venerdì 30 maggio 2014

Alice e le sue "Meraviglie": l'Italia amata dai francesi

Dal 22 maggio è nelle sale italiane “Le meraviglie”, secondo film di Alice Rohrwacher, sorella dell’attrice Alba, che ha vinto il Grand Prix della giuria al Festival di Cannes 



Cannes le ha portato fortuna: dopo aver presentato il suo film d’esordio, Corpo celeste, al Festival nel 2011 nella sezione Quinzaine, Alice Rohrwacher ha visto la sua seconda fatica, Le meraviglie, vincere tre anni dopo il Gran Prix della giuria proprio al Festival di Cannes. Una vittoria che ha sorpreso molti e che fa della giovane Alice la prima regista donna italiana a vincere un premio a Cannes. Come per la collega Asia Argento, anche lei al Festival con il film Incompresa, la Croisette è diventato un luogo in cui mostrare scorci di un’infanzia ormai lontana, colma di sogni e speranze, di desiderio d’amore e voglia di essere ascoltati. 

Le meraviglie, ambientato nella campagna umbra degli anni 90, pesca a piene mani dalla storia personale della regista, figlia di apicoltori e di un padre tedesco, nel film rappresentato da Wolfgang (Sam Louwyck), capo famiglia severo e allo stesso tempo infantile nel suo desiderio di isolarsi in un alone incontaminato di purezza assoluta e utopica. Nel ruolo della madre c’è invece la sorella maggiore della regista, Alba. Protagonista della storia è Gelsomina, interpretata dalla giovane esordiente Maria Alexandra Lungu, primogenita di una coppia di agricoltori specializzati nella produzione di miele che vive a contatto con la natura rifiutando tutto ciò che è estraneo al suo mondo, che siano pesticidi o turisti. 

La più grande in una famiglia di sole figlie femmine, Gelsomina è la prediletta dal padre, che la educa come se fosse il figlio maschio che non ha mai avuto, insegnandole come portare avanti l’azienda di famiglia. La ragazza, ormai adolescente, non sogna solo api, che conosce come fossero sue amiche, facendosele uscire con grazia e senza paura dalla bocca, ma immagina un futuro diverso per se stessa. Per Gelsomina sono infatti dietro l’angolo grandi cambiamenti: quando all’azienda arriva Martin, giovane criminale muto, la ragazza vive i primi turbamenti amorosi e, con l’apparizione della fata televisiva Milly Catena, una sempre bellissima Monica Bellucci, i grandi spazi aperti cominciano a diventare improvvisamente stretti. 

Diviso tra una rappresentazione idealizzata e bucolica dell’infanzia e la realtà grottesca ma attraente della televisione e della mondanità, Le meraviglie mostra i suoi pregi e la delicata sensibilità della regista nelle parti ambientate in campagna, dove il passato da documentarista si fa prepotente e proietta lo spettatore in un mondo che spesso è raccontato in maniera stereotipata e idealizzata: qui, invece, assume il fascino di un luogo incantato dove l’infanzia è protetta. Il film funziona meno con il procedere della pellicola, quando trame e sottotrame poco sviluppate cercano di dare maggiore consistenza a una storia che fa affidamento soprattutto sulla forza delle immagini e dei simboli che mette in scena. 

Difficile non notare i punti di contatto con La grande bellezza: in entrambe le pellicole, presentate tutte e due al Festival di Cannes, si parla di bellezza e meraviglia, c’è un animale che nel finale assume su di sé il peso della poetica del film (qui un cammello, in Sorrentino una giraffa) e il percorso fatto dai protagonisti è speculare: in Le meraviglie una bambina sogna il mondo colorato della televisione mentre in La grande bellezza un uomo, ormai 65enne e re della mondanità, desidera tornare alla purezza della sua adolescenza. In entrambi i casi due cose non sono mancate: i premi internazionali e la critica, soprattutto nazionale, spaccata a metà.

Maria Alexandra Lungu


La citazione: "Babbo partecipiamo?"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥

Uscita italiana: 22 maggio 2014


Titolo originale: Le Meraviglie
Regia: Alice Rohrwacher
Anno: 2014
Cast: Maria Alexandra Lungu, Alba Rohrwacher, Sam Louwyck, Monica Bellucci
Colore: colore 
Durata: 110 minuti 
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Alice Rohrwacher
Fotografia: Hélène Louvart
Montaggio: Marco Spoletini
Musica: Piero Crucitti
Paese di produzione: Italia, Svizzera, Germania
Casa di produzione: Tempesta, Rai Cinema
Distribuzione italiana: BIM Distribuzione




Pubblicato su XL.

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