Specchio specchio delle mie brame, qual è la rilettura moderna di Biancaneve più bella del reame?
Il cerchio si chiude (in realtà no perché già si parla di un probabile sequel per questo film): con l'uscita di Biancaneve e il cacciatore si completa infatti l'ondata di rivisitazioni della favola con protagoniste regine malvagie e mele avvelenate.
Prima è stata la volta della Biancaneve comica e ballerina di Tarsem, prima ancora della serie tv Once upon a time (da noi C'era una volta): ora con questo capitolo la favola per eccellenza aggiunge alle sue versioni quella fantasy e dark.
Biancaneve e il cacciatore si discosta da tutti i suoi predecessori, abbandonando animaletti dagli occhioni dolci in puro stile Disney e coreografie alla Bollywood, per avvicinarsi maggiormente alle atmosfere cupe e orrorifiche delle storie originali: con la sua spaventosa foresta maledetta, il sangue e la magia nera il film diretto dall'esordiente Rupert Sanders è quello che più richiama le suggestioni delle fiabe scritte dai fratelli Grimm.
In questa nuova versione abbiamo un regno felice, un re amante del suo popolo, della sua regina e della piccola figlia dalla bocca rossa, la pelle bianca e i capelli corvini.
Quando la regina muore però, il re sembra inconsolabile, fino a quando non viene conquistato dalla bellezza di Ravenna (Charlize Theron), apparentemente bellissima donzella in difficoltà, che si rivela in realtà una malvagia strega.
Ravenna con gli anni trasforma il regno in un luogo infelice e si mantiene bella e giovane rubando la gioventù alle fanciulle.
Quando la principessa Biancaneve (Kirsten Stewart) compie diciotto anni la situazione precipita: lo specchio magico della regina le rivela che la ragazza è destinata a diventare più bella di lei e che mangiando il suo cuore Ravenna potrebbe essere giovane in eterno.
Biancaneve scappa dunque nella foresta oscura, luogo pieno di creature mostruose, e per ritrovarla la regina ingaggia il cacciatore (Chris Hemsworth).
La storia principale rimane invariata, a cambiare sono le ambientazioni e alcune soluzioni estetiche davvero notevoli: costumi e ambienti sono decisamente di stile medievale, mentre le creature arrivano direttamente dall'immaginario fantasy. Le soluzioni estetiche migliori sono tutte quelle che riguardano la regina malvagia: lo specchio in tre dimensioni, la regina che si scompone in migliaia di corvi, il suo bagno nel latte, il dono della mela completamente rivisitato. Non è un caso che i momenti migliori siano quelli in cui compare la perfida regina cattiva: la tendenza di fare della evil queen la protagonista, abbracciata sia nel film di Tarsem che nella serie tv, qui è ai massimi livelli. Spietata, ossessionata dalla bellezza che diventa un'arma letale e forma di potere, la regina di Charlize Theron è la maggiore attrattiva del film: bellissima da non sembrare umana, sguardo folle, sorriso malvagio, anche quando le scene richiedono una recitazione sopra le righe, la Theron dimostra di essere una delle pochissime attrici in cui bellezza e bravura coincidono.
La sua regina, fasciata negli splendidi costumi di Colleen Atwood, oscura totalmente la Biancaneve di Kirsten Stewart, unico punto debole del film: non credibile come rivale in bellezza della Theron, la Stewart si dimostra non all'altezza anche, e soprattutto, dal punto di vista interpretativo. Anche qui, così come nella saga di Twilight, la ritroviamo spenta, inespressiva e con poco carisma. Ad aiutarla c'è il cacciatore di Chris Hemsworth, che sembra quasi più Thor qui che nel film The Avengers: impulsivo, coraggioso, la sua recitazione è molto fisica e convincente. Il suo cacciatore rude, schietto e virile mette totalmente in ombra il principe azzurro, interpretato da Sam Claflin, che, in un'interessante rilettura, diventa un'ombra sbiadita di sogni infantili.
Sempre presenti i sette nani, che qui sono addirittura otto, interpretati da attori straordinari come Bob Hoskins, Ian McShane, Ray Winstone e Nick Frost.
Biancaneve e il cacciatore si rivela dunque una rilettura interessante e riuscita della favola di Biancaneve, che può contare su un cast stellare e un allestimento visivo davvero spettacolare.
Il cerchio si chiude (in realtà no perché già si parla di un probabile sequel per questo film): con l'uscita di Biancaneve e il cacciatore si completa infatti l'ondata di rivisitazioni della favola con protagoniste regine malvagie e mele avvelenate.
Prima è stata la volta della Biancaneve comica e ballerina di Tarsem, prima ancora della serie tv Once upon a time (da noi C'era una volta): ora con questo capitolo la favola per eccellenza aggiunge alle sue versioni quella fantasy e dark.
Biancaneve e il cacciatore si discosta da tutti i suoi predecessori, abbandonando animaletti dagli occhioni dolci in puro stile Disney e coreografie alla Bollywood, per avvicinarsi maggiormente alle atmosfere cupe e orrorifiche delle storie originali: con la sua spaventosa foresta maledetta, il sangue e la magia nera il film diretto dall'esordiente Rupert Sanders è quello che più richiama le suggestioni delle fiabe scritte dai fratelli Grimm.
In questa nuova versione abbiamo un regno felice, un re amante del suo popolo, della sua regina e della piccola figlia dalla bocca rossa, la pelle bianca e i capelli corvini.
