Predators

A Hollywood ultimamente ci hanno preso gusto a riesumare saghe e film cult del passato da restaurare, liftare e rilanciare sul mercato. E se per Star Trek si è deciso di chiamare due geni come J.J. Abrams e Damon Lindelof, per Predators c'è la mano silente e cool di Robert Rodriguez. E' vero, non è lui a dirigere (anche se, fino a poco tempo fa, avrebbe dovuto essere lui il regista) ma il suo tocco c'è tutto: lasciato a casa Schwarzy, è stato preso come protagonista Adrien Brody che, sì, da quando ha vinto l'Oscar accetta di fare qualsiasi porcata, ma come anti-eroe di un film di fantascienza-thriller un po' splatter è una scelta azzeccatissima nonché coraggiosa. Oltre al non solito belloccio scialbo, c'è anche la ragazza tosta che per una volta non è una biondona siliconata ma una convincente Alice Braga, che non ha paura di mostrarsi imbrattata di fango e sangue. In più c'è il miticissimo Danny Trejo, attore feticcio di Rodriguez protagonista dell'imminente Machete (mio Dio, non vedo l'ora che esca!), film tratto dal finto trailer di Death Proof/Planet Terror, la gagliardissima nonché sottovalutatissima opera a 4 mani di Rodriguez e Tarantino. E sempre parlando di Tarantino, c'è una fichissima sequenza in cui uno yakuza giapponese combatte gli alieni con una katana. Standing ovation! 


Basterebbe questo a fare di Predators un film appetitoso nonché la migliore uscita di questa fiacca estate 2010 (Toy Story 3 a parte, ovviamente!). E invece, inaspettatamente, Predators convince nella sua totalità: i primi 40 minuti sono perfetti e sono una, evidentissima, citazione di LOST. Ritroviamo infatti un manipolo di soldati e assassini catapultati su un pianeta alieno. Le prime immagini ci mostrano Brody, mercenario senza nome, che precipita dall'alto in una giungla. Non vi ricorda qualcosa? Qui incontra altri dispersi e insieme vagano per una giungla misteriosa chiedendosi: “Ma dove siamo?!”. Mi aspettavo di veder spuntare fuori da un momento all'altro il Fumo Nero! Dopo questa prima parte avvincente e ben costruita c'è una parte centrale un po' più fiacca e con un paio di personaggi (quelli interpretati da Laurence Fishburne e Topher Grace) buttati nel calderone un po' a casaccio, ma il tutto recupera con la parte finale claustrofobica e angosciante girata interamente al buio. Il finale è piacevolmente non così scontato come si poteva immaginare. Potremmo provare anche a dare un'interpretazione filosofica del film parlando di anti-eroi, della natura che è più grande e potente dell'uomo, dell'impossibilità di essere totalmente buoni e altruisti quando si tratta di sopravvivenza e di come però il legame con altri esseri umani sia, nonostante tutto, fondamentale. Potremmo. Ma la verità è che Predators è soprattutto un film con cui ci si fomenta, un giocattolone ben costruito e ben realizzato che non si prende troppo sul serio e fa esattamente il suo sporco lavoro: farci divertire. E scusate se è poco.

Adrien Brody e Alice Braga

La citazione: “Tu sei cattivo ma questo schifo ti batte!”

Voto: ♥♥

Titolo: Id.

Regia: Nimrod Antal

Anno: 2010

Cast: Adrien Brody, Alice Braga, Topher Grace, Laurence Fishburne, Danny Trejo