lunedì 16 giugno 2008

L'incredibile Hulk

Il gigante verde è tornato



Il film sul gigante verde girato nel 2003 da Ang Lee ha deluso pubblico e critica: troppo lungo, troppo lento, poca azione.
Per questo motivo a quel film non sono seguiti sequel, prequel e simili e i fan della creatura hanno dovuto aspettare che una nuova produzione si cimentasse in una differente rivisitazione del personaggio creato da Stan Lee.
Nuova produzione significa nuovo regista, il francese e giovanissimo Louis Leterrier, autore di “Danny the dog”, e soprattutto nuovo cast. Niente più divi muscolosi e aitanti come Eric Bana: Bruce Banner stavolta ha il volto intelligente e riflessivo di Edward Norton, la fidanzata di Bruce, Betty, è interpretata da Liv Tyler, il cattivo di turno, il militare Emil Blonsky, ha il volto crudele di Tim Roth e nei panni del generale Ross c’è il grande William Hurt.
La pellicola fin da subito si distacca dal precedente lavoro: la storia non comincia con la creazione del mostro, tutta la parte del percorso che porta lo scienziato Bruce Banner a diventare un gigante verde dalla forza sovrumana è infatti condensata in appena due minuti di flashback del protagonista, che si trova in Brasile per cercare di sconfiggere la belva che cela dormiente dentro di sé.
Un incidente fatale porta il generale Ross e una squadra speciale, capitanata dall’ambizioso Blonsky, sulle tracce di Bruce dando inizio a un inseguimento che dura per tutto il resto del film.
Durante questa caccia al mostro, Bruce ritrova la sua amata Betty, unico essere vivente di fronte a cui Hulk si calma, e Blonsky, accecato dal desiderio di ottenere gli stessi poteri del colosso, si fa trasformare in una creatura mostruosa dalla forza portentosa: il terribile Abominio.



Il film parte in maniera promettente: grazie alla presenza di un grandissimo cast sembra possibile la magia che si creò con il primo “Spiderman” - intrattenimento spettacolare di qualità - ma non è così.
Nonostante Edward Norton sia uno dei migliori attori della sua generazione e sia stato affiancato dal grande Tim Roth e dal mostro sacro William Hurt, il contesto soffoca le interpretazioni dei tre attori, generando un ammasso confuso di inseguimenti, lotte, esplosioni e effetti speciali.
La prima parte va troppo per le lunghe, mostrandoci il mostro dopo una buona mezz’ora; la parte centrale presenta le lacune più evidenti, buchi mostruosi nella sceneggiatura e dialoghi imbarazzanti; il finale risolleva la pellicola, regalandoci uno dei combattimenti più lunghi tra good e bad guy: Hulk e Abominio se le danno di santa ragione monopolizzando la scena a suon di onde d’urto e urla disumane.
Grande pecca della pellicola è proprio la regia: la mano di Leterrier non è sicura, a volte sembra che non sappia dove posizionare la macchina da presa e tutto il film dà l’idea di un gigantesco video clip di serie b, facendoci rimpiangere la regia virtuosa di Ang Lee. Anche il montaggio non funziona, presentando degli stacchi a volte veramente troppo bruschi e irrisolti, fiaccando in questo modo il ritmo del film.
Il regista ha inoltre seminato nella pellicola diverse citazioni, non tutte riuscite: il bacio sotto la pioggia tra Betty e Bruce alla “Spiderman”, Hulk e Betty moderni King Kong e Ann Darrow, laboratori con macchinari riportanti il logo dell’industria del Tony Stark di “Iron Man”.
Altra cosa che non convince è la coppia Norton – Tyler: tra i due non c’è un gran feeling, e la Tyler risulta troppo poco incisiva.
I momenti migliori sono i camei di Stan Lee e Lou Ferrigno e il colpo di scena finale: si prevede un altro capitolo forse ben più entusiasmante di questo.
Insomma ancora una volta l’incredibile Hulk si è mostrato non così incredibile, portando a pensare che forse il suo destino è quello di rimanere un prodotto più adatto alla tv che al grande schermo.

La citazione: "Se quella cosa si rifarà viva ci saranno tanti duri di professione che se la faranno sotto, signore!"


Voto: ♥1/2

Uscita italiana: 18 giugno 2008

Pubblicato su
Supergacinema.

5 commenti:

  1. So che la Marvel ha mostrato "mano pesante" in fase di montaggio, snaturando in parte il lavoro di Leterrier e di Norton...

    Quando lo vedrò non dimenticherò di scrivere la mia recensione :)

    Comunque, complimenti: apprezzo le tue recensioni... non c'è nè una parola di troppo, nè una di meno.

    Ma sappi che non sarebbe male trovare al loro termine qualche stellina o faccina che "condensi" il tuo giudizio ;)

    Ciao ciao ^^

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  2. Peccato per la mandracata non riuscita al cinema, però a quanto leggo non mi sono perso niente...
    Saludos!

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  3. Sicuramente sarà meglio di quello di Ang Lee,non ho dubbi. Andrò a vederlo senza aspettarmi molto, ma nemmeno così poco.

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  4. In merito a questo film ero molto combattuto... Ma alla fine credo seguirò l'istinto e non andrò a vederlo.

    Il regista mi aveva favorevolmente impressionato con Danny the dog, ma li evidentemente gran parte del merito era da attribuire alla mano (sceneggiatura, produzione) di Besson.

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  5. Ciao! Hai un modo di scrivere da vera critica! A me il film non è dispiaciuto, anche se preferisco quello di Ang Lee. Francamente non ho capito le critiche al film di Ang Lee, però credo che alcuni critici siano pagati per criticare un film in maniera negativa.
    Io sono loggato anche qui ma in realtà
    sono un blogger di Splinder.
    Il mio blog è superprogressive.splinder.com e tratta di musica progressive, cinema e altro.
    Ciao!

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