sabato 8 novembre 2008

Changeling



Il regista dagli occhi di ghiaccio l’ha fatto di nuovo.
Dopo “Mystic River”, la consacrazione “Million Dollar Baby” e i film gemelli “Flags of our fathers” e “Lettere da Iwo Jima” Eastwood ha realizzato l’ennesimo capolavoro.
Ancora una volta colpisce lo spettatore dritto allo stomaco, pietrificandolo con una storia terribile e allo stesso tempo importante.
Los Angeles 1928: una madre sola, Christine Collins (Angelina Jolie), va al lavoro per degli straordinari e al suo ritorno il figlio Walter di otto anni è scomparso.
Dopo cinque mesi la polizia ritrova suo figlio.
Ma c’è un problema: quel bambino non è Walter.
Incapace di ammettere l’errore, il capo della polizia J.J. Jones (Jeffrey Donovan) fa rinchiudere Christine in manicomio, additandola come mentalmente instabile e socialmente pericolosa.
Da qui comincia l’odissea della donna costretta a lottare contro tutto e tutti con l’unico scopo di ritrovare suo figlio.

Angelina Jolie

Ancora una volta Eastwood scava negli angoli più bui dell’animo umano, portando sullo schermo alcune delle paure più forti della società americana e non solo.
“Changeling” è un film sulla responsabilità: quella dei genitori, dei figli, della legge, della medicina, della Chiesa, dell’uomo comune.
E’ un film sull’amore più forte che esista: quello di una madre per il proprio figlio.
E’ un film su una delle qualità più ammirevoli del popolo americano: quella di non arrendersi e demoralizzarsi mai, neanche di fronte all’evidenza, e di lottare fino all’ultimo per ottenere la verità e la giustizia.
E soprattutto è un film in cui viene affrontato un argomento di cui difficilmente si parla: il maschilismo. Eastwood mette in luce come spesso donne e bambini vengano trattati da esseri inferiori mentalmente e fisicamente, le prime perché ritenute emotivamente instabili e i secondi perché non ancora cresciuti. Per far ciò il regista orchestra una vicenda complessa - tratta da un fatto di cronaca - composta da più storie che si intrecciano e costruendo un magnifico personaggio, splendidamente interpretato da un’Angelina Jolie da Oscar.
La sua Christine, da sotto quei cappellini tipicamente anni venti e con quelle labbra rosso fuoco pronte a gridare e a ribellarsi contro l’indifferenza e l’ottusità di un grigio mondo maschile che non fa altro che mortificarla, è l’anima e il cuore pulsante della pellicola, madre e donna che diventa il simbolo di tutte le donne e le madri.

Jeffrey Donovan

Suddiviso in più momenti che comprendono un arco temporale di diversi anni, il film è perfettamente equilibrato in ogni sua parte, senza facili patetismi e retorica, girato con lo stile asciutto e per questo molto più efficace che ormai contraddistingue la regia di Eastwood.
Bellissima la fotografia e la cura dell’ambientazione, efficace e discreta la colonna sonora, ancora una volta composta dallo stesso regista, e ottimo il resto del cast. John Malkovich è perfetto nel ruolo del pastore e Jeffrey Donovan interpreta un capo della polizia così ostinato nella sua crudeltà da diventare fisicamente repellente, candidandosi al titolo di uno dei “cattivi” meglio riusciti degli ultimi anni. Un film duro, quasi spietato, ma che lascia un segno profondo.
Se ne avete la forza, lasciatevi trascinare “in quel posto tra il nulla e l’addio” che solo Clint Eastwood sa raccontare così.


La citazione:
"- Adesso ho una cosa che prima non avevo.
- Che cosa?
- La speranza"

Voto: ♥♥♥♥♥

Uscita italiana: 14 novembre 2008

Pubblicato su Meltin' Pot.

13 commenti:

  1. Non vale... adesso come faccio ad aspettare ancora una settimana? :)

    Bella recemsione.. ciao

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  2. Bene,ho già deciso cosa farò nel prossimo week-end... :-D

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  3. anche io sono impaziente di vederlo. speriamo bene come MYSTIC RIVER...

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  4. Ottima recensione, invoglia davvero ad andare a vedere il film (che, peraltro, volevo già vedere prima... quindi figurati come lo attendo ora!!!)

    Eastwood comunque è un bel po' di anni che inanela, se non sempre capolavori (che comunque non sono mancati), comunque ottimi film.

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  5. Era quello che volevo leggere su questo film!! Non vedo l'ora!
    Ale55andra

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  6. Grazie a tutti per i complimenti!

    Ma purtroppo, visto che dovevo scriverla per un giornale, non sono riuscita ad esprimere nemmeno un terzo di quello che il film mi ha dato.

    E' qualcosa di sconvolgente!

    Preparatevi psicologicamente quando lo vedrete venerdì!
    Io ci ho messo una giornata per riprendermi!!!

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  7. sto per dire un'eresia...
    ma la speranza in questo caso è quasi una dannazione...

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  8. Effettivamente...
    L'hai visto allora!
    Che ne pensi?

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  9. cosa ne penso.........penso che sia un errore pensare che quello che è successo a questa donna sia solo frutto di una realtà storica determinata e che ciò non possa avvenire oggi o in futuro...o non possa avvenire qui...questo film nn può essere la semplice trasposizone di un fatto di cronaca...(oltra a tutte le tematiche affrontate)..anche un avvertimento...in così poche righe vorrei dire molte cose..dico solo che mi sono seduto..mi sono emozionato..e senza accorgermene sono passate due ore....

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  10. Complimenti...ed effettivamente hai ragione, è difficilissimo descrivere tutto quello che lascia al ivello emotivo questo film!

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  11. sono ancora sconvolto, questo film è straordinario, è difficile raccontarlo. mi ha stretto in una morsa, in alcuni momenti volevo alzarmi in piedi e urlare contro lo schermo! eccezionale

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  12. Ottimo post anche il tuo! E mi fa piacere che anche tu abbia trovato che questo è un film sulla "responsabilità". Parola che come hai letto ho usato anche io.

    Un saluto. E grazie Clint. :)

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