domenica 15 marzo 2009

Ponyo sulla scogliera

La vita è piena di bollicine in fondo al mar
Ponyo, pesciolina disubbidiente e curiosa, rimane intrappolata in un vasetto di vetro. Per fortuna a salvarla c’è Sosuke, un bambino di cinque anni pronto a prendersi cura di lei. La pesciolina, conquistata dal bambino, e dal prosciutto, vuole assolutamente diventare umana.


Negli ultimi anni nel mondo del cinema è scoppiata una rivoluzione: generi anticamente considerati superficiali e di puro intrattenimento come il cinefumetto e l’animazione sono diventati il mezzo più efficace e spettacolare per parlare di temi importanti.
Così è stato per i recenti “Il Cavaliere Oscuro”, “Watchmen” e “Wall-e” e da meno non è “Ponyo sulla scogliera”, ultima opera di Hayao Miyazaki, considerato il genio dell’animazione nipponica.
Miyazaki, disegnatore, sceneggiatore e regista, è famoso per le sue storie dall’alto potere immaginifico, spesso complicate, piene di personaggi, a volte quasi astratte e infarcite di citazioni colte, soprattutto dalle opere di Magritte.
Con Ponyo Miyazaki passa ad un nuovo livello: una storia che parla di temi difficili come l’emergenza ambientale, l’amore, il mutare continuo e inevitabile della vita adatta ai bambini come agli adulti. La protagonista è una pesciolina rossa dal volto umano, Ponyo, disubbidiente e curiosa, che spintasi a riva rimane intrappolata in un vasetto di vetro. Per fortuna a salvarla c’è Sosuke, un bambino di cinque anni pronto a prendersi cura di lei. La pesciolina, conquistata dal bambino, e dal prosciutto, vuole assolutamente diventare umana.



A metà tra La Sirenetta e Nemo, Ponyo diventa il simbolo della natura che, nonostante la sconsideratezza degli uomini, ha un’energia talmente dirompente e inesauribile da tornare sempre a galla: nonostante la maggior parte degli uomini inquinino il mare e non rispettino la natura, Ponyo desidera diventare umana perché commossa dall’affetto di un singolo individuo.
E proprio l’amore è l’altro tema portante del film: nonostante appartengano a due mondi totalmente diversi, Ponyo e Sosuke scelgono di stare insieme perché si piacciono così come sono. Non importa che uno sia un umano e l’altra un pesce: l’amore non conosce confini, soprattutto per i bambini.
Grazie a queste due figure commoventi e tenerissime Miyazaki ci fa capire che, nonostante gli adulti spesso si comportino male, si può ancora sperare nel futuro finchè il mondo verrà visto attraverso gli occhi di un bambino: i bambini sanno già tutto, sono i grandi che dovrebbero ricordarsi come si guarda il mondo.



Il tutto è raccontato con un tratto molto semplice, quasi infantile, dai delicati colori pastello, a sottolineare maggiormente l’atmosfera magica della storia.
Miyazaki crea così un mondo incantato, surreale, quasi mitologico, in cui spicca l’innocenza dei bambini e la forza straordinaria delle donne: la giovane ed energica madre di Sosuke, le vecchiette piene di entusiasmo, la maestosa regina del mare, sono tutte figure positive, materne e rassicuranti, piene di vitalità e allo stesso tempo ferme nei loro principi, sono loro a mandare avanti l’umanità, al contrario dei mariti distratti e lontani per la maggior parte del tempo.
Miyazaki riesce quindi a stupirci ancora una volta: facendoci contemporaneamente ridere e riflettere, creando un mondo in cui è bello immergersi a tutte le età.

La citazione: "A Ponyo piace Sosuke!"

Voto: ♥♥♥

Uscita italiana: 20 marzo 2009

Pubblicato su Meltin'Pot.

13 commenti:

  1. Lo adoro dai tempi del "Castello di Cagliostro" e "Nausicaa", e considero "Il castello errante di Howl" uno dei film d'animazione più belli mai fatti.
    Non me lo perderò, quindi...

    RispondiElimina
  2. Io di frase avrei selezionato "è al propano" (detto da un bambino poco più che quattrenne)...

    RispondiElimina
  3. beh, a dir la verità i temi importanti sono sempre alla base dei film di myazaki. su tutti l'ecologia che almeno dall'epoca della principessa mononoke è in primo piano (i precendenti non li ho visti, o meglio ho visto totoro, ma non lo ricordo)

    RispondiElimina
  4. Sono molto contento di leggere la tua opinione positiva su questo film, che aspettavo da tanto (come tutte le opere di Miyazaki) e che finalmente ha visto la luce. Da quello che dici, il regista è tornato ai suoi temi più cari, la natura, l'infanzia e l'amore, già brillantemente espressi in film come "Princess Mononoke", "La città incantata" e "Il castello errante di Howl". Non per questo lo si può marchiare di ripetitività, visto che ogni volta questi temi sono affrontanti con molta passione e con abili caratterizzazioni dei personaggi. Non vedo l'ora di vederlo e di avere il dvd! ^^

    RispondiElimina
  5. piaciuto pure a me! anzi, mi vado a fa un panino col prosciutto va ;)

    RispondiElimina
  6. non vedo l'ora di andarlo a vere...
    miyazaki è forse uno dei pochi autori del genere "anime" che mi trasmettono emozioni al di fuori della mia comprensione.
    le sue storia hanno sempre un tema comune: il tema della trasformazione. Un mutamento che non viene visto a occhio nudo, ma che avviene, e senza renderci conto ci troviamo di fronte un tuttaltra storia "infantile". i suoi film sono trattati di filosofia..

    RispondiElimina
  7. Sei stata un po' stretta di voto per me :). Film che ho amato moltissimo.


    Un saluto

    RispondiElimina
  8. @Dekker: sì Myazaki è un grande! Questo te lo consiglio di cuore! :)

    @Appi: dillo a Pietro... :D

    @Larry: sì sì non è che ho detto che li affronta solo qui ci mancherebbe, però qui lo fa in un modo accessibile anche ai più piccoli.

    @Filippo: beh questo, insieme a Watchmen, credo sia decisamente il tuo film del mese!!!

    @Lessio: :D

    @er Kaiser: sottoscrivo ogni parola!

    @chimy: hai ragione...alzo subito il voto!
    :)

    RispondiElimina
  9. 2 recensioni che leggo del film di Miyazaky e due recensione più che positive. Deve essere proprio un gran bel film.

    RispondiElimina
  10. Ops scusate ho toppato con il nome.
    -Miyazaki- :)

    Saluti.

    RispondiElimina
  11. grande Miyazaki

    bello il blog
    il mio, da poco sul web, riguarda l'animazione, se vuoi puoi darci un'occhiata

    RispondiElimina
  12. Peccato che da noi l'animazione o è Pixar o Dreamworks, altrimenti non viene considerato, dando il giusto merito.
    Ho visto sale in cui veniva proiettato solo al primo spettacolo pomeridiano e ci sono rimasto male.
    Byez

    RispondiElimina
  13. Solo leggendo la citazione m'avvedo che probabilmente in giapponense c'è un gioco di parole tra "suki" (mi piace) e "susuke".

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...