martedì 23 aprile 2013

Vikings, storia di Lodbrok, re guerriero

History si lancia nel mondo delle serie tv con "Vikings", affascinante ricostruzione delle vicende del leggendario re vichingo Lagnar Lodbrok,interpretato dall'ex modello Travis Fimmel, scritta da Michael Hirst, autore di "I Tudors". Gabriel Byrne è Earl Haraldson, l'avido governatore del villaggio di Lagnar, con cui il re guerriero entra subito in conflitto 



La vita del leggendario re e guerriero vichingo Lagnar Lodbrok debutta nel mondo delle serie tv, su History. Il canale, noto per i suoi documentari e per i programmi di approfondimento, dopo il successo della mini-serie Hartfields & McCoys con protagonista Kevin Costner, si è lanciato nella realizzazione della sua prima serie: Vikings, racconto della vita avvolta dal mistero di Ragnar Lodbrok, figura realmente esistita, contadino, guerriero e primo re di Svezia e Danimarca. Un prodotto che non disdice con le origini della rete ma che, grazie agli innumerevoli spunti e alla scrittura intelligente di Michael Hirst, già sceneggiatore di film come Elizabeth e della serie I Tudors, uno che di opere in costume se ne intende, riesce ad avvincere più di un documentario storico. 

Siamo nel 700 dopo Cristo in Scandinavia, Ragnar (Travis Fiemmel) è un contadino guerriero desideroso di scoprire nuove terre e di navigare verso l’inesplorato ovest per vedere cosa ha da offrire; per farlo si avvale dell’aiuto di suo fratello Rollo (Clive Standen), della moglie Lagertha (Katheryn Winnick), anche lei guerriera, e di Floki (Gustaf Skarsgard, figlio di Stellan e fratello di Alexander), geniale ingegnere che gli costruisce un nuovo tipo di barca. Entrato immediatamente in conflitto con Earl Haraldson (Gabriel Byrne), il governatore del suo villaggio, per le sue idee rivoluzionarie e il temperamento ambizioso, Ragnar si imbarca in una sfida che cambia la sua vita. 

Approfondita nell’analisi degli usi e tradizioni vichinghe, curata nelle ambientazioni, costumi e monili, Vikings non trascura l’aspetto narrativo, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi ed in particolar modo del protagonista – interpretato con sorprendente abilità da Travis Fimmel, ex modello efebico qui quasi irriconoscibile -, descritto come una figura rivoluzionaria, lontana dallo stereotipo del barbaro nordico. Il Ragnar di Vikings è infatti un uomo che vuole cambiare il punto di vista e le ambizioni dei suoi contemporanei, desideroso di conoscenza, curioso di altre culture – esemplare in questo senso il rapporto che instaura con il prete cristiano Athelstan (George Blagden) -, coraggioso e pronto a sperimentare nuove tecniche. Privo di spettacolarizzazioni gratuite di sesso e violenza pur non essendone privo, molto realistico nella messa in scena dei combattimenti e dei rituali vichinghi, Vikings si conferma come una delle migliori sorprese del 2013 televisivo. La prima serie, composta da 9 episodi, è attualmente trasmessa in America, ed è di questi giorni la notizia della conferma di Vikings per una seconda stagione di 10 episodi.


Pubblicato su TvZap.

2 commenti:

  1. non c'avrei scommesso granché, invece è una figata incredibile!
    imperdibile

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    1. Vero! Io pure pensavo a una roba tipo Spartacus, invece è veramente gagliardo!
      :)

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