mercoledì 27 febbraio 2013

Videodrome n. 70

Jessica Chastain


Titolo italiano: Zero Dark Thirty
Titolo originale: Zero Dark Thirty
Regia: Kathryn Bigelow
Anno: 2012
Cast: Jessica Chastain, Jason Clarke, Jennifer Ehle, Kyle Chandler, Mark Strong, Joel Edgerton, James Gandolfini, Harold Perrineau Jr.
Colore: colore
Durata: 157 minuti
Paese di produzione: USA
Distribuzione italiana: Universal Pictures

4 commenti:

  1. Salve,

    siamo un giornale online di arte e cultura chiamato Epì Paidèia, ci piace come scrivi e volevamo invitarti a collaborare con noi in forma occasionale inviandoci via email degli articoli scritti da te, li pubblicheremo a tuo nome inserendo il link del tuo blog.

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  2. Lei è fantastica, il film mi è piaciuto ma devo dire che ho storto il naso su un paio di cose...

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  3. Mi rendo conto che le cose che non mi sono piaciute derivano da una concezione molto "politica" (non nel senso di schieramento) che ho del cinema,concezione che so tu non condividi.
    Detto ciò io la vedo come un'operazione che subdolamente fa passare il messaggio di quanto gli americani (lo so, suona terribilmente stereotipata) siano bravi a produrre un prodotto che faccia autocritica sia su una questione tanto scabrosa (la tortura) sia su come abbiano giocato a livello di immagine sulla questione stessa (vedi la scena in cui obama alla tv parla di scomparsa della tortura mentre gli agenti cia sono a guardarlo); il secondo messaggio subdolo è che loro fanno sì autocritica, ma in ogni caso viene lasciato uno spazio di libertà di decisione allo spettatore sulla questione, in quanto quella pratica tanto deplorevole alla fine consente di catturare quella che era la personificazione del male assoluto (devo dire che questo aspetto mi è piaciuto, ma non in questo contesto); l'attenzione è così spostata su questi temi, i dubbi (che di per se stessi sono fondamentali) sono forti, la posta in gioco in un senso o nell'altro è altissima... tutto questo però dal mio punto di vista non fa altro che rilanciare una bugia ancora più grande senza il minimo grado di dubbio o incertezza, bugia che riguarda gli elementi dati di questa storia (ad esempio la veridicità dell'episodio della morte di bin laden)...
    Ci tengo a precisare che queste dinamiche non sono mai volontarie, nel senso che questi non sono certo gli intenti della regista, che penso abbia solo trasformato grazie alla sua sensibilità alcune tendenze del presente in un'opera d'arte...
    Lo so, è un pippone, ma mi risulta davvero difficile esprimere il concetto in un post....

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