Scontro tra titani

In America sono decisamente tornati di moda sandali, scudi e lance.

Dopo il palestratissimo 300 (con il Gerard Butler più erotico mai visto fino ad ora) e dopo Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, ad Hollywood hanno rispolverato il mito di Perseo, ripescando un vecchio film del 1981 e facendone l'omonimo remake.

Questa volta nel gonnellino di Perseo c'è, l'ormai noto a mezzo mondo, Sam Worthington, il soldato Jake Sully di Avatar.

Worthington, baciato dalla fortuna, sembra ormai essere l'eroe da kolossal del momento dopo essere stato il protagonista di blockbusteroni come Terminator Salvation, Avatar e questo Scontro tra titani. E se come cyborg e soldato era perfetto, qui come Perseo risulta credibile come il gelato alla cipolla: un accostamento decisamente ardito.

Sam Worthington e Gemma Artenton

Poco male però visto il resto della pellicola: nella parte di Zeus c'è il saggio del cinema per eccellenza, il mitico Liam Neeson (quanto mi piace quest'uomo: ha un viso che ispira un'immensa fiducia, è il papà perfetto), Ralph Fiennes è Ade (i due fantastici attori inglesi si ritrovano ancora una volta l'uno contro l'altro dopo il classico Schlinder's list) e in un ruolo minore c'è Nicholas Hoult: uno dei migliori esempi pratici del concetto "cresci bene che ripasso". Tutti ci ricordiamo il tenero e dolce Hoult in About a boy: era carino, malinconico, un cucciolotto da spupazzare. Ora invece è diventato un pezzo di ragazzo alto 1,93m e, come dire,...moooolto interessante. Anche Tom Ford non se l'è fatto sfuggire e lo ha mostrato senza veli nel suo film d'esordio A single man. C'ha l'occhio lungo Ford! Mai come me però, che nel lontano 2002 l'avevo detto subito: questo quando cresce diventa un figo! E la profezia si è avverata. Anche sul fronte femminile però non si scherza: la principessa Andromeda è la glaciale Alexa Davalos (già vista in Defiance con Daniel "007 tamarro" Craig) e Io è Gemma Artenton (anche lei ha avuto trascorsi con Daniel "007 tamarro" Craig proprio nell'ultimo capitolo dedicato a Bond Quantum of solace): definirla sensuale è dire poco. Inoltre, c'è anche il Kraken, che si sta facendo un nome ad Hollywood, perché è già al suo secondo filmone dopo I pirati dei Caraibi. Continua così amico!

Sam Worthington

Grande cast a parte, al film rimane ben poco se non una serie di imbarazzanti dettagli kitsch: ad Ade hanno fatto una stempiatura oscena (per non parlare del doppiaggio italiano), gli dei dell'Olimpo hanno tutti un'armatura che sembra uscita da I cavalieri dello zodiaco (giuro! Alcuni hanno anche quella d'oro!), c'è un gufo meccanico messo lì a cavolo (un richiamo ironico al film dell' '81? Beh ragazzi, non so come dirvelo, non fa ridere!) e Pegaso è diventato nero.

Ma non è sempre stato bianco il cavallo alato?

Per carità, secondo me nero è molto più bello, però boh...d'altronde dopo Zeus in armatura scintillante qualsiasi cosa sembra un'inezia a confronto.

Dipanare la trama è inutile: c'è Perseo, c'è Medusa, c'è Ade che è cattivo, Zeus che a seconda di come si alza al mattino è tranquillo oppure no, ecc. ecc. ecc.

Una roba inutile.

Ma il trucco c'è: potete vederlo in 3D.

Furbi quelli della produzione, eh?!

Comunque, se proprio volete vedere una roba kitsch con ambientazione mitologica, tanta azione e sangue a fiumi lasciate stare il cinema: compratevi God of war III. Quello sì che spacca!

La citazione: "Placa la tua tempesta!

Voto: ♥1/2