Michael C. Hall e Don Johnson, protagonisti di “Cold in July”, film tratto dal romanzo omonimo dello scrittore di culto Joe R. Lansdale, hanno presentato la pellicola a Cannes. Nel futuro, la serie tv prodotta dal Sundance Channel “Hap and Leonard”, sempre tratta da Lansdale
Una serie tv di straordinario successo può essere la tomba di una carriera d’attore. Ma Michael C. Hall, volto ormai iconico della televisione moderna grazie al personaggio Dexter Morgan, dopo aver dato volto al serial killer ematologo per la polizia di Miami per ben otto anni in “Dexter”, dopo la conclusione della sua avventura televisiva, si è buttato a capofitto in molti progetti.
Uno di questi è “Cold in July”, film di Jim Mickle tratto dal romanzo “Freddo a luglio”, dello scrittore di culto Joe R. Lansdale. Presentato nella sezione Quinzaine della 67esima edizione del Festival di Cannes, il film è una storia di vendetta ambientata nel Texas di fine anni ’80, in cui un uomo dalla vita ordinaria, Richard (Hall), viene coinvolto in una folle caccia all’uomo.
Nonostante “Dexter” sia ormai lontano, Michael C. Hall non riesce a stare alla larga dal sangue, come gli facciamo notare: “È vero, ho sempre a che fare con il sangue: in un modo o nell’altro spunta sempre fuori! Giuro però che all’inizio della mia carriera non avevo programmato di ritrovarmi sempre ricoperto di sangue. In questo momento però sto interpretando uno spettacolo a New York e nessuno sanguina! Però forse è meglio che controlli…” scherza l’attore.
Nonostante il sangue sia comunque presente, il ruolo che Hall interpreta in “Cold in July” è molto diverso da quello di Dexter: “È stato molto interessante per me diventare Richard: un uomo semplice, che ha una famiglia e un lavoro ordinario, che non ha abilità particolari ma che si trova a dover affrontare una situazione fuori dal comune. Mi ha permesso di lavorare con una gamma di emozioni completamente diversa da quella del mio ruolo precedente”.
Nel film Michael C. Hall ha un look molto diverso da quello sfoggiato in “Dexter”: l’attore porta i baffi e ha una pettinatura in stile anni ’80, con una sorta di codino, uno stile che non passa inosservato: “Ho un rapporto strano con le mie acconciature: durante l’episodio finale di “Dexter” hanno dovuto applicarmi una folta barba perché non avevo fatto in tempo a farla crescere e sul set di “Cold in July”, sul quale sono arrivato due settimane dopo la fine della serie, dovevo avere i capelli più lunghi ma non c’era tempo per farli crescere. Ne abbiano discusso con Jim, il regista, e alla fine mi hanno applicato una sorta di codino attaccato sui miei veri capelli. Ho dato al parrucchino il nome del personaggio, Richard Dane: sarei stato perso senza”.
Nel film Don Johnson, il leggendario detective James Crockett di “Miami Vice”, interpreta Jim Bob, un detective molto particolare che guida una Cadillac rosso fuoco ribattezzata “The Red Bitch”, ha un allevamento di maiali ed è un fenomeno con la pistola, un personaggio ricorrente nei romanzi di Joe R. Lansdale, che compare anche nella saga letteraria di “Hap e Leonard”, ciclo di romanzi da cui Sundance Channel sta per trarre una serie tv scritta proprio da Nick Damici e Jim Mickle, la stessa coppia che ha realizzato “Cold in July”. Abbiamo chiesto dunque a Johnson se anche lui farà parte della serie: “Lei non lavora per Sundance Channell, vero? Scherzo, ma le cose sono ancora in corso, la produzione è appena cominciata. Mi sono divertito molto a interpretare Jim Bob: mi piacerebbe molto riprendere questo personaggio anche nella serie, ne ho parlato con la produzione e sono in corso trattative. Dipenderà tutto dai miei impegni”.
Pubblicato su TvZap.
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