domenica 1 giugno 2008

Speciale: Harrison Ford

La faccia da schiaffi più irresistibile di Hollywood.

Harrison Ford


Nel mondo del cinema si narra che un giovane di nome Harrison Ford si presentò ad un provino per interpretare il ruolo di un cameriere. Il regista dopo averlo esaminato gli disse: “Lascia perdere la carriera d’attore ragazzo: hai presente Tony Curtis? Lui si che era una grande star, lui avrebbe avuto una faccia perfetta per questo ruolo, tu non sarai mai una star come lui!”. Il giovane Ford rispose: “Pensavo di dover sembrare un cameriere, non Tony Curtis che fa un cameriere!”.
Cantonate come questa nel mondo del cinema sono famose e numerose, ma nel caso di Harrison Ford l’errore fu veramente oltre misura perché pochi anni dopo venne ingaggiato per interpretare Han Solo in “Star Wars” e diventò una delle più grandi star nella storia di Hollywood.
Comunque, dalla risposta data al regista, già si vedeva che il temperamento e l’ironia, che l’hanno fatto amare dal pubblico di mezzo mondo, c’erano.
Nato a Chicago, il 13 luglio del 1942, da madre russa e padre irlandese, il giovane Ford era uno studente terribile: al liceo aveva voti che non andavano oltre la sufficienza e non eccelleva nello sport. Iscrittosi al Ripon College, nel Wisconsin, l’unica cosa a cui si appassiona è la recitazione. Non provando interesse per gli studi, Ford abbandona il college per tentare la carriera d’attore e cerca di ottenere un contratto con una casa di produzione. Firma con la Columbia e poi con la Universal, ma i suoi ruoli rimangono sempre secondari: appare in qualche episodio di serie tv come “The Virginian” e “Ironside” e in film di serie b. Deluso anche dal mondo del cinema, Harrison abbandona la carriera d’attore e diventa un carpentiere. Nel frattempo sposa, nel 1964, Mary Marquardt. Non smette mai però di pensare al cinema e, contemporaneamente al lavoro da manovale, prende parte come comparsa a qualche film - è, non accreditato, un lavoratore dell’aeroporto nel film di AntonioniZabriskie Point” - e finalmente, nel 1973, arriva la prima buona occasione: George Lucas lo sceglie per il ruolo di Bob Alfa in “American Graffiti”.

Harrison Ford è Han Solo in "Star Wars"


Quest’incontro con Lucas è l’incontro di una vita: successivamente il regista lo sceglie per il ruolo di Han Solo in “Star Wars” e fa di lui una star.
La visibilità ottenuta con il film di Lucas gli permette di prendere parte ad altri importanti progetti, tra cui il capolavoro di Francis Ford CoppolaApocalypse Now”; nel 1980 prende parte al secondo capitolo della saga di Lucas “Star Wars: Episodio V – L' impero colpisce ancora”. Sempre Lucas in quel periodo sta lavorando a una sceneggiatura di un film, avente come protagonista un archeologo – avventuriero, che avrebbe diretto Steven Spielberg. Molti attori vengono contattati per la parte: primo tra tutti Tom Selleck, che rifiuta perché in quel periodo lavorava sul set della serie “Magnum P.I”, poi Nick Nolte, ma anche lui rifiuta. Alla fine, solo due settimane prima dell’inizio delle riprese, Lucas propone Ford a Spielberg.
Nasce così Indiana Jones, uno dei più grandi personaggi della storia del cinema: frusta, cappello e sorriso sbruffone sono incarnati alla perfezione dal volto di Harrison Ford.
Al primo film, “I predatori dell’arca perduta”, del 1981, segue “Il tempio maledetto” del 1984 e “L’ultima crociata” del 1989 in cui recita assieme a Sean Connery. Nel frattempo, Harrison prende parte di nuovo anche all’altra grande trilogia della sua vita, recitando in “Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi” e ad un altro film che è entrato nella storia del cinema: “Blade Runner” di Ridley Scott.

Harrison Ford è Indiana Jones


Con “Blade Runner” Ford viene definitivamente consacrato a icona del cinema e successivamente può affrontare ruoli più impegnativi: nel 1985 interpreta “Il testimone” di Peter Weir, per cui riceve una Nomination ai Golden Globes e all’Oscar, e nel 1988 “Frantic” diretto da Roman Polanski.
Intanto Ford divorzia dalla moglie e nel 1983 si sposa per la seconda volta con la sceneggiatrice Melissa Mathison.
Nel 1993 arriva la seconda nomination agli Oscar per la sua interpretazione in “Il fuggitivo” di Anrew Davis e nel 1995 l’attore recita, diretto da Sydney Pollack, nell’infelice remake di “Sabrina” nella parte Linus, precedentemente interpretata da Humphrey Bogart. Nel 1997 arriva un altro grande successo al botteghino: è il presidente James Marshall in “Air Force One” di Wolfgang Petersen.
Nel 2000 recita in “Le verità nascoste”, accanto a Michelle Phiffer, diretto da Robert Zemekis e nel 2002 in “K-19”, ottenendo sempre grandi incassi.
Nel 2004 divorzia per la seconda volta, finendo sulle pagine di tutti i giornali per essere il protagonista di uno dei divorzi più costosi della storia di Hollywood. Dal 2002 l’attore è legato sentimentalmente all’attrice Calista Flockhart, la protagonista della serie tv “Ally McBeal”.
In questo periodo subisce un grave colpo: ha un ictus che gli paralizza metà del labbro e per un po’ non può lavorare, ma in poco tempo si riprende perfettamente e nel 2006 torna all’azione con il film “Firewall”.

