Avete presente tutti i cliché dei film drammatici strappalacrime con protagonisti giovani -possibilmente strafighi anche se sfigati come la peste - scapestrati e anticonformisti?
Ricchi ma sprezzanti del denaro paterno, con genitori ovviamente stronzi ma sempre pronti a salvargli le chiappette quando fanno una cazzata colossale (il che accade un giorno sì e l'altro pure), mezzi alcolizzati, con l'immancabile sigaretta perennemente accesa, un pò nerd, trasandati nel vestire, nullafacenti da mattina a sera e inspiegabilmente benestanti, iscritti all'università per puro sport, con traumi gravi e lutti familiari alle spalle, introversi, custodi di diari con frasi false e scopiazzate qua e là da personaggi come Gandhi (che per tutte le volte che l'hanno scomodato per furbate come questa si starà mordendo le mani dicendo:"Ma chi me l'ha fatto fare?! Me potevo stà zitto?!"), con riti e abitudini assurde che dovrebbero caratterizzarli per renderli più "personaggi" (come il mangiare il dolce per primo al ristorante in caso di morte improvvisa: WTF?! o l'andare a fare colazione tutte le mattine nello stesso bar dove andavano con il fratello che si è suicidato anni prima) e parenti disastrati anche loro.
Robert Pattinson
E pensate un pò: in questa pellicola ci sono tutti!
Tutti gli stereotipi che possono venirvi in mente ci sono. Ed anche qualcuno in più!
Troppo per un solo film?
La pensate così perchè non sapete ancora come va a finire la storia!
Ingenue creature!
E già perchè il film di Allen Coulter con protagonista Robert - Edward Cullen a vita - Pattinson e Emily De Ravin (ecco dov'era finita Claire!) per circa due ore tedia il pubblico con la vita sfigata di due sfigatissimi giovani di New York con famiglie ancora più sfigate e per di più si sbilancia in un finale talmente inaspettato, inutile, retorico e imbarazzante che non potrete fare a meno di dire: "No, non ci credo!".
Lento, prolisso, forzatamente impegnato, con uno stile trasandato chic tanto fasullo quanto irritante, rimarrà nella memoria collettiva (ma non ci giurerei) forse solo per essere stato il primo film in cui l'idolo delle folle Pattinson ha una scena di sesso (anche deludente!).
Un film che si permette di utilizzare un attore del calibro di Chris Cooper quasi come una macchietta e in cui Pearce Brosnan fa la figura migliore ha decisamente qualcosa che non va.
Ma già sembra di sentire le voci delle ragazzine (e purtroppo non solo loro) in fila alla cassa dei cinema: "Ahò ma di che parla 'sto film?" "Eh che te frega tanto c'è Robbbbert!".
critica un po superficialotta...
RispondiEliminaE' il film ad essere imbarazzante.
RispondiEliminaLa recensione è adatta alla materia trattata.