Abbiamo incontrato l'attrice premio Oscar dopo la presentazione del film "Aloft" di cui è protagonista insieme a Cillian Murphy e Mélanie Laurent. Ci ha raccontato dei suoi ultimi film, dell'essere madre e del suo rapporto con il marito Paul Bettany
Sguardo di ghiaccio, magrezza impressionante e atteggiamento fiero: Jennifer Connelly, bimba prodigio passata dal set di "C'era una volta in America" di Sergio Leone, in cui era la giovane Deborah, ai labirinti costruiti dal re degli gnomi più cool che si sia mai visto, ovvero il Duca Bianco David Bowie, in "Labyritnth", ha vissuto su un set per gran parte della sua vita, fino a ottenere l'Oscar per la sua interpretazione in "A beautiful mind" di Ron Howard. Dopo la statuetta, l'attrice ha diluito la sua presenza sullo schermo, per dedicarsi alla famiglia: sposata da undici anni con il collega Paul Bettany, la Connelly ha avuto dal compagno due bambini, il secondo nel 2011, e, dopo qualche tempo lontana dalle scene, è tornata a lavoro a pieno ritmo, con ben quattro pellicole in arrivo sul grande schermo quest'anno. Una di queste è "Aloft", film della regista peruviana Claudia Llosa, in cui recita al fianco di Cillian Murphy e Mélanie Laurent.
Jennifer Connelly ci ha parlato di questo suo ritorno in grande stile: "Mi ero presa una pausa perché ho avuto un altro bambino: non ho lavorato durante la gravidanza e nemmeno nel primo anno di mio figlio. Quindi quando sono tornata a lavoro mi sono arrivate molte proposte e ho affrontato più progetti insieme. E' stato eccitante tornare a lavorare. Il mio ritmo di lavoro è molto rilassato: in genere faccio un paio di film e poi mi prendo una pausa. Quando ho trovato tutti questi progetti per me così interessanti invece ho deciso di affrontarli uno dietro l'altro, ma non è stata una scelta calcolata".
In "Aloft" Jennifer interpreta Nana, una madre single che si separa dai figli quando scopre di avere dei poteri misteriosi.
"Ho amato la sceneggiatura, penso che sia bellissima, avevo visto il film precedente di Claudia (Llosa) e mi aveva colpito molto; conoscendola mi sono trovata benissimo con lei: creativamente siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Quindi ho accettato con gioia il ruolo".
Sul set l'attrice ha respirato un'atmosfera particolare e cosmopolita.
"Il cast proviene da ogni angolo del mondo: Claudia è peruviana e vive in Spagna, Mélanie (Laurent) è francese, Cillian (Murphy) irlandese, sul si respirava un'atmosfera molto aperta. Lavorare a questo film con queste persone mi ha dato molta gioia, è stata un'occasione di crescita personale. Credo che Claudia sia una vera artista: ha un buon giudizio, è in grado di creare delle immagini meravigliose ma non è sentimentale. Sa cosa le piace, è molto intuitiva e come regista è molto fluida. Lavorerei di nuovo con lei subito: anche se mi affidasse un piccolo ruolo. Con lei si è creata un'alchimia perfetta. Mi piace molto come si approccia ai personaggi: in questo film i protagonisti fanno delle scelte che sono difficili da giudicare ma lei li rappresenta come degli esseri umani. Tutti i protagonisti sono a pezzi e per me girare un film con dei personaggi del genere è coraggioso: odio quelle pellicole in cui tutti si possono etichettare solo come buoni o cattivi. Nessuno è perfetto. Ogni persona che conosco ha dei difetti: quando cresciamo tutti ci trasformiamo in degli adulti con luci e ombre. Girare un film in cui i personaggi sono così vicini agli esseri umani reali per me è fondamentale".
Nel film l'attrice interpreta una madre insolita, una figura quasi mistica che abbandona i suoi figli.
"Credo che il mio personaggio in realtà sia molto pratico, appartiene alla terra e non è una figura eterea. Poi la sua vita cambia e diventa qualcos'altro ma la Nana che impariamo a conoscere è un essere umano in tutto e per tutto. Per quanto riguarda la spiritualità credo che le cose che non siamo in grado di capire siano molte di più di quelle che effettivamente conosciamo. Almeno per quanto mi riguarda".
Il personaggio di Nana dunque è una madre molto diversa da quella che Jennifer Connelly è nella realtà, come ha sottolineato lei stessa.
"Essere madre ha condizionato il mio lavoro in generale, non solo in questo film. Essere madre ha cambiato ogni aspetto della mia vita. Per quanto riguarda il personaggio di Nana lei è una madre molto diversa da come sono io, non mi riconosco in lei".
Tra gli altri progetti di Jennifer Connelly in uscita quest'anno ci sono "Storia d'inverno", "Noah", il colossal biblico di Darren Aronofsky con protagonista Russell Crowe, e "Shelter", storia d'amore e povertà scritta e diretta da Paul Bettany, marito dell'attrice.
"Paul ha scritto la sceneggiatura, ha diretto il film e mi ha affidato una parte. Non so se il ruolo che ha scritto sia stato pensato apposta per me, questo bisognerebbe chiederlo a lui. Insieme abbiamo girato diversi film come attori, le nostre strade lavorative si sono incrociate diverse volte, siamo sposati da undici anni e abbiamo avuto due bambini, insieme abbiamo vissuto diverse esperienze e situazioni, siamo un po' come cane e gatto e spesso siamo circondati dal caos. Quindi lavorare insieme in questo film è stato facile, si è instaurato subito un rapporto di fiducia totale, cosa fondamentale visto che, essendo un film a budget molto basso, abbiamo avuto pochissimi giorni a disposizione per girare. Inoltre è stata la prima volta in assoluto che sono andata a letto con il regista".
Pubblicato su Trovacinema.
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