mercoledì 16 maggio 2012

Suits, avvocato per caso

Su Joi va in onda “Suits”, legal drama con protagonista un ragazzo che viene assunto come avvocato in un prestigioso studio legale di New York nonostante non abbia ottenuto la laurea.


La maggior parte dei genitori ammonisce i figli fin dall’infanzia: senza studiare non si va da nessuna parte. Ce lo hanno ripetuto fino allo sfinimento: la laurea è il traguardo più importante, senza il tanto agognato pezzo di carta è più difficile farsi strada nella vita. E se non fosse così? Bastano un’intelligenza superiore alla media, una grande memoria fotografica e faccia tosta quanto basta per conquistarsi una posizione di prestigio nella società? 

A Mike Ross (Patrick J. Adams) succede proprio questo: espulso dalla facoltà di legge a causa di un imbroglio durante un test, Mike è dotato però di una prodigiosa memoria, che gli permette di ricordare qualsiasi cosa abbia letto. Grazie a questa sua dote riesce a guadagnarsi da vivere superando per altri i test di ammissione alla facoltà di legge e quelli per l’abilitazione alla professione. I soldi guadagnati con questo stratagemma non bastano però a pagare le spese mediche per la nonna, sua unica parente: per trovare la somma necessaria Mike si fa quindi coinvolgere dal suo amico di infanzia Trevor (Tom Lipinski) in un affare di droga. Per una coincidenza fortuita, il ragazzo si ritrova invece al colloquio per l’assunzione come assistente dell’avvocato più richiesto della città, Harvey Specter (Gabriel Macht), che, nonostante Mike non sia laureato, si fa convincere ad assumerlo. 

Suits”, nuovo legal drama trasmesso da USA Network e creato da Aaron Korsh, parte da una premessa alquanto improbabile, per sviluppare una storia che ha il suo punto forte non tanto nella parte legale, quanto nei suoi numerosi e ben caratterizzati protagonisti. I casi settimanali sono infatti la scusa per far interagire i personaggi tra loro e per metterli alla prova di fronte alle scelte che devono compiere: il giovane Mike Ross è un ragazzo dalle grandi potenzialità che deve però ancora trovare il suo posto nel mondo e per riuscirci viene miracolosamente preso sotto l’ala dorata di Harvey Specter, un personaggio che sembra una fusione di Don Draper, il pubblicitario di “Mad Man”, e Barney Stinson, il playboy di “How I met your mother”. Con i suoi costosissimi completi, l’inossidabile fiducia in se stesso e la tenacia fuori dal comune, Harvey è un personaggio che suscita ammirazione fin dal primo istante e con cui Mike instaura un rapporto molto stretto: le loro discussioni all’ultimo cavillo, infarcite di numerose citazioni pop, sono il punto forte della serie. 

A tener testa a questi due pezzi da novanta, interpretati da Patrick J. Adams e Gabriel Macht, ci sono tre personaggi femminili di livello: Jessica Pearson, il capo di Harvey, interpretata con autorevolezza da Gina Torres, Rachael Zane (Meghan Markle), l’archivista dello studio e fiamma di Mike, e Donna Paulsen, segretaria di Harvey, con il volto e la mimica di Sarah Rafferty, che dà vita ad uno dei personaggi femminili più interessanti nel panorama televisivo di questi ultimi anni. 

Dialoghi brillanti, forti emozioni in gioco, ritmo serrato e umorismo mordace: “Suits” è un legal drama che si distingue dai suoi simili e si rivela un prodotto interessante e promettente. La prima stagione, composta da 13 episodi, andrà in onda su Joi, canale di Mediaset Premium, fino al prossimo 26 maggio, in attesa che in America arrivi la seconda stagione.


Pubblicato su TvZap.

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