A margine dell’incontro organizzato al Maxxi nella sezione Wired Next Film Festivale abbiamo incontrato Salvatore Esposito. Nei panni di Genny è stato uno dei protagonisti più apprezzati e premiati della serie Gomorra, diretta da Stefano Sollima per Sky. Spiazzando tutti e rivelando una insospettabile vena comica, si è divertito a diventare una delle guiest star nella webserie “Gli effetti di Gomorra sulla gente.
Salvatore, grazie a questo incontro hai potuto vedere gli effetti della tua performance sul pubblico dal vivo, come se fossi a teatro: che sensazione ti ha dato?
Salvatore Esposito: “È stato bellissimo: vuol dire che il video ha colto nel segno, è riuscito a rendere omaggio a quella che è stata la serie evento dell’anno, cercando di togliere la pesantezza di critiche stupide sorte a priori e dandogli quella verve comica tipica dei The Jackal”.
Ti piacerebbe quindi far ridere il pubblico con un ruolo comico? Magari in una commedia al cinema?
SE: “Dipende: se è un progetto valido assolutamente si. Non pongo mai limiti a nulla, ma deve valerne la pena: deve essere un progetto serio, interessante e ben strutturato”.
Quando ti ho incontrato questa estate al Giffoni Film Festival ti ho chiesto qual è il tuo rapporto con i social: allora mi hai detto che poter parlare con il tuo pubblico ti piaceva, oggi invece nel corso dell’incontro hai detto che a volte le critiche ti hanno esasperato: hai cambiato idea sul mezzo o pensi che il problema sia solo di alcune persone?
SE: “Penso la stessa cosa: i social network sono la chiave pubblicitaria e di comunicazione del futuro, puoi creare un contatto diretto con le persone che ti seguono ma credo che ci sia bisogno di un limite a quello che le persone si sentono in diritto di dire. Spesso pur di attirare l’attenzione si dicono cose cattive: c’è bisogno di razionalità in quello che si fa, purtroppo i social network tolgono la possibilità di conoscere di persona il tuo interlocutore e permettono di dire qualsiasi cosa e questo non mi sembra corretto”.
Il successo del tuo Genny è stato incredibile, il pubblico ti adora e al Roma Fiction Fest hai vinto addirittura due premi: che effetto ti fanno tutti questi riconoscimenti? Ti sei montato un po’ la testa o sei sempre il ragazzo che sognava di fare l’attore fin da bambino?
SE: “No assolutamente. Ho fatto così tanti sacrifici per iniziare a fare quello che ho sempre sognato fin da bambino che è lungi da me il montarmi la testa. Ho una famiglia solida alle spalle, ho delle persone che mi sono vicino che mi tengono con i piedi per terra, quindi sicuramente non c’è questo rischio”.
Pubblicato su TvZap.
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