A 20 anni dalla prima messa in onda italiana, torna Sailor Moon, la guerriera della Luna che veste alla marinara e protegge la Terra da invasori alieni: personaggio creato da Naoko Takuchi, l’eroina che ha fatto impazzire un’intera generazione è pronta a conquistare vecchi e nuovi fan con “Sailor Moon Crystal”, reboot più maturo nei contenuti e nello stile che si ispira al fumetto originale giapponese
Lunghi codini biondi, un costume che ricorda le divise dei marinai e l’inseparabile gatta parlante Luna: dal 1991, anno della sua prima comparsa sulla rivista giapponese Nakayoshi, Sailor Moon, la guerriera planetaria che protegge la Terra da minacciosi invasori alieni, è diventata un’icona pop amata da milioni di ragazzi, e non solo, in tutto il mondo. Creata da Naoko Takeuchi, disegnatrice laureata in chimica e specializzata in farmacia, che creò l’universo delle guerriere Sailor a 24 anni, Sailor Moon è diventata un fenomeno inarrestabile grazie alla serie animata del 1992, che in Italia arrivò nel 1994 con Bim Bum Bam: in quel periodo non c’era bambina che non guardasse il cartone animato con protagoniste le cinque studentesse chiamate improvvisamente ad assumere il ruolo di super-eroine, che non ripetesse le mosse delle trasformazioni durante la ricreazione e che non desiderasse in regalo lo scettro della protagonista, o uno dei gadget legati al marchio, divenuti oggi veri oggetti da collezione.
A venti anni dalla serie originale, arriva ora un reboot intitolato “Sailor Moon Crystal”, nuovo anime che si ispira al fumetto originale di Naoko Takeuchi e ne riprende lo stile spigoloso del disegno e ne ripropone gli eterei colori pastello, differenziandosi dall’opera precedente in cui le eroine erano meno slanciate e dai lineamenti rotondeggianti. Le differenze con l’originale non si limitano allo stile di disegno: le trasformazioni possono ora contare su effetti in computer grafica, gli episodi sono girati in formato 16/9, a differenza del 4/3 dell’originale, che conferisce al cartone uno stile cinematografico e anche temi e personaggi sono fedelissimi al manga (fumetto), conferendo alla storia un’aria più matura. Composta da 26 episodi da 20 minuti ciascuno, “Sailor Moon Crystal” ha debuttato lo scorso 5 luglio sulla piattaforma giapponese di streaming Niconico, dove è possibile vedere la serie con sottotitoli in diverse lingue, anche in italiano. Gli episodi saranno caricati ogni due settimane e dalla seconda puntata in poi, prevista per il prossimo 19 luglio, bisognerà iscriversi al sito e pagare una quota per vedere il resto della serie. In attesa di una trasmissione italiana o dell’arrivo dell’homevideo, che in Giappone verrà lanciato il prossimo 15 ottobre, la rete si è scatenata e in soli due giorni il primo episodio è stato visto un milione di volte: a dimostrazione che la bella guerriera che veste alla marinara oggi come allora ha saputo catturare l’attenzione degli spettatori.
Fortemente criticato da alcuni per dei temi giudicati non adatti ai più piccoli – convinzioni create dall’equivoco che i cartoni giapponesi siano destinati a un pubblico di giovanissimi quando in realtà sono indirizzati soprattutto a giovani adulti -, l’anime in Italia fu pesantemente censurato ma questo non impedì al pubblico di amarlo ugualmente.
Fenomeno che non conosce cenno di cedimento, Sailor Moon ha scritto la storia dell’animazione: se si escludono le super-eroine americane, prima dell’avvento delle guerriere Sailor i personaggi femminili si distinguevano in poche e stereotipate categorie: le orfane che nonostante le avversità della vita rimangono gioiose, come Candy Candy e Georgie, le maghette dai poteri divertenti ma innocue, come Creamy o Magica Amy, e le fanciulle da salvare, come Lady Isabel di I Cavalieri dello zodiaco. Solo Lady Oscar aveva combattuto prima, ma l’aveva fatto fingendosi un uomo: con Sailor Moon invece per la prima volta delle ragazze femminili e normali diventano eroine e combattono con coraggio e spirito di sacrificio in nome di ideali alti e nobili. Una rivoluzione, che non ha lasciato indifferenti le bambine, finalmente in grado di identificarsi con una storia che permetteva di sognare un futuro in cui erano loro a scegliere il proprio destino. Infarcito di riferimenti scientifici, precursore nell’utilizzo di gadget tecnologici e zeppo di citazioni letterarie, di folclore giapponese, di omaggi alla storia dell’arte e di temi delicati come la maternità e l’amore tra persone dello stesso sesso, Sailor Moon è un’opera complessa e piena di spunti, oggetto ancora oggi di studio.
Pubblicato su TvZap.
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