mercoledì 24 febbraio 2010

An education



Questo è un film da vedere.
Non solo perchè è la prima sceneggiatura per il cinema di Nick Hornby - uno che a scrivere non se la cava poi così male -, non solo perchè la protagonista Carey Mulligan è candidata all'Oscar come Migliore Attrice proprio per questo ruolo, non solo perchè i vestiti che indossa sono stupendamente vintage e ricercati, ma perchè ha molto da insegnare.

Questo è un film da
far vedere.
Da far vedere a tutte le ragazze adolescenti, meglio verso i 14-15 anni, non più tardi.
Purtroppo le ragazze di ogni età fino ai giorni nostri - me compresa - sono state cresciute con le favole e nel '900 con le favole di Walt Disney in particolare che - per quanto io possa amarle visto che ho praticamente subito un lavaggio del cervello da tutti quei teneri animaletti saltellanti - sono il male.
Sono il male perchè almeno le vecchie favole, prendiamo ad esempio quelle dei fratelli Grimm, sono molto più crude e realistiche, parlano di streghe malvage per davvero, di sangue, cioè per dire nella vera versione di Biancaneve il principe la risveglia non con un bacio ma ficcandole due dita in gola per levarle il pezzo di mela che la soffoca. Non sto scherzando. E' veramente così la favola! Spero di non aver minatole vostre certezze.
Ritornando a noi: insomma per anni ci hanno fatto credere che il principe azzurro esiste e che una volta trovato ci porterà a cavallo di un bianchissimo destriero verso un futuro migliore.
Sbagliato!
Nella vita questo non succede ed è giusto che sia così.

Carey Mulligan

Tutto questo preambolo - che non ho fatto solo per rovinare i vostri ricordi d'infanzia - per dire che la giovanissima protagonista di
An education, Jenny, è sveglia, ha gusto, è brava nello studio e, seppur con i limiti che ancora esistevano nel '62 per le donne, potrebbe fare quello che vuole andando all'università. Invece dopo aver incontrato un fascinoso trentenne che la tratta come una principessa, che le regala bei vestiti, la porta ai concerti, alle aste e a bere il vino rosso in riva alla Senna a Parigi cosa fa? Manda all'aria la sua vita e i suoi obiettivi per lui.

Che errore ragazze!
Che errore madornale.
Mai fare una cosa del genere. Mai rinunciare a se stesse e ai propri sogni per un'altra persona, anche se la amiamo. Anzi soprattuto se NOI la amiamo, perchè potete star sicure che qualcuno che vi ama veramente non farebbe mai qualcosa che possa nuocervi.

Peter Sarsgaard

Insomma
An education ad un primo sguardo potrebbe sembrare una semplice storia di formazione che mostra il giusto compromesso che bisogna trovare tra piacere e dovere, in realtà è un film altamente istruttivo, educativo appunto, un film che andrebbe proiettato nelle scuole per far capire alle ragazze che la cosa più importante per loro, come per chiunque, è istruirsi, rendersi indipendenti intellettualmente ed economicamente e provvedere da sole a se stesse e non fare affidamento su qualcun'altro per il proprio futuro.
E' sbagliato e spesso porta a grandi delusioni.
E ci si sveglia non più come una principessa delle favole ma come la povera Cenerentola quando puliva pavimenti tutto il giorno.

La citazione: "Mi sento più vecchia ma non più saggia."

Voto: ♥♥♥1/2

4 commenti:

  1. l'idea che qualcuno per amore debba rinunciare ai propri progetti nasconde secondo me il fatto che questa persona sia in qualche modo
    inferiore al partner...non si parla di condividere qualcosa (la vita stessa alfine) con un'altra persona, ma di soddisfare i propri istinti di esercizio di potere e affermazione (ridicola) di se stessi..non credo si possa chiamare amore, anche se spesso viene scambiato per esso, purtroppo...

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  2. Mamma mia quanto hai ragione!
    (purtroppo!)
    ^^

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  3. un piccolo grande film che da una profonda lezione a tutte le donne, tutte noi dovremmo vederlo :)

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