giovedì 11 aprile 2013

Il volto di un'altra



Quando, alla proiezione al Festival del Festival Internazionale del Film di Roma, ho visto su grande schermo la prima scena di Il volto di un'altra, il mio cuore ha avuto un sussulto: un gruppo di uomini e donne con i volti fasciati da garze avanza barcollante come un'orda di zombi in un paesaggio da sogno fatto di boschi e nebbia; una scena d'impatto, insolita e diversa dal cinema italiano contemporaneo. Le premesse per un lavoro originale c'erano tutte e l'interesse è arrivato alle stelle. Poi però i primi abbozzi della trama hanno raffreddato l'entusiasmo: Bella (Laura Chiatti), conduttrice televisiva che sta per essere rimpiazzata da una ragazza più giovane, cerca in tutti i modi di rilanciare la sua immagine per mantenere la sua popolarità. Insieme al marito René (Alessandro Preziosi), noto chirurgo plastico, decide di sfruttare l'occasione "fortuita" di un incidente automobilistico per i suoi scopi: fingendo di essere rimasta sfigurata, Bella accetta di cambiare i suoi connotati e di farlo sotto l'occhio delle telecamere. Nel frattempo, al di fuori della clinica chirurgica, centinaia di persone si accampano per seguire da vicino il grande evento, sfruttando il più possibile le telecamere giunte sul posto.

Chirurgia plastica, televisione, persone senza talento e scrupoli che farebbero di tutto pur di apparire e ottenere popolarità: i temi del film non sono certo originali e, dopo l'immenso Reality di Matteo Garrone, la critica al pubblico senza gusto dei reality è fuori tempo massimo. Il regista Pappi Corsicato però ci mette del suo impreziosendo la narrazione con uno stile coloratissimo e kitsch: la scena iniziale, quella in bianco e nero della sala operatoria e il catartico finale con la "doccia marrone", sono lampi di un estro originale e autoriale che gli fanno onore. Purtroppo però questi momenti apprezzabilissimi sono dilazionati in un mare di banalità che fanno deragliare il film verso uno stile più televisivo, che scivola perfino nel terribile e costante cliché degli ultimi 10 anni di cinema italiano: l'incidente d'auto.

Ad affossare quella che sarebbe potuta essere una commedia brillante da ricordare ci pensano inoltre i protagonisti: Laura Chiatti è davvero bellissima, i suoi lineamenti perfetti sono abbaglianti, ma il suo talento come attrice avrebbe fatto impazzire il povero René Ferretti.



Non è da meno il collega Alessandro Preziosi che, nel ruolo sopra le righe dell'ambizioso chirurgo René, forza troppo la mano alla ricerca di una comicità isterica che risulta spesso forzata. Nonostante questo però i due sembrano comunque delle scelte appropriate visto i personaggi che sono chiamati ad interpretare: in un discorso quasi meta-filmico, le loro, seppur non esaltanti, interpretazioni sembrano estremamente fedeli ai ruoli. La coppia poi ha il momento di maggior verve nell'assurdo e ridicolo balletto che strizza l'occhio al cinema di Almodovar e Stephen Elliott.

"Daje Alessà, famoje vedé come se fa' agli steward de' Almodovar!"

Nel complesso Il volto di un'altra si distingue dalla produzione cinematografica italiana contemporanea e fa del suo regista un vero e proprio caso unico, grazie al suo stile pop coloratissimo e sopra le righe, esagerato e grottesco, ma purtroppo mai veramente coraggioso ed estremo, affossato dall'ombra troppo incombente della fiction italiana che, più o meno volontariamente, ricorda in più momenti.


La citazione: 
"René: Ma un paio di ballerine no?
Bella: Preferirei donare un rene"

Hearting/Cuorometro: ♥♥1/2

Uscita italiana: 11 aprile 2013


Titolo originale: Il volto di un'altra
Regia: Pappi Corsicato
Anno: 2012
Cast: Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Iaia Forte, Lino Guanciale
Colore: colore e B/N
Durata: 83 minuti
Paese di produzione: Italia
Casa di produzione: R&C Produzioni
Distribuzione italiana: Officine UBU


4 commenti:

  1. Confesso: non ho letto la tua recensione perchè devo ancora vedere il film,ma dal trailer non mi sembra affatto male! Poi ti farò sapere meglio che ne penso! ;)

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    1. Hai fatto bene!
      Anche io evito di leggere recensioni e pareri prima di vedere i film! :)

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  2. Ho visto il film e condivido per diversi punti la tua recensione, ma avrei dato qualche voto in più per l'ironia nera e l'ambientazione paradisiaco-fiabesca che mi hanno davvero colpito!

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    1. Sì forse un mezzo cuoricino in più ci poteva anche stare, ma la cagnaggine della Chiatti mi ha accecato.

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