Immaginate di essere una giovane donna con tanti sogni nel cassetto, speranze per il futuro e con un marito perfetto: bello, simpatico, paziente tanto da sopportare vostra madre, capace di suonare la chitarra mentre vi ammalia con un voce roca e profonda, con una faccia tosta tale da farvi lo spogliarello prima di andare a dormire. Praticamente un sogno. Adesso pensate a come stareste se quest’ uomo fantastico, l’amore della vostra vita, fosse stroncato prematuramente da un tumore al cervello. Questo è quello che accade a Holly (il doppio premio Oscar Hilary Swank): il suo adorato marito irlandese Gerry (Gerard Butler, il Leonida di “300”) muore a soli trentacinque anni lasciandola sola e nella più totale disperazione. A nulla servono gli sforzi della madre Patricia (Kathy Bates) e delle amiche Denise (Lisa Kudrow, la Phoebe di “Friends”) e Sharon (Gina Gershon) per consolare la neo-vedova, fino a quando, in occasione del suo trentesimo compleanno, ad Holly viene consegnata una torta e un nastro, in cui Gerry spiega che per non farla sentire sola le farà recapitare delle lettere. Ovviamente tutte termineranno con il “P.S. I love you” del titolo. Le lettere di Gerry e il viaggio in Irlanda, che le ha organizzato prima di morire, saranno il rimedio per il dolore di Holly: la sproneranno ad andare avanti e a rifarsi una vita.
Richard LaGravenese porta sullo schermo il racconto della scrittrice Cecilia Ahern e crea una pellicola dolce-amara: il tema della morte, sempre in primo piano, viene smorzato dai toni da commedia e il risultato è un mix di divertimento e riflessione che rappresenta in modo molto realistico tutti gli stati d’animo che si susseguono nel processo di elaborazione del lutto di una persona cara.
Bravissimi i protagonisti: Hilary Swank, che finalmente si cimenta in un ruolo leggero dopo tanti film drammatici, e Gerard Butler, che può finalmente dar prova delle sue ottime doti d’attore brillante e riproporre quelle di cantante con cui aveva già conquistato il pubblico nel musical “Il Fantasma dell’Opera”. Una coppia molto affiatata sullo schermo, che ha saputo rendere con estrema spontaneità e realismo la situazione di molte giovani coppie con problemi economici, ma tanto amore da darsi. Fantastica anche, nel ruolo di Denise, Lisa Kudrow - lei di risate se ne intende - che regala le battute più divertenti del film. Strepitoso poi il dialogo madre-figlia tra le due fuoriclasse, nonché premi Oscar, Hilary Swank e Kathy Bates: sono loro a dare il momento di maggior intensità emotiva alla pellicola e commuovono il pubblico in un crescendo di bravura interpretativa.
L’unica nota debole del film è proprio la regia: se la sceneggiatura è buona ed anche il finale sorprende perché non è scontato come ci si potrebbe aspettare, la regia invece è banale, spesso si limita a riprendere i protagonisti e non esalta certi momenti che avrebbero potuto essere molto più efficaci.
In sostanza comunque il film è divertente, godibile, con un ottimo cast e, per i più sensibili, con lacrimuccia in agguato.
Perfetto per San Valentino.
Bravissimi i protagonisti: Hilary Swank, che finalmente si cimenta in un ruolo leggero dopo tanti film drammatici, e Gerard Butler, che può finalmente dar prova delle sue ottime doti d’attore brillante e riproporre quelle di cantante con cui aveva già conquistato il pubblico nel musical “Il Fantasma dell’Opera”. Una coppia molto affiatata sullo schermo, che ha saputo rendere con estrema spontaneità e realismo la situazione di molte giovani coppie con problemi economici, ma tanto amore da darsi. Fantastica anche, nel ruolo di Denise, Lisa Kudrow - lei di risate se ne intende - che regala le battute più divertenti del film. Strepitoso poi il dialogo madre-figlia tra le due fuoriclasse, nonché premi Oscar, Hilary Swank e Kathy Bates: sono loro a dare il momento di maggior intensità emotiva alla pellicola e commuovono il pubblico in un crescendo di bravura interpretativa.
L’unica nota debole del film è proprio la regia: se la sceneggiatura è buona ed anche il finale sorprende perché non è scontato come ci si potrebbe aspettare, la regia invece è banale, spesso si limita a riprendere i protagonisti e non esalta certi momenti che avrebbero potuto essere molto più efficaci.
In sostanza comunque il film è divertente, godibile, con un ottimo cast e, per i più sensibili, con lacrimuccia in agguato.
Perfetto per San Valentino.
La citazione:
"- Dove sei stato fino ad esso?
- Con tutte donne sbagliate!"
Voto: ♥♥
Uscita italiana: 1 febbraio 2008
Pubblicato su Meltin' Pot.
Dopo aver letto la tua recensione, lo consiglierò a mia mamma ;)
RispondiEliminaMi viene in mente la frase di un altro film "La vita ha senso solo ricordando il passato, peccato che dobbiamo viverla guardando al futuro".
RispondiEliminao.t. quanto ti appoggio il 2 a the interpreter...che schifo!
RispondiEliminaC'è il rischio che io lo debba vedere?? o_O
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