Harrison Ford in "Blade Runner"


Quest’anno, all’età di 66 anni, è tornato ad interpretare, dopo 19 anni, il personaggio che più gli ha portato fortuna e che lo ha reso un’icona pop: in “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” ha potuto dar prova che anche a 66 anni si può interpretare con credibilità e stile un avventuriero.
Attualmente ha finito di girare “Crossing Over”, diretto da Wayne Kramer, insieme a un grande cast: con lui ci sono anche Sean Penn, Ashley Judd, Ray Liotta e Jim Sturgess.
Ora Ford vive in un ranch di 800 acri a Jackson Hole, nel Wyoming.
Quando dicono che l’attore che meglio incarna la figura dell’eroe che salva il mondo è Tom Cruise o Bruce Willis, dimenticano che il più grande eroe del cinema è proprio Harrison Ford: ha interpretato i personaggi più importanti del “genere avventura” e “fantascienza” e rispetto agli atri colleghi ha un fascino maggiore e particolare. Il suo eroe non è mai buono al 100%, privo di dubbi o di incertezze: Ford incarna l’uomo che diventa eroe suo malgrado, l’uomo braccato e accusato ingiustamente, rimanendo sempre molto umano. Proprio questo suo aspetto più umano lo ha reso una delle star più amate dal pubblico di tutto il mondo: è l’attore che in assoluto ha portato più incassi al botteghino, i suoi film infatti hanno guadagnato in totale 5,65 bilioni di dollari!
Proprio per questa sua qualità di attirare un’enorme quantità di pubblico nelle sale cinematografiche è uno degli attori con il più alto compenso: la sua presenza in una pellicola costa 25 milioni di dollari!
In più ha anche il pregio di aver voluto fare da solo quasi tutte le scene pericolose dei suoi film, senza chiedere mai la controfigura: proprio per questa sua sorta di incoscienza, sul set di “Indiana Jones e il tempio maledetto” si è procurato un grave trauma alla schiena ed è stato operato.

Harrison Ford e Calista Flockhart


Anche per l’ultimo capitolo di Indiana Jones ha voluto fare più scene possibili: è già storica infatti la sua affermazione: “La cosa sorprendente non è che ho fatto Indiana Jones a 66 anni, ma che ho fatto Indiana Jones a 66 anni e non mi sono fatto nulla!”.
Con il suo volto ironico, la bellezza particolare, la faccia sfrontata e sicura di sé, di chi però non si prende troppo sul serio, Ford è uno degli attori più simpatici che ci siano, uno che quando lo vedi sullo schermo ti sembra un vecchio amico.
Gli manca forse il grande ruolo drammatico con cui poter dimostrare di essere anche un ottimo attore e non solo un eroe tutto salti e scazzottate. Comunque, sia con il cappello e la frusta, sia su navi spaziali, o braccato da criminali, resta una grande icona del cinema e un eroe entrato nell’immaginario collettivo.

Pubblicato su Meltin' Pot.

5 commenti:

  1. Una faccia hollywoodiana decisamente simpatica e rassicurante, a prescindere dal film in cui è presente.

    Grande Ford!

    A presto ^^

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  2. Dimenticavo...

    PS: mitica quella citazione da JURASSIC PARK... la pronuncia Ian Malcolm (J. Goldblum) quando il T-Rex rompe il recinto (non più) elettrificato ;)

    Bye ^^

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  3. Esatto!!!
    Proprio quella!
    Ian Malcom è un mito!
    Ero indecisa se mettere questa o quella:"Ecco adesso io sono qui e parlo da solo: questa, questa è la teoria del caos!".

    :-)

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  4. E quest'altra battuta la dice quando rimane da solo in auto, perché Grant e la Dott.ssa Sattler scendono dall'auto per vedere il Triceratopo ;)

    Non lo nascondo, sono un grande fan di JP e di Spielberg... e da bambino avrò disegnato centinaia di dinosauri!

    Alla prossima ^^

    PS davvero grande Goldblum, ti consiglio di vedere assolutamente LA MOSCA: la sua miglior performance! LA MOSCA è un vero cult!

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  5. GRANDE!!! :-)
    Si Spielberg è stato l'idolo della mia infanzia!
    E questa settimana devo scrivere un articolo proprio su di lui!

    La Mosca l'ho visto eccome!
    Terribile quando cominciano a cadergli tutti i pezzi e li mette sotto formalina!
    Bleah!

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