Da quando nel 2001 Baz Luhrmann ha realizzato il capolavoro Moulin Rouge! riportando in auge un genere che sembrava morto, il cinema ha riscoperto l'amore per le storie d'amore cantate, le coreografie e i grandi sentimenti. Il pastiche caleidoscopico di Luhrmann ha permesso così la realizzazione di alcuni dei più famosi musical contemporanei rappresentati incessantemente negli ultimi 25-30 anni nei teatri di Broadway e del West End, come Chicago, Il fantasma dell'opera, Mamma mia! e Rent. Era quindi solo questione di tempo prima che qualcuno decidesse di portare al cinema Les Misérables, imponente opera musicale ispirata all'omonimo romanzo di Victor Hugo.
Musicato da Claude-Michel Shonberg e con i testi di Alain Boublil, Les Misérables è uno dei musical più amati e seguiti di tutti i tempi, che presenta la particolarità di assomigliare più a una vera e propria opera, essendo sprovvisto di parti parlate e di coreografie. Come tradurre quindi un'opera teatrale di due ore e mezza tutte cantate in un film? Il regista Tom Hooper, autore di Il discorso del re, ha scelto la linea dura e pura: realizzare un musical di due ore e mezza tutto cantato in presa diretta.
Una scelta coraggiosa, ma insidiosa: riprodurre in versione potenziata l'esperienza teatrale è un aspetto interessante, ma i meccanismi che funzionano a teatro non sono adatti al mezzo cinematografico.
Qui sta dunque il grosso pregio e il grande difetto di Les Misérables: se da un lato le interpretazioni degli attori sono di una potenza emotiva incredibile non avendo dovuto subire tagli e interruzioni, il racconto cinematografico invece ne risente, non potendo contare sul montaggio e su una costruzione solida delle scene. Due ore e mezza di primi e primissimi piani continui sono stancanti e limitano le potenzialità della narrazione: quando infatti la regia diviene tale, come nel duetto interpretato da Sascha Baron Cohen e Helena Bonham Carter e nelle scene tra le barricate, l'emozione si fa più tangibile.
A sopperire alle carenze della regia arriva però l'incredibile intepretazione del cast: Hugh Jackman è un Jean Valjean convincente e forte, Samantha Barks, che canta On my own, forse la canzone più bella dell'opera, è una rivelazione e Anne Hathaway, in poco più di venti minuti di apparizione, con la sua Fantine regala una performance intensa, emotiva, vibrante e perfetta. Meno convincenti invece l'imbolsito Russell Crowe nel ruolo del cattivo Javert e Amanda Seyfried, costretta nel ruolo di Cosette, fondamentale per gli snodi della vicenda ma minore rispetto agli altri protagonisti.
Nonostante i difetti, Les Misérables è un grande spettacolo pieno di colori ed energia, che porta sullo schermo la magia dell'esperienza teatrale.
Anne Hathaway
La citazione:
"Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!"
"Do you hear the people sing?
Singing a song of angry men?
It is the music of a people
Who will not be slaves again!"
Hearting/Cuorometro: ♥♥♥♥
Titolo originale: Les Misérables
Regia: Tom Hooper
Anno: 2012
Cast: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Eddie Redmayne, Amanda Seyfried, Samantha Barks, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Aaron Tveit
Colore: colore
Durata: 158 minuti
Distribuzione italiana: Universal Pictures
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