Alla terza giornata uno dei pezzi forti: Martin Scorsese arriva a Roma per presentare la versione restaurata del capolavoro di Fellini La dolce vita.
Il buon Martin è rimasto poco, ma come al solito ha snocciolato chicche grazie alla sua vastissima cultura cinematografica. Citazioni a gogò, riferimenti alla pittura (stupenda la sua pronuncia di "Caravaggio"!).
Il tappeto rosso per La dolce vita è stato però la vera sorpresa della giornata: a buffo e soprattutto a sorpresa si sono presentate una quantità impressionante di star. E' rispuntata fuori Eva Mendes, c'era il genio Paolo Sorrentino che diceva a tutti: "Ma che lo chiedete a fare l'autografo a me? Tra un po' arriva Scorsese chiedetelo a lui!" e James Franco con tanto di baffo! Poi Er Freddo (e il trio è completo: dopo Er Dandi alla protesta, Er Libanese con gli zingari, Er Freddo con la Dolce vita!), Luca Argentero e Miriam Catania, Valeria Solarino, Isabella Ferrari, pure Charlotte Casiraghi (e qui mi fermo perché sennò sembra un articolo di Diva e donna).
Martin Scorsese (foto di Valentina Ariete)
E' stata però anche una giornata di film:
The Freebie di Katie Aselton: storia di una coppia che dopo 7 anni di matrimonio non ha più la passione di un tempo tra le lenzuola e decide per una notte di fare sesso con degli sconosciuti. A proporre l'idea è lui, ma dopo? Interessante, cinema povero, girato praticamente in una stanza, con due soli attori (lui è il sosia di Zach Braff però biondo), molto parlato, l'anti-azione per eccellenza, ma reso divertente grazie ai due bravi protagonisti. L'attrice protagonista è anche la regista.
La risposta americana ai film di Muccino.
Animal kingdom di David Michod: film tosto. Un ragazzo rimane solo e va a vivere con la nonna. I suoi zii però sono dei criminali invischiati in affari di droga e rapine e presto coinvolgeranno anche lui. Presentato come "la risposta australiana a Scorsese", nonché vincitore del Sundence, il film è solido, asciutto, quasi asettico, regge bene, non siamo di fronte ad un capolavoro ma sicuramente è un ottima pellicola. Perfetto il cast: oltre a Guy Pearce, che è il nome grosso della pellicola, Joel Edgerton, Luke Ford, Sullivan Stapleton, Ben Mendelsohn sono perfetti, così come il giovane protagonista James Francheville. A rubare la scena però è l'allucinata e inquietante madre: Jacki Weaver, con quella vocina delicata e i boccoli biondi, è una maschera inquietante e perversa, che con il suo rapporto morboso con i figli ci dà i brividi con un solo sguardo.
Nella trama mi ha ricordato moltissimo A distanza ravvicinata, con un giovanissimo Sean Penn e uno dei Christopher Walken più inquietanti mai visti sullo schermo.
Leila di Audrey Estrougo: e per finire, la sorpresa della giornata. Leila è un musical francese ambientato ai giorni nostri a Parigi, che attraverso canzoni degli anni '60 affronta il tema dell'integrazione tra arabi, africani e francesi. Mica cavoli. Capito? Noi facciamo Questo piccolo grande amore, e i francesi se ne escono con un gioiellino come questo.
Ci sono tutti i capisaldi del musical: la storia d'amore contrastata, i due mondi diversi, gli antagonisti, amori difficili, lacrime, lotte, personaggi secondari stereotipati e simpatici.
E poi coreografie che spaziano dallo stile Bollywood alle citazioni di capolavori come Singing in the rain e West side story, con i più un'estetica da video musicale e coreografie da strada.
Carino, divertente, con un messaggio di sottofondo forte.
Una vera chicca per gli amanti del musical.
l'ho pensato pure io che quello di freebie sembrava zach braff!!
RispondiEliminaleila è importante da sostenere, visto le leggi fasciste imposte dal governo sarkozy nei confronti degli extracomunitari. uscirà in francia a febbraio e farà sicuramente discutere.. sto a rosicà perchè ieri mentre lo vedevo pensavo anche io a west side story, e quando ho scritto la recensione stamattina ho dimenticato di citarlo!
ma qualcuno lo sapeva che sarebbe rispuntato il cast di Last Night (eccetto colei che secondo me è il pezzo forte)? pensare che io giovedi sono stata in piedi 4 ore per... niente (a parte la sfilata dei contestatori)
RispondiEliminaNon credo.
RispondiEliminaPenso che le Mendes sia rimasta un po' a Roma per volontà sua.
Inaspettatissmo poi James Franco!
Spuntato dal nulla!
:D