I protagonisti della fiction “Braccialetti Rossi”, dopo aver visitato il reparto pediatrico dell’ospedale di Salerno, hanno incontrato il pubblico del Giffoni Film Festival, che li ha accolti come grandi divi, e hanno anticipato grandi novità per la seconda stagione
Ricevere più applausi del divo Richard Gere era difficile ma i ragazzi protagonisti di “Braccialetti Rossi” sono riusciti nell’impresa: accolti come delle star, i giovani attori sono stati sorpresi da tanto successo, ma hanno mantenuto i piedi per terra: prima di incontrare il pubblico del Giffoni Film Festival il gruppo è infatti andato a trovare i pazienti del reparto pediatrico dell’ospedale di Salerno: “Stamattina siamo andati tutti insieme al reparto pediatrico dell’ospedale di Salerno, alcuni ragazzi erano molto gravi ma sono stati felici di vederci: è stata un’emozione fortissima” ha detto Aurora Ruffini interprete di Cris, che ha continuato: “Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi da ragazzi di qualsiasi età, da bambini di 7 anni a donne e uomini di 30, ma voglio ricordarne uno in particolare: un ragazzo malato ci ha ringraziato perché con l’aiuto della serie a scuola per la prima volta è stato visto come normale, si è sentito accettato, ci ha ringraziato di questa normalità che gli avevamo regalato”.
Non solo messaggi di ringraziamenti: Mirko Trovato, interprete di Davide, ha raccontato un curioso aneddoto: “Un giorno mi è arrivato a casa con il corriere un mobiletto strano: un uomo di 60 anni mi aveva regalato un grande uovo di Pasqua!”. Il riscontro con il pubblico è stato molto forte, la storia di questi ragazzi malati che si incontrano in ospedale e diventano amici ha commosso ogni tipo di spettatore e i ragazzi sono contenti del loro lavoro: “Molte persone che vivono la malattia ogni giorno hanno trovato la forza di lottare e andare avanti grazie alla fiction: hanno visto in noi qualcosa che li ha spinti a trovare uno stimolo. La cosa bella è che li abbiamo raccontati come dei ragazzi normali: che si innamorano, che diventano amici. Sono malati ma sono ragazzi come tutti gli altri” ha detto Brando Pacitto, interprete di Vale.
Non solo i protagonisti sono fieri del risultato finale: anche Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction, ha lodato “Braccialetti Rossi”: “La cosa che mi ha colpito è che una volta visto si ha la sensazione che sia un prodotto necessario: è una cosa importante, gli adolescenti e i ragazzi di oggi potranno portarsi nel loro percorso di crescita una storia importante come questa. All’estero ci hanno fatto i complimenti ma ci guardavano anche con scetticismo perché pensavano fosse un prodotto difficile. Inoltre per la prima volta su Rai1 si porta un gruppo di ragazzi sconosciuti e che interpretano dei malati. Il pubblico più giovane è quello che ha accolto con più calore il progetto e questa è una cosa bellissima”.
Per i fan della serie ci sono inoltre buone notizie: ci sarà sia una seconda che una terza stagione, entrambe composte da quattro episodi ciascuna. Le riprese della seconda stagione partiranno ad agosto e gli autori ci tengono a puntare tutto sulla sceneggiatura, che sarà poi tradotta in immagini sempre dal regista Giacomo Campiotti. Abbiamo incontrato dunque i protagonisti di “Braccialetti Rossi”, che ci hanno dato una notizia che farà molto piacere ai fan della serie e in particolare del personaggio di Davide.
Qui al Giffoni siete stati accolti con grande calore: vi aspettavate questo successo? Siete stati applauditi più di Richard Gere.
Carmine Bruschini: “No, ma siamo sempre molto emozionati”.
Aurora Ruffini: “Non ce lo aspettavamo, soprattutto dopo così tanto tempo dalla fine della fiction: vedere così tanti ragazzi ora che siamo a luglio e la fiction è finita a marzo e trovarli ancora così entusiasti è fantastico”.
Nella fiction siete un gruppo molto unito: anche sul set è stato così? Siete diventati amici?
Mirko Trovato: “Assolutamente si!”
Brando Pacitto: “No in realtà ci odiamo!”
C.B.: “Abbiamo fatto un grande lavoro e sul set c’era un bel clima”
Stamattina siete andati al reparto pediatrico dell’ospedale di Salerno: sentite la responsabilità dell’importanza che ha avuto il progetto?
B.P.: “Questo è stato l’aspetto più bello: le persone che vivono nella realtà la malattia hanno reagito in modo positivo a Braccialetti Rossi, sono stati coinvolti e a loro volta ci hanno coinvolto nella loro esperienza”
Luigi Piscicelli: “Il bello è che adesso si sentono forse valorizzati e rappresentati”
A.R.: “Una cosa che mi fa sorridere è che ora ricevo delle foto di persone che subiscono un’operazione e mi mandano la loro foto scrivendomi “adesso ho un braccialetto rosso anche io! Evviva i braccialetti rossi!”. Abbiamo dato loro un pensiero positivo”
Per la seconda stagione potete anticiparci qualcosa?
B.P.: “Davide ci sarà!”
M.T.: “Sì ci sarò! Scrivetelo anche sui muri: Davide vive!”
Pubblicato su TvZap.
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