Nella spettacolare cornice di Palazzo Farnese che ospita l’ambasciata di Francia la regista Sylvie Verheyde e la giovanissima Léora Barbara parlano del film “Stella”.
Il film “Stella” della regista francese Silvie Verheyde presentato al Festival di Venezia è piaciuto a molti e ha trovato un illustre e accanito sostenitore nel nostro Nanni Moretti che ha voluto fortemente la distribuzione italiana della pellicola d’oltralpe.
All’anteprima romana del film, nella spettacolare cornice di Palazzo Farnese che ospita l’ambasciata di Francia, la regista Sylvie Verheyde e la giovanissima protagonista Léora Barbara hanno parlato alla stampa del film.
La regista non nasconde la soddisfazione per l’accoglienza che il pubblico francese ha riservato al suo film: “Il film in Francia è stato accolto molto bene sia dalla critica che dal pubblico. Ho incontrato il pubblico in vari festival e tutti mi hanno detto che in qualche modo ci si ritrovavano. Spero che anche i giovani si riconoscano in questa storia”.
Inevitabile il confronto con un capolavoro francese su un argomento simile, “I 400 colpi” di Truffaut: “Non ho pensato a “I 400 colpi”. L’idea del film mi è venuta per motivi personali. Quando mio figlio è entrato in prima media ho ripensato a me in quel periodo e a quanto è stato importante per me: la letteratura e i libri mi hanno cambiato la vita e resa quello che sono”.
Un altro confronto spontaneo è quello con il film vincitore del Festival di Cannes “La classe” di Cantent ma la regista, molto candidamente, ha detto a riguardo: “Non ho visto il film! E purtroppo non posso commentare..”.
Il film è ambientato negli anni ’70 ed è molto autobiografico come spiega l’autrice: “L’idea di ambientare il film in quell’epoca era per conservare l’autenticità della storia e poi era utile per far vedere le differenze tra la scuola di oggi e quella di quegli anni, soprattutto perché in Francia si discute molto sulla scuola adesso: ci sono classi miste e si parla addirittura di separare di nuovo i maschi dalle femmine…Per me invece è importante mescolare i vari ceti sociali e la cosa più importante in assoluto è la cultura perché può essere un’opportunità per tutti”.
Nel film compare in un piccolo ruolo anche Guillaume Depardieu, recentemente scomparso e Sylvie lo ricorda così: “Guillaume è morto quando il film era già finito ed era stato montato. Ho proposto a lui il ruolo del principe azzurro perché lo era realmente: tutti noi del set siamo rimasti tutti colpiti dalla sua morte e sono contenta che le sue ultime immagini sullo schermo siano positive e luminose”.
La giovanissima protagonista Léora è perfetta per il ruolo e ha dimostrato un grande talento; la regista parla di come è stata scelta per la parte: “L’ho scelta tramite un casting, era importantissimo trovare la persona giusta. Ho visto Léora la prima settimana di casting e ho pensato subito che fosse perfetta: era diversa da tutte le altre ragazzine, non si atteggiava da attrice ed era molto determinata. Poi però la mamma ha letto la sceneggiatura e non voleva darle il permesso. Per fortuna poi ha cambiato idea dopo che ne abbiamo parlato! Io cercavo qualcuno che capisse la storia e fosse cosciente di quello che stava facendo”.
La giovanissima protagonista, molto spigliata sullo schermo, alla conferenza si è mostrata timida e sul suo personaggio ha detto: “Come Stella anche io vado a scuola, ma mi sento molto diversa da lei soprattutto se parliamo di certe cose…”; sulla scuola invece ha dichiarato: “I miei insegnanti non sono così severi, anzi sono cool! Quando la materia è interessante io e i miei compagni ci comportiamo bene, se invece non ci interessa non siamo proprio bravi…Vedere dei professori così violenti sullo schermo mi ha fatto ridere”.
Nel film Stella ama Balzac e alla regista e a Léora sono state chieste le loro preferenze in campo letterario: “La letteratura è stata la mia prima amica” dice Sylvie “E i miei amici erano i personaggi di Balzac. Amo molto anche “Una diga sul pacifico” di Marguerite Duras che spesso viene considerata una scrittrice troppo intellettuale, a me invece quel libro ha dato sensazioni epidermiche”. Anche Léora ha parlato dei suoi gusti: “Mi piacciono Maupassant, Moliere e anche Shakespeare” mentre le sue attrici preferite sono Angelina Jolie e Scarlett Johansson.
Pubblicato su Cineforme.
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