Quando la regina muore però, il re sembra inconsolabile, fino a quando non viene conquistato dalla bellezza di Ravenna (Charlize Theron), apparentemente bellissima donzella in difficoltà, che si rivela in realtà una malvagia strega.
Ravenna con gli anni trasforma il regno in un luogo infelice e si mantiene bella e giovane rubando la gioventù alle fanciulle.
Quando la principessa Biancaneve (Kirsten Stewart) compie diciotto anni la situazione precipita: lo specchio magico della regina le rivela che la ragazza è destinata a diventare più bella di lei e che mangiando il suo cuore Ravenna potrebbe essere giovane in eterno.
Biancaneve scappa dunque nella foresta oscura, luogo pieno di creature mostruose, e per ritrovarla la regina ingaggia il cacciatore (Chris Hemsworth).
La storia principale rimane invariata, a cambiare sono le ambientazioni e alcune soluzioni estetiche davvero notevoli: costumi e ambienti sono decisamente di stile medievale, mentre le creature arrivano direttamente dall'immaginario fantasy. Le soluzioni estetiche migliori sono tutte quelle che riguardano la regina malvagia: lo specchio in tre dimensioni, la regina che si scompone in migliaia di corvi, il suo bagno nel latte, il dono della mela completamente rivisitato. Non è un caso che i momenti migliori siano quelli in cui compare la perfida regina cattiva: la tendenza di fare della evil queen la protagonista, abbracciata sia nel film di Tarsem che nella serie tv, qui è ai massimi livelli. Spietata, ossessionata dalla bellezza che diventa un'arma letale e forma di potere, la regina di Charlize Theron è la maggiore attrattiva del film: bellissima da non sembrare umana, sguardo folle, sorriso malvagio, anche quando le scene richiedono una recitazione sopra le righe, la Theron dimostra di essere una delle pochissime attrici in cui bellezza e bravura coincidono.
La sua regina, fasciata negli splendidi costumi di Colleen Atwood, oscura totalmente la Biancaneve di Kirsten Stewart, unico punto debole del film: non credibile come rivale in bellezza della Theron, la Stewart si dimostra non all'altezza anche, e soprattutto, dal punto di vista interpretativo. Anche qui, così come nella saga di Twilight, la ritroviamo spenta, inespressiva e con poco carisma. Ad aiutarla c'è il cacciatore di Chris Hemsworth, che sembra quasi più Thor qui che nel film The Avengers: impulsivo, coraggioso, la sua recitazione è molto fisica e convincente. Il suo cacciatore rude, schietto e virile mette totalmente in ombra il principe azzurro, interpretato da Sam Claflin, che, in un'interessante rilettura, diventa un'ombra sbiadita di sogni infantili.
Sempre presenti i sette nani, che qui sono addirittura otto, interpretati da attori straordinari come Bob Hoskins, Ian McShane, Ray Winstone e Nick Frost.
Biancaneve e il cacciatore si rivela dunque una rilettura interessante e riuscita della favola di Biancaneve, che può contare su un cast stellare e un allestimento visivo davvero spettacolare.
Charlize Theron
La citazione: "Questo mondo corrotto avrà la regina che merita"
Hearting/Cuorometro: ♥♥♥
Uscita italiana: 11 luglio 2012
Titolo originale: Snow White and the Huntsman
Regia: Rupert Sanders
Anno: 2012
Cast: Charlize Theron, Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Sam Claflin, Sam Spruell, Ian McShane, Bob Hoskins, Ray Winstone, Nick Frost, Brian Gleeson
Mannaggia, quando sono partito in Italia non era uscito, mentre ora in Austria é giá fuori programmazione..arrrghhh
RispondiEliminaNemmeno in una saletta?!
Elimina"lo specchio magico della regina le rivela che la ragazza è destinata a diventare più bella di lei!"
RispondiEliminaAhaa!!!! Ecco chiarito il mistero!!! In effetti non mi capacitavo di come fosse possibile che lo specchio ritenesse più bella Kirsten Stewart di Charlize Theron!!!
Si vabbé per me anche se cresce un altro po' la Stewart non potrà mai essere più bella di Charlize Theron.
EliminaAnche se effettivamente bisogna ammettere che quasi nessuna donna (almeno di quelle dello spettacolo) è più bella di Charlize Theron.
Bè, forse la Stewart no, ma magari Biancaneve sì! :)
EliminaConcordo comunque su Charlize Theron. Penso spesso che quando si trasporta un libro in cui ci sono personaggi di una bellezza straordinaria in film si rimane sempre un po' delusi dagoli attori che, porelli loro, sono sempre umani e di una bellezza spesso relativa. Ecco, Charlize Theron secondo me è invece proprio l'esempio di bellezza universale che non potrebbe mai deludere!!
Ma infatti Biancaneve doveva essere quanto meno se non più bella, almeno bella come la regina! Anche nel cartone della Disney la regina è più carismatica, però come bellezza le due protagoniste possono competere.
EliminaQui invece hanno proprio sbagliato in partenza: se prendi una come Charlize Theron per la regina poi voglio vedere come fai a prendere una ragazza in grado di tenerle testa!
E cmq la Stewart a me non piace proprio come attrice, magari potrebbe anche sembrare più bella, ma il suo volto perennemente inespressivo la penalizza parecchio.