Avete presente la trilogia del Padrino? Sì? Bene, scordatevela.
Qui siamo decisamente dalle parti di Apocalypse Now e Un'altra giovinezza: in Segreti di famiglia – Tetro c'è il Coppola più sperimentale, quello che osa avventurarsi in frontiere poco esplorate dai cineasti contemporanei.
Il nuovo film del mitico padre di Don Vito Corleone è la sua prima sceneggiatura interamente originale da 30 anni a questa parte, e si vede.L'argomento non potrebbe essere più autobiografico: Tetro, scrittore tormentato, è il figlio di un famoso direttore d'orchestra - il padre di Coppola era un buon musicista - che non riesce a sopportare il successo paterno, principalmente perchè questo viene sempre prima di lui.
Alle angosce di Tetro si aggiungono quelle di Bennie, suo fratello, venuto a cercarlo dopo dieci anni dalla partenza del maggiore dal nido familiare e aspirante artista a sua volta (ricordiamo che nella famiglia di Coppola ci sono vari artisti tra cui la figlia Sophia, regista anche lei, e il nipote Nicholas Cage, attore).
Rivalità tra parenti artisti, una grande famiglia con il dramma nel sangue e una lunga riflessione sull'arte e i suoi vari aspetti: la creatività, la sofferenza, il successo, l'angoscia che il successo crea e la voglia di un'arte più pura, meno contaminata da logiche di guadagno e indirizzata verso il gusto della ricerca, dell'arte per l'arte.
Oltre ai forti temi trattati anche lo stile colpisce: un coraggioso e bellissimo bianco e nero per cominciare, poi la scelta di un protagonista in contro tendenza rispetto al canone classico di star hollywoodiana: a vestire i panni tormentati di Tetro è lo spigoloso e luciferino Vincent Gallo, volto particolare e sguardo penetrante. Nota a parte per la grandissima Carmen Maura, musa di Almodovar e splendida attrice. Ma non solo: costumi curatissimi che riflettono i sentimenti e l'evoluzione dei personaggi, musica d'atmosfera composta per l'occasione da Osvaldo Golijov e sorprendenti incursioni nel mondo della lirica e del balletto classico, con coreografie originali create da Ana Maria Stekelman.
Un'opera d'arte a tutto tondo, che riflette su vari linguaggi espressivi, raffinata e colta, forse non per tutti, ma che rivela la grande voglia di sperimentare e di libertà artistica di un regista che, assaporato il successo della Hollywood di serie A, forse vuole intraprendere un percorso più autoriale e personale.
Un film difficile ma sicuramente interessante.
La citazione: "Ormai non mi importa più della tua opinione"
Voto: ♥♥♥
Uscita italiana: 20 novembre 2009
Pubblicato su Cinema4stelle.it
Voto: ♥♥♥
Uscita italiana: 20 novembre 2009
Pubblicato su Cinema4stelle.it
nooo quando c'è stata l'anteprima?? voglio troppo vederlo, ho visto il trailer l'altro giorno, mi ispira troppo! e poi "un'altra giovinezza" m'era piaciuto un sacco (solo a me credo)!
RispondiEliminaLunedì all'Anica c'è stata!
RispondiEliminaE mi sa che sarà pure difficile vederlo in sala! Non è una roba che si vende facilmente.
Coppola che diventa materiale da Cinerunner! Chi l'avrebbe mai detto!!!
è mio! lo troverò, ovunque lo proiettino, lo troverò!
RispondiEliminaCoppola e Gallo? Da scappare immediatamente al cinema!!!!
RispondiEliminaAle55andra
Non vedo l'ora di vederlo!
RispondiElimina@Lessio: pensa che rifanno un'altra proiezione stampa oggi ma tu sei in Irlanda... ^^
RispondiElimina@Ale55andra: secondo me merita. Anche se è un pò "tosto". Sono sicura che è pane per i tuoi cinefili denti! :-)
@Chiara: se riesci a trovare una sala in cui lo proiettino te lo consiglio!
appena visto...la reazione della pancia è stata ottima....mi sono piaciuti un paio di passaggi quando si è lasciato intendere una cosa e poi la si è abbondanata...ad esempio quando gallo scopre il plagio sembra di rivivere la storia tra gli altri fratelli (non era riconoscente con lui che gli aveva insegnato tutto)..almeno fino al momento della telefonata....:-)
RispondiEliminaBuon film sicuramente, anche se non per tutti.
RispondiEliminaTutti i riferimenti al teatro, all'opera, al balletto magari possono allontanare qualcuno.
Invece io l'ho trovato fantastico nella sua sperimentalità pur essendo molto classico.
Da intenditori!
:-)
da cinerunner! ;)
RispondiEliminaè vero che appartiene al ramo più sperimentale, anche perché Coppola nella sua "altra giovinezza" sta marciando in quel senso, verso l'ardimento dei film a cavallo tra 70s e 80s... però al tempo stesso permane una costante tematica che era già nel Padrino: il concetto di saga familiare, lo scontro tra fratelli, tra padri e figli...
RispondiElimina@Noodles: hai perfettamente ragione! E Coppola è da ammirare perchè porta avanti un suo discorso personale sul cinema invece di fare filmoni che sicuramente potrebbe fare senza problemi.
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