sabato 29 ottobre 2011

Diario di un Festival


Il mio reportage video giorno per giorno del Festival di Roma 2011 per Repubblica.it





5 commenti:

  1. al secondo giorno con quella carrellata di scarpe mi sembravi nanni moretti in bianca...

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  2. :D
    Eh ormai lo sai che sono fissata per le scarpe!!!
    ^^

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  3. Bellissimi i tuoi resoconti Vale, sei proprio nata per questo lavoro! ;-)

    Non sono mai stato al Festival di Roma, per motivi che riassumo nel mio blog:

    http://solaris-film.blogspot.com/2011/10/diversi-lettori-di-questo-blog-mi.html

    però mi piacerebbe, se e quando ne avrai voglia, conoscere la tua opinione su una rassegna che, per quanto ormai radicata e importante, non mi ha mai 'attirato' più di tanto, soprattutto perchè l'ho sempre trovata una manifestazione 'a metà', perennemente in bilico tra 'festival del cinema' a tutti gli effetti, oppure kermesse 'popolare' e abbastanza commerciale, più attenta al pubblico che alla qualità...

    Questo perchè, mi sembra di poter dire, il Festival di Roma ha sempre presentato importanti film 'fuori competizione' (soprattutto americani), ma ha sempre presentato un Concorso decisamente sottotono, salvo alcune bellissime eccezioni (L'uomo che verrà, Brotherhood...). E poi c'è sempre il nodo irrisolto dell'insana competizione con la Mostra di Venezia, che certo non giova a nessuno.

    Insomma: tu che lo vivi in prima persona, come 'collochi' il Festival di Roma rispetto a manifestazioni storiche come Cannes, Venezia o Berlino? Te lo chiedo spassionatamente, proprio perchè sono assolutamente a digiuno di questo festival.

    Nel frattempo... buon lavoro e buon divertimento! Continua così!

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  4. Grazie mille! :)

    Il Festival di Roma è un po' fiacco, hai ragione: per quanto riguarda il concorso principale si punta troppo ad avere la grande star a discapito della qualità dei film.

    Però la sezione Extra curata da Mario Sesti è sempre interessante, presenta spesso delle vere chicche che altrimenti non vedresti mai.

    E po la cosa unica di questo Festival sono gli incontri con il pubblico: Cronenberg, Cimmino, Mann...delle esperienze fantastiche, stai lì a commentare le scene dei film con il tuo regista preferito.
    Questo non lo fa nessun Festival.
    Ed è sempre un'idea di Sesti.

    Ecco forse se questo Festival si orientasse più su questi due aspetti sarebbe veramente diverso dagli altri, più cinefilo ed interessante.

    Anche perché cercare di battere sullo stesso campo Festival storici come Cannes o Venezia è una sfida già persa in partenza.

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  5. Hai ragione, gli incontri col pubblico in sala sono una vera 'chicca'... Qualcosa di simile succede a Locarno, dove le conferenze stampa sono aperte a tutti, ma si parla solo del film presentato e per poco tempo.

    A Roma invece dev'essere davvero 'elettrizzante' colloquiare amabilmente con gente come Michael Mann.

    Dai, l'anno prossimo dovrò venire anch'io: bisogna colmare questa lacuna!!

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