lunedì 26 aprile 2010

Una proposta per dire sì

No. No. No! Assolutamente no!
Questa è la risposta da dare a Una proposta per dire sì, titolo italiano della commedia romantica Leap Year (anno bisestile) - non voglio ripetermi ed essere noiosa, ormai l'abbiamo capito che i titolisti italiani sono dei cani - ultima tragica prova del cinema brillante americano.
C'è una lei (la sempre più brava Amy Adams, colei che per fisionomia e colori è destinata ad essere la nuova Nicole Kidman, e che non si capisce quindi che cosa ci faccia in questo film) snervata dal fatto che il suo fidanzato, con cui sta insieme da ormai quattro anni, non le abbia ancora chiesto di sposarla. Da brava donna moderna, decide di prendere in mano le redini del rapporto: secondo un'antica tradizione irlandese volerà a Dublino il 29 febbraio per chiedere al suo fidanzato di sposarla, così lui non potrà rifiutare. Ma il viaggio si rivela più che un'impresa e come alleato la nostra lei trova un altro lui: burbero, barbuto, privo di un minimo senso della moda e lontano anni luce dalla mentalità nevrotica e snob di New York.
Inutile dire che nei tre giorni di viaggio lei capirà che un buzzurro a volte è meglio di un impomatato damerino di città, che le cose che contano davvero non sono il successo e i soldi ma l'amore e che non si può resistere al richiamo della foresta.
Scontato, prevedibilissimo, forzatamente scoppiettante, il film scorre via come acqua corrente, non lasciando nulla, ma proprio nulla.

Amy Adams e Matthew Goode

Tranne che per un paio di riflessioni sociologiche:

1) come già in molte altre commedie romantiche prima di questa (la più recente è P.S. I love you) c'è il mito dell'uomo irlandese, o scozzese o comunque europeo, come un uomo in apparenza rude ma nella sostanza romantico e passionale. Ora, ok, ci può stare, ma da dove viene fuori questa verità assoluta dei film romantici? Ma davvero in Irlanda sono tutti fichi, ombrosi, forti, passionali e irresistibili? No perché se è così tocca organizzare una spedizione punitiva in quell'isola verde e rigogliosa! Immediatamente!

Amy Adams

2) nei panni del bell'irlandese virile c'è Matthew Goode. Matthew Goode come nome non vi dirà nulla, ma se vi dico quello che si faceva Scarlett Johansson prima di Jonathan Rhys Meyers in Match Point, Ozymandias di Watchman e il compagno di Colin Firth in A single man, focalizzerete subito il suo viso. Ecco pensate bene al suo viso. Lo avete in mente? Viso a triangolo, quasi sempre liscissimo, in verità un po' effeminato? Ecco, in questo film invece gli hanno fatto crescere una virilissima barba che fa il miracolo: da signorino figlio di papà si trasforma in un maschione testosteronico, fico, fichissimo, a cui nessuna potrebbe resistere.
E qui scatta la domanda da un milione di dollari: ci avete fatto caso che alcuni attori con la barba (lunga eh!) diventano da bellocci ad assolutamente irresistibili?
Vi faccio qualche esempio:

- Jim Caviezel (non c'è confronto: da insignificante sbarbato con la barba diventa bellissimo! Pensate a lui in La sottile linea rossa e poi in The Passion: tutta un'altra cosa!)
- Johnny Depp: no dico, serve aggiungere altro? Più si sporca, più si fa crescere barba e capelli e più è bello!
- Viggo Mortensen: con la barba la perfezione. Il suo Aragorn è la cosa più eccitante (se parliamo di bellezza maschile) che si sia vista negli ultimi 10 anni.

Matthew Goode

Mi fermo qui.
Non per tutti questo funziona, è ovvio, ma come mai certi visi da belli si trasformano in sensualissimi con la barba? Sono io che sto male? O sarà che dopo tutti questi modelli lisci e depilati un po' di sano pelo maschile ci fa piacere?
Ai posteri l'ardua sentenza.

La citazione: "Butta tutto in lavatrice e non ci pensare!"

Voto:

4 commenti:

  1. io non l'ho trovato malaccissimo.. è vero che quando già dal secondo minuto si capisce come finirà non è un buon segno, e sicuramente non se ne sentiva sto gran bisogno, ma la adams come hai detto tu è sempre più brava (ancora di + in Sunshine cleaning) e insieme i due funzionano.. il fatto che i protagonisti siano simpatici e non irritino il sistema nervoso alla fine in una commedia così leggera un pochino conta.. La cosa davvero scandalosa è il titolo italiano (non quanto il film con JLo che sta x arrivare), qualcuno deve fermare sti titolisti!!!

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  2. Ciao!
    Ho scopertoi il tuo blog da qualche giorno, e già mi trovi a commentare! Di solito seguo nascostamente per un po' di tempo, prima di trovare il coraggio di farmi avanti, ma stavolta mi è piaciuto troppo il tuo commento sulla barba! Sono d'accorsissimo, lo penso spessissimo anch'io! L'esempio più eclatante è in effetti Viggo Mortensen, io lo trovo piuttosto brutto quando è se stesso, ma come Aragorn.. wow!!!
    Altro esempio che mi viene in mente è Hugh Laurie, e come si trasforma da papà di Stuart Little in Dottor House!! :)

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  3. @Emanuele: è vero loro due sono bravi, però ad un certo punto mi stavo addormentando! Recitavo le battute prima di loro!
    I titolisti sono dei criminali!

    @Phoebes: che onore allora! Grazie! ^^
    Cavolo Hugh Laurie!!! Come ho fatto a non pensarci?!

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  4. "Ma davvero in Irlanda sono tutti fichi, ombrosi, forti, passionali e irresistibili? No perché se è così tocca organizzare una spedizione punitiva in quell'isola verde e rigogliosa! Immediatamente!" :D TU SEI UN MITO!!!

    Comunque é verissimo: ad alcuni uomini la barba sta bene, li migliora, come Viggo Mortensen in Aragorn appunto; altri addirittura li trasforma da insignificanti ad affascinanti se non addirittura belloni (e qui Jim Cavizel casca proprio a fagiolo: senza barba fa leggermente ca*are, con la barba invece é bellissimissimo).
    Johnny Depp invece lo preferisco senza: lui ha un volto spettacolare, dai lineamenti particolari che la barba invece va a nascondere. Trovo che lo invecchi anche. Ma ciò non toglie che gli stia male...anzi! Lui é bello sempre e comunque. A me piace in tutte le salse.
    In definitiva, hai ragione: un pò di pelo ce vò! Basta con questi uomini depilati dalla testa ai piedi che sembrano fatti di plastica!
    PS. Fatta eccezione per i ballerini classici che sono statue in movimento: loro DEVONO essere depilati...o no? :)

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