domenica 8 giugno 2008

Dino Risi 1916 - 2008


Dino Risi


E' morto ieri Dino Risi.
Con lui se ne va un grande pezzo della storia del cinema italiano.

Nato a Milano nel 1916, entrò nel mondo del cinema quasi per caso.
Risi infatti aveva seguito le orme paterne, il padre era il medico del Teatro Alla Scala, diventando uno psichiatra. Ogni tanto scriveva qualche articolo sul cinema per giornali locali, e presto capì che la vita in manicomio non faceva per lui.
Divenne amico di Aberlo Lattuada che, nel 1940, gli chiese di fare l'aiuto regista nel film "Piccolo mondo antico".
Risi accettò per divertimento e la cosa finì lì.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale cercò dei finanziamenti per girare dei cortometraggi e girò diverse pellicole come "Buio in sala".
Proprio "Buio in sala" fu acquistato dal produttore Carlo Ponti e fu allora che Risi decise di diventare un regista professionista.
Nel frattempo aveva conosciuto in Svizzera - dove si era rifugiato dopo l'8 settembre del 1943 - la sua futura moglie da cui ha avuto due figli: Claudio (1949) e Marco (1951), diventuti entrambi registi.

Si trasferì così a Roma e scrisse la sceneggiatura di "Poveri ma belli" (1957): le storie amorose di cinque giovani romani. Il film ebbe un successo enorme: fu uno dei maggiori successi commerciali degli anni '50 e diede al quarantenne regista fama e notorietà.
Con questo film Risi si inserì nel filone dei film "della ricostruzione", separandosi definitivamente dalla corrente del Neorealismo.
A "Poveri ma belli" seguirono due sequel: "Belle ma povere" e Poveri milionari".

Sempre parlando di seguiti, a Risi fu affidato il sequel di "Pane amore e fantasia": "Pane amore e...", con una giovanissima Sophia Loren affiancata dal sommo Vittorio De Sica.

Risi cominciò a collaborare con grandissimi attori come Gassman e Sordi: girò con il primo "Il mattatore" (che diventerà il soprannome dell'attore) e con il secondo "Il vedovo".
Risi divenne così uno dei maggiori autori della Commedia All' Italiana.

Il vero capolavoro della sua vita è "Il sorpasso" del 1962: il personaggio di Bruno Cortona, interpretato da un Vittorio Gassman leggendario, è entrato nel costume italiano e il film è uno dei migliori del cinema italiano e, per me, della filmografia mondiale.

Dopo "Il Sorpasso" seguirono altri importanti film: "I mostri" (1963) con la fantastica coppia Gassman - Tognazzi, che riprese anche in "In nome del popolo italiano" (1971), "Straziami ma di baci saziami" con Nino Manfredi, Pamela Tiffin e Tognazzi, "Profumo di donna" del 1974 sempre con Gassman, l'attore-feticcio di Risi (da cui fu tratto il remeke con Al Pacino).

Risi è stato attivo fino a una decina di anni fa e nel 1990 è stato "il mentore" di Monica Bellucci, affidandole uno dei suoi primi ruoli al cinema in "Vita coi figli".

Negli ultimi anni aveva molto apprezzato il lavoro di Gabriele Muccino, nel quale aveva riconosciuto una sorta di "figlio artistico".

Per ricordarlo però è molto meglio riguardare i suoi film: un cinema che sapeva cogliere esattamente lo spirito dei tempi, a cui hanno preso parte i più grandi attori italiani da Gassman a De Sica, Tognazzi, Loren, Manfredi, Sordi, e che ha segnato indelebilmente il costume della nostra società.

Grazie di tutto Signor Risi!


Pane amore e... (1955)

Sophia Loren e Vittorio De Sica


Poveri ma belli (1957)

Marisa Allasio e Renato Salvatori


Il sorpasso (1960)

Jean-Louis Trintignant e Vittorio Gassman


I mostri (1963)

Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi


Straziami ma di baci saziami (1968)

Pamela Tiffin e Nino Manfredi


In nome del popolo italiano (1971)

Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman


Profumo di donna (1974)

Vittorio Gassman e Agostina Belli


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