giovedì 12 novembre 2009

Segreti di famiglia - Tetro



Avete presente la trilogia del Padrino? Sì? Bene, scordatevela.
Qui siamo decisamente dalle parti di Apocalypse Now e Un'altra giovinezza: in Segreti di famiglia – Tetro c'è il Coppola più sperimentale, quello che osa avventurarsi in frontiere poco esplorate dai cineasti contemporanei.
Il nuovo film del mitico padre di Don Vito Corleone è la sua prima sceneggiatura interamente originale da 30 anni a questa parte, e si vede.
L'argomento non potrebbe essere più autobiografico: Tetro, scrittore tormentato, è il figlio di un famoso direttore d'orchestra - il padre di Coppola era un buon musicista - che non riesce a sopportare il successo paterno, principalmente perchè questo viene sempre prima di lui.
Alle angosce di Tetro si aggiungono quelle di Bennie, suo fratello, venuto a cercarlo dopo dieci anni dalla partenza del maggiore dal nido familiare e aspirante artista a sua volta (ricordiamo che nella famiglia di Coppola ci sono vari artisti tra cui la figlia Sophia, regista anche lei, e il nipote Nicholas Cage, attore).

Vincent Gallo

Rivalità tra parenti artisti, una grande famiglia con il dramma nel sangue e una lunga riflessione sull'arte e i suoi vari aspetti: la creatività, la sofferenza, il successo, l'angoscia che il successo crea e la voglia di un'arte più pura, meno contaminata da logiche di guadagno e indirizzata verso il gusto della ricerca, dell'arte per l'arte.
Oltre ai forti temi trattati anche lo stile colpisce: un coraggioso e bellissimo bianco e nero per cominciare, poi la scelta di un protagonista in contro tendenza rispetto al canone classico di star hollywoodiana: a vestire i panni tormentati di Tetro è lo spigoloso e luciferino Vincent Gallo, volto particolare e sguardo penetrante. Nota a parte per la grandissima Carmen Maura, musa di Almodovar e splendida attrice. Ma non solo: costumi curatissimi che riflettono i sentimenti e l'evoluzione dei personaggi, musica d'atmosfera composta per l'occasione da Osvaldo Golijov e sorprendenti incursioni nel mondo della lirica e del balletto classico, con coreografie originali create da Ana Maria Stekelman.
Un'opera d'arte a tutto tondo, che riflette su vari linguaggi espressivi, raffinata e colta, forse non per tutti, ma che rivela la grande voglia di sperimentare e di libertà artistica di un regista che, assaporato il successo della Hollywood di serie A, forse vuole intraprendere un percorso più autoriale e personale.
Un film difficile ma sicuramente interessante.

La citazione: "Ormai non mi importa più della tua opinione"

Voto: ♥♥♥

Uscita italiana: 20 novembre 2009

Pubblicato su Cinema4stelle.it

11 commenti:

  1. nooo quando c'è stata l'anteprima?? voglio troppo vederlo, ho visto il trailer l'altro giorno, mi ispira troppo! e poi "un'altra giovinezza" m'era piaciuto un sacco (solo a me credo)!

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  2. Lunedì all'Anica c'è stata!
    E mi sa che sarà pure difficile vederlo in sala! Non è una roba che si vende facilmente.
    Coppola che diventa materiale da Cinerunner! Chi l'avrebbe mai detto!!!

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  3. è mio! lo troverò, ovunque lo proiettino, lo troverò!

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  4. Coppola e Gallo? Da scappare immediatamente al cinema!!!!

    Ale55andra

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  5. @Lessio: pensa che rifanno un'altra proiezione stampa oggi ma tu sei in Irlanda... ^^

    @Ale55andra: secondo me merita. Anche se è un pò "tosto". Sono sicura che è pane per i tuoi cinefili denti! :-)

    @Chiara: se riesci a trovare una sala in cui lo proiettino te lo consiglio!

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  6. appena visto...la reazione della pancia è stata ottima....mi sono piaciuti un paio di passaggi quando si è lasciato intendere una cosa e poi la si è abbondanata...ad esempio quando gallo scopre il plagio sembra di rivivere la storia tra gli altri fratelli (non era riconoscente con lui che gli aveva insegnato tutto)..almeno fino al momento della telefonata....:-)

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  7. Buon film sicuramente, anche se non per tutti.
    Tutti i riferimenti al teatro, all'opera, al balletto magari possono allontanare qualcuno.

    Invece io l'ho trovato fantastico nella sua sperimentalità pur essendo molto classico.

    Da intenditori!

    :-)

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  8. è vero che appartiene al ramo più sperimentale, anche perché Coppola nella sua "altra giovinezza" sta marciando in quel senso, verso l'ardimento dei film a cavallo tra 70s e 80s... però al tempo stesso permane una costante tematica che era già nel Padrino: il concetto di saga familiare, lo scontro tra fratelli, tra padri e figli...

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  9. @Noodles: hai perfettamente ragione! E Coppola è da ammirare perchè porta avanti un suo discorso personale sul cinema invece di fare filmoni che sicuramente potrebbe fare senza problemi.

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