giovedì 29 agosto 2013

Via Castellana Bandiera




Carnale, passionale, esplosiva e pronta a sperimentare: Emma Dante, attrice, regista di teatro e scrittrice, è un talento poliedrico che chi ha visto sul palcoscenico sa che porta sulle tavole di legno la polvere e gli odori della Sicilia, sua terra natale cui è legata da un cordone che l'artista sembra allo stesso tempo voler abbandonare e tenersi stretto. Fondatrice della compagnia Sud Costa Occidentale, autrice di opere magnetiche come mPalermu, la Dante è diventata in pochi anni uno dei nomi di punta del panorama teatrale italiano, arrivando a dirigere, nel 2009, la prima della Carmen di Bizet al Teatro alla Scala. In quell'occasione le reazioni furono contrastanti: alcuni parlarono di innovazione e della capacità di incarnare il vero spirito del personaggio di Carmen, altri invece gridarono allo scandalo di una protagonista troppo "popolana". Che la si ami o la si odi, Emma Dante non lascia mai indifferenti e, data la sua propensione alla sperimentazione di diversi mezzi narrativi, era inevitabile un suo esordio dietro la macchina da presa.

Per la sua prima pellicola da regista l'artista siciliana ha scelto di portare sul grande schermo il suo romanzo Via Castellana Bandiera, pubblicato nel 2009 e vincitore del Premio Vittorini. La storia parla di tre donne, Rosa (Emma Dante), siciliana che ha si è lasciata alle spalle un provincialismo che le stava stretto, Clara (Alba Rohrwacher), sua compagna di vita, e Samira (Elena Cotta), madre che ha perso sette anni prima una figlia per colpa di un cancro e che da allora ha smesso di parlare. 
Alla guida delle loro auto, Rosa e Samira si trovano bloccate in una strada senza senso di marcia a Palermo, la via Castellana Bandiera del titolo, e, partendo da motivazioni differenti, instaurano un duello psicologico a colpi di clacson decise a non cedere il passo all'altra.

Girato come un western urbano, il film sfugge alla trappola di portare il teatro al cinema e tesse una violenta metafora di un luogo che diventa simbolo di un intero paese: nella loro ostinata immobilità, le due donne si fanno carico di tutte le tensioni e le contraddizioni di un popolo che è smarrito e non sa scuotersi, che non sa trovare spunti oltre al proprio piccolo interesse personale, che è fermo nella propria decadenza e ostinato a lasciarsi morire lentamente contro ogni razionalità.
Un racconto duro ed estremo, in cui non è un caso che a fronteggiarsi siano due donne: gli uomini che fanno loro da contorno sono ostili, gretti, preferiscono manipolarle e scommettere piuttosto che risolvere la situazione. 
Come ogni duello che si rispetti non può che arrivare la tragedia: risolutivo e presagito, l'infausto evento arriva fuori campo, in una scena finale che esprime tutta la potenza espressiva della Dante e che mostra il suo talento nell'usare gli spazi e le scene di massa.

Un esordio sanguigno e viscerale, aiutato da una coppia di interpreti all'altezza del compito: la Dante riesce a lavorare di sottrazione mostrando di essere un'ottima interprete anche al cinema e la Cotta, con la sola potenza dello sguardo, crea un mondo oscuro e primordiale che incute timore. 

Uno degli esordi più interessanti del cinema italiano contemporaneo.  

Emma Dante e Alba Rohrwacher


La citazione: "C'hanno tutti ragione e c'hanno tutti torto"

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥

Uscita italiana: 19 settembre 2013


Titolo originale: Via Castellana Bandiera
Regia: Emma Dante
Anno: 2014
Cast: Emma Dante, Alba Rohwacher, Elena Cotta, Renato Malfatti, Dario Casarolo
Colore: colore
Durata: 90 minuti
Genere: drammatico
Sceneggiatura: Emma Dante e Giorgio Vasta 
Fotografia: Gherardo Gossi
Montaggi0: Benni Atria
Musica: Enzo e Lorenzo Mancuso
Paese di produzione: Italia, Svizzera, Francia
Casa di produzione: Vivo Film
Distribuzione italiana: Rai Cinema

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