lunedì 12 novembre 2012

Diario di un Festival: DAY 3 - 11 novembre NASI E RISSE



E siamo arrivati alla terza giornata del Festival Internazionale del Film di Roma 2012Una giornata in cui la commedia francese Populaire è stata una piacevole e leggera sorpresa: dopo il film di Valérie DonzelliMain dans la main, quello di Règis Roinsard tiene alto l'onore della Francia, con un film d'epoca curato nello stile, con costumi in pieno stile anni '60 e una protagonista, Déborah François, che sembra Audrey Hepburn bionda.

L'altro film del giorno è stato 1942, film cinese di Feng Xiaogang, su una tragedia che ha causato la morte di 3 milioni di cinesi per fame.

FENG THE BOSS

Durante la conferenza stampa di 1942 Feng "The Boss" Xiaogang ha ammesso di essere finalmente riuscito a fare questo film che progettava da 20 anni perché è il regista numero 1 in Cina, quello che fa più soldi e il più fico di tutti. Parole sue. Dalla sciarpetta avevamo capito che era un tipo di un certo livello.

Feng "The Boss" Xiaogang


SOFFERENZA IN SALA STAMPA

Nel frattempo, la gente seria in sala stampa affrontava questioni di massima importanza: il derby. Abbiamo sofferto non poco. 




QUESTIONE DI NASO

Nel film di Xiaogang ha un ruolo anche Adrien Brody, che attualmente sta girando l'ultimo film di Paul Haggis qui a Roma, e che ha pensato bene di farsi un red carpet per staccare la mente dopo le fatiche del set. Magrissimo, con un atteggiamento alla "I'm the king of the world", il naso di Adrien Brody ha sfilato con eleganza sul tappeto rosso, tra i commenti di chi diceva: "La befana è arrivata prima quest'anno", "ammazza che nasca", "è brutto ma è proprio bello", "a bbbbonoooo!".

Adrien Brody



COLLATERAL PRESS ROOM

Verso le 7 di sera in sala stampa è stato girato il remake della scena in metropolitana di Collateral: un giornalista si sente male, si accascia per terra e nessuno si muove. Qualcuno alza gli occhi dal computer. Per fortuna gli addetti alla sala chiamano l'ambulanza.
Io mi sono accorta della cosa solo quando è entrata la barella in sala stampa.
"Hey Max, un uomo entra in sala stampa, qui al Festival di Roma, e muore. Pensi che qualcuno se ne accorgerà?".


RISSA IN SALA

Il bello però doveva ancora arrivare: giunta al cinema Barberini per recuperare il film di Takashi Miike, stavamo tutti per goderci il film quando è successo. Poi dicono che la violenza nei film non ha conseguenze: il film di Miike era cominciato da neppure 30 secondi che già stava per succedere il finimondo.
Un uomo ha cavallerescamente apostrofato una donzella che stava parlando in questi toni: "Se nun te stai zitta te rompo er c***!". 
Lei, con altrettanta gentilezza, gli ha risposto: "Er c*** rompilo a quella z****** de' tu' moje!". 
E il gioco è fatto!
Urla, mani che volavano, proiezione interrotta, signore allontanato.
Strano che alla fine del film nessuno abbia imbracciato un fucile da caccia.


E questo è quanto, anche i cinefili possono vivere pericolosamente.
Alla prossima puntata.

4 commenti:

  1. ahah, tutto merito del buon miike... che film era???

    RispondiElimina
  2. Nei film di Takeshi Miike di solito c'è un morto ogni trenta secondi... ma in questo caso credo c'entri poco! Questo episodio insieme a quello stile 'Collateral' mi inquieta alquanto :-(
    I tuoi resoconti comunque sono fantastici: grande Vale!! Sono più belli dei film del festival (non eccelsi, mi pare di capire) :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì lasciamo stare....cose allucinanti!

      Grazie! :)

      Purtroppo avrei voluto farli anche video ma per problemi tecnici non ci sto riuscendo...
      :(

      Elimina

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