di coscienza del suo “potenziale punitivo”.
Nel cast c’è anche John Henseley, il Matt McNamara della serie tv Nip/Tuck.
Peccato perché il contrasto tra il bombardamento mediatico di immagini esplicitamente legate al sesso a cui siamo sottoposti ogni giorno – nel film si vedono in strada poster di modelle e modelli quasi nudi - e il desiderio di rimanere puri o comunque di dare al sesso un significato più profondo si perde in una parodia grottesca e poco incisiva.
La citazione:
" - Sa in che cosa consiste la visita?
- No, credo di no.
- Tranquilla, non mordo mica!"
Voto: ♥1/2
Uscita italiana: 22 agosto 2008
Pubblicato su Meltin' Pot.
Non ho letto la tua recensione soltanto perché attendo questo film da un po' di tempo anche se dal voto non ti ho vista troppo soddisfatta.
RispondiEliminaAppena lo vedrò... ne scriverò!
stanley kubrick e Steve Buscemi, due grandi dil cinema...
RispondiEliminaun saluto di la spagna.
ciao!!!
Quindi mi dici che diventa un po' splatter dopo un po'... ottimo, quello che piace a me. :)
RispondiEliminaadoro il cinema di serie B. andrò subito a vedermelo...
sono molto curioso di vederlo! nutro la speranza che le recensioni negative che ho letto siano figlie di un "approccio sbagliato" alla pellicola. vabè, poi è notorio come io sia bravo a tirar fuori del buono dalle peggiori schifezze ^_^
RispondiEliminaLo devo ancora vedere =D
RispondiEliminaPs. ho appena aperto un blog sul cinema, quando vuoi vieni a dare un'occhiata .... e lascia un commento! :) Ciao!
Non sono molto d'accordo, a me "Teeth" è piaciuto veramente moltissimo. Una poco sottile critica a tutte quelle fantascientifiche associazioni americane pro-castità (i libri censurati), e al sesso che imperversa in ogni angolo della strada (i poster delle modelle). Una riflessione sulla paura del proprio corpo quando ancora non lo si conosce e sull'uso del corpo come arma non appena riusciamo ad acquistare fiducia in noi stessi.
RispondiEliminaIo credo che il film mantenga una grandissima dose di ironia anche nella seconda parte più splatter. Alla fine le scene più disturbanti (disturbanti per i maschietti è un eufemismo ^^) sono solo un paio.
Insomma, io sono entusiasta di questo film! :)
Ciao,
Lorenzo
A me non è piaciuta affatto l'idea che dà della sessualità femminile: sembra che le donne non aspettino altro che punire i maschi togliendo loro la parte a cui tengono di più, come se l'unica arma in mano alle donne sia la loro vagina!
RispondiEliminaNoi siamo molto di più...e rappresentare le donne o come sante o come mostri che usano il sesso per soggiogare gli uomini mi sembra offensivo. Certo si può dire che è solo una horror-commedia, ma secondo me è fatta da persone che non amano molto le donne e l'anatomia femminile in particolare!
Io sono davvero molto curiosa di guardare questa pellicola. Sono sicura che mi divertirò come una matta.
RispondiEliminaPurtroppo, sappiamo bene quanto sia falsa, misogina e bacchettona la società americana.
RispondiEliminaE la cosa più triste è il rendersi conto che la loro moralità da farisei permei persino film come questi, in cui sarebbe preferibile un tono scanzonato...
Comunque, sia gli uomini che le donne "sono molto di più": che il rapporto uomo-donna si esaurisca a letto lo trovo a dir poco squallido. E che diamine! Di questo passo, sembra che si stia parlando delle scimmie bonobo!
E poi, mi sembra assurdo che della gente, anche in passato, abbia creduto all'esistenza della "vagina dentata"! Se nel rapporto carnale vi è del "piacere", ciò lo si deve al fatto che esso è parte di una "trappola evolutiva": se il rapporto fosse stato "sgradevole" o "doloroso", probabilmente la razza umana si sarebbe già estinta...
Ergo, la vagina dentata è proprio l'opposto del "piacere": pertanto, un'autentica sciocchezza. Forse è il frutto della mente di qualche bacchettone di chissà quando... urgono ricerche storico-scientifiche...
Ciao ciao ^^
Il film mi incuriosisce. certo è che dai presupposti (come leggo nella tua recensione) non sembra edificante. Cercherò di vederlo.
RispondiElimina***A me non è piaciuta affatto l'idea che dà della sessualità femminile: sembra che le donne non aspettino altro che punire i maschi togliendo loro la parte a cui tengono di più, come se l'unica arma in mano alle donne sia la loro vagina!***
RispondiEliminaSecondo me il film non vuole dare questa idea e "sminuire" la possibilità di difesa delle donne. Credo che la storia della "vagina dentata" sia alla fine molto mefaforica. Il messaggio che ho letto io è: "basta credere in noi stessi e avere fiducia in noi per riuscire ad avere il controllo di quello che ci circonda".
Però forse io sono di parte, come ho già detto, ho adorato questo film ^^
Ciao,
Lore