Per
un pugno di note: Jersey Boys, la storia di Frankie Valli e dei Four Seasons
secondo Clint Eastwood
Il
regista premio Oscar si cimenta con la trasposizione cinematografica del
celebre musical di Broadway scritto da Marshall Brickman e Rick Elice, facendo
rivivere sullo schermo la musica e lo spirito degli anni '50 e '60. Nelle sale
italiane dal 18 giugno.
Da
qualche parte nel mondo esiste sicuramente un ritratto di Clint Eastwood che
invecchia al posto del diretto interessato: non si spiega altrimenti come un
signore di 84 anni riesca a sfornare un film dietro l'altro non perdendo, quasi
mai, colpi, mettendosi costantemente in gioco e sperimentando ogni volta generi
differenti tra loro. Dopo i fasti da star del cinema vissuti grazie ai film di
Sergio Leone, dal 1971, con Brivido nella notte, il californiano dagli occhi di
ghiaccio Eastwood è passato dietro la macchina da presa e da allora non si è
più fermato: 37 le pellicole girate fino a oggi, ultima delle quali è American
Sniper, con protagonista Bradley Cooper, in uscita il prossimo anno. Prima di
vedere Cooper nei panni di un militare della marina americana, tocca però a
Frankie Valli e ai suoi The Four Seasons far scoprire al pubblico l'ennesima
scommessa riuscita di Eastwood con il suo Jersey Boys.
New
Jersey, primi anni '50: Francesco Castelluccio (John Lloyd Young), è un giovane
apprendista barbiere italoamericano, con il mito di Frank Sinatra e la passione
per il canto; Tommy DeVito (Vincent Piazza) è un criminale pieno di intraprendenza
e voglia di vivere: amici fin da ragazzi, i due, insieme alla conoscenza comune
Nick Massi (Michael Lomenda), mettono su un gruppo, i Four Lovers, supportati
dal gangster locale Gyp DeCarlo (Christopher Walken), boss con un debole per le
belle voci. Destreggiandosi tra un colpo e un'uscita di galera, i tre riescono
a distinguersi dal resto della scena musicale locale quando incontrano,
seguendo il consiglio della futura star del cinema Joe Pesci, Bob Gaudio (Eric
Bergen), pianista e compositore. Grazie alla particolarissima voce di Frankie,
che si ribattezza Valli, e all'estro di Bob, il gruppo, che ora si fa chiamare
The Four Seasons, riesce a entrare in contatto con il produttore Bob Crewe
(Mike Doyle) e a solcare la porta del tempio della musica americana di quegli
anni, il Brill Building di New York, trampolino di lancio per il loro grande
successo.
Criminalità,
provincia americana, musica, passione e voglia di sfondare: l'ambientazione di
Jersey Boys sembra toccare molte corde del cinema di Martin Scorsese, con i
personaggi che parlano direttamente allo spettatore, la musica travolgente e la
realtà quotidiana di chi vive la strada pericolosamente. Jersey Boys non è però
una versione musical di Quei bravi ragazzi: trovando il giusto equilibrio tra
la biografia, il film musicale, la commedia e momenti più drammatici, Eastwood
confeziona una pellicola che affronta più generi, tutti accomunati dal ritmo
travolgente e dal potere universale della musica. Autore in grado di affrontare
generi agli antipodi, dal film di guerra come Lettere da Iwo Jima (2006), a
pellicole sulla boxe come Million Dollar Baby (2004), passando per il romantico
I ponti di Madison County (1995) fino al tuffo nel soprannaturale di Hereafter
(2010), con Jersey Boys Eastwood non si limita al semplice biopic, come già
accaduto per Invictus (2009), storia di Nelson Mandela, e J. Edgar (2011), in
cui ha parlato del fondatore dell'FBI, ma mette il cinema e i suoi mezzi
espressivi al servizio della musica. Da sempre grande appassionato di musica,
soprattutto di jazz, Eastwood è stato il musicista country protagonista del suo
Honkytonk Man (1981), ha raccontato la storia del sassofonista Charlie Parker
in Bird (1988), diretto uno dei frammenti della serie di documentari Blues (2003),
progetto voluto da Martin Scorsese, e composto le musiche di molti dei suoi
film, come Mystic River (2003) e Gran Torino (2008): non stupisce dunque che il
regista californiano abbia voluto raccontare la storia di un gruppo che ha
fatto la storia della musica americana.
