lunedì 16 agosto 2010

Il solista



La malattia mentale è un argomento difficilissimo da trattare. Vuoi per il grande tabù sociale che ancora oggi rappresenta, vuoi per la poca conoscenza di che cosa vuol dire veramente convivere con una persona malata, spesso si scade in cliché patetici e buonisti, irritantissimi. Pochissimi sono infatti i film che realmente rendono l'idea e trattano l'argomento con il dovuto rispetto e allo stesso tempo con il necessario realismo: uno su tutti il recente Le chiavi di casa di Gianni Amelio, un film duro, anche disturbante per chi non è abituato a situazioni simili, però onesto e senza traccia di retorica. Un film che per la sua coraggiosa sincerità è stato ignorato, non se n'è quasi parlato, segno che ha perfettamente centrato l'obbiettivo. Un film che consiglio assolutamente, sempre che ne abbiate il coraggio. In questo Il solista, diretto da Joe Wright (che con Orgoglio e pregiudizio ed Espiazione ha più che convinto) e interpretato da attori di primissima grandezza come Robert Downey Jr., Jamie Foxx e Catherine Keener, purtroppo non si sfugge al terribile meccanismo della retorica: il rapporto tra il giornalista Steve Lopez e il genio musicale Nathan Ayers, finito per strada a casa della sua schizofrenia, è rappresentato in maniera superficiale, come una favola per bambini. Si sorvola sul dramma della malattia del protagonista e si mostra solo la bontà del giornalista che lo sottrae all'anonimato della strada per renderlo un fenomeno giornalistico. Tutti i problemi, i drammi e le tensioni che sicuramente sono accaduti (si tratta infatti di una storia vera) sono cancellati, si fa finta che non esistano, per un finale zuccheroso che irrita e lascia con una sensazione sgradevole di “lavata di coscienza”. Si sa ormai che la maggior parte della gente che finisce per la strada soffre di schizofrenia e di altre malattie mentali, ma qui si è scelto di ricordarle solo perché uno di loro ha un grande talento. E tutti gli altri? Si ha l'impressione infatti che dei malati non importi niente a nessuno, quello che conta è creare il caso letterario, è avere una storia che faccia presa sui buoni sentimenti del pubblico. Beh non ci sto. Già mi irritano i film che fanno ricatti psicologici usando musiche strappalacrime e drammoni apposta per commuovere, ma quando c'è l'aggravante della malattia mentale allora mi fanno veramente arrabbiare. Peccato perché il cast di professionisti è impeccabile e tutti svolgono il loro lavoro egregiamente. Ma di certe cose, se non si conoscono o non si ha il coraggio di parlarne nel modo giusto, allora è meglio non occuparsi. 

Jamie Foxx e Robert Downey Jr.

La citazione: 
Nathaniel: Lui è qui!
Steve: Chi?
Nathaniel: Beethoven”.

Voto: ♥♥1/2

Titolo originale: The soloist
Regia: Joe Wright
Anno: 2009
Cast: Robert Downey Jr., Jamie Foxx, Catherine Keener, Tom Hollander, Nelsan Ellis

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