Affrontando
la storia con il suo inconfondibile stile classico, ma ammorbidendo la durezza
cui ci ha abituato nelle sue pellicole più drammatiche, Eastwood usa la voce di
Valli e dei suoi amici per raccontare un percorso di riscatto personale e
desiderio di rivalsa, non facendo l'elogio spassionato di questi artisti (fatto
non scontato se si pensa che tra i produttori esecutivi del film figurano gli
stessi Frankie Valli e Bob Gaudio), ma presentandoli come esseri umani normali,
con i loro difetti, gli errori e le disgrazie che colpiscono chiunque,
benedetti però da un talento fuori dal comune e da una forza di volontà in
grado di trasformare anche la peggiore delle sofferenze in qualcosa che diventa
meno doloroso grazie alla magia che sono in grado di creare. Canzoni immortali
come “Big Girls don't cry”, “Walk like a men”, “Rag Doll”, “Sherry” e “Can't
take my eyes off you” diventano il faro e lo scopo in grado di riscattare una
vita intera, così come lo erano gli incontri sul ring per Frankie Dunn (Hilary
Swank) in Million Dollar Baby, il senso di giustizia di Walt Kowalski in Gran
Torino e la fede incrollabile nel futuro di Christine Collins (Angelina Jolie)
in Changeling (2008): uomini e donne come tutti, in grado però di fare cose
straordinarie.
Per
raccontare la storia di questi ragazzi del New Jersey, Eastwood ha scelto di ingaggiare
il cast originale del musical, aggiungendo al gruppo Vincent Piazza, il Lucky
Luciano della serie Boardwalk Empire, nel ruolo di Tommy: una scelta vincente,
dato che tutti i protagonisti danno il meglio di sé, sia dal punto di vista
recitativo che canoro, essendo stati chiamati anche a cantare in prima persona
le canzoni dei Four Seasons. Nota di merito anche per Christopher Walken e Mike
Doyle, che, nei panni rispettivamente del gangster DeCarlo e del produttore
Crewe, offrono i maggiori spunti comici del film. Per quanto riguarda la regia
Eastwood sceglie la via della semplicità, facendo parlare la musica,
concedendosi però due momenti da maestro: il carrello verticale che ci porta
all'interno del Brill Building e ci mostra come in ogni piano dell'edificio
stia nascendo un nuovo genere musicale fondamentale, e la scena finale, in cui
viene allestito l'unico vero trascinante numero da musical della pellicola.
Anche se non sarà ricordato come
uno dei massimi capolavori di Eastwood, Jersey Boys colpisce nel segno e
proietta il pubblico negli anni '50, facendogli sentire il calore dei
riflettori del palcoscenico e gli odori delle strade del New Jersey, grazie
alla mano sicura e inconfondibile del regista e al groove irresistibile della
musica di Frankie Valli e soci.
La citazione: "Siete i Fous Seasons? Tornate quando sarete neri!"
Hearting/Cuorometro: ♥♥♥1/2
Uscita italiana: 18 giugno 2014
Titolo originale: Jersey Boys
Regia: Clint Eastwood
Anno: 2014
Cast: John Lloyd Young, Vincent Piazza, Erich Bergen, Michael Lomenda, Mike Doyle, Christopher Walken
Colore: colore
Durata: 134 minuti
Genere: musicale
Sceneggiatura: Rick Elice, John Logan
Fotografia: Tom Stern
Montaggi0: Joel Cox, Gary D. Roach
Musica: Frankie Valli, Bob Gaudio
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Warner Bros.
Distribuzione italiana: Warner Bros.
Pubblicato su XL.
Spero di vederlo presto. Clint è sempre Clint.
RispondiEliminaVerissimo! Anche se J. Edgar, Hereafter e Invictus per me erano sotto tono rispetto a capolavori come Gran Torino e Million Dollar Baby, un film meno riuscito di Eastwood è sempre migliore di almeno 2/3 della cinematografia prodotto ogni anno. Quindi daje de Clint! :D
EliminaConcordo, mi manca J. Edgar ma siamo davvero sotto il livello a cui ci aveva abituati, forse anche Clint soffre della sindrome di Woody Allen che da Match Point in poi si è attestato su film dignitosi ma mai memorabili, a parte qualche eccezione tipo Basta che funzioni e Blue Jasmine (To Rome with love nemmeno lo considero!)
EliminaMi accodo e già so che dopo le prime note di “Can't take my eyes off you” mi verrà voglia di rivedere "Il Cacciatore"!
RispondiEliminaGrande! E guarda caso nel cast c'è proprio Christopher Walken!!! :)
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