sabato 3 marzo 2012

Albert Nobbs



Dublino, XIX secolo.
In un albergo della città vive e lavora Albert Nobbs, cameriere discreto e attento, gran lavoratore e persona riservatissima. I clienti adorano le premure di Albert, la padrona dell'albergo lo considera un punto fermo, ma nessuno di loro sa che il minuto signor Nobbs nasconde un enorme segreto: è in realtà una donna, che per mantenersi si finge un uomo da anni.

Può un film basarsi esclusivamente sull'interpretazione della sua protagonista?
Glenn Close, che ha già interpretato questo ruolo a teatro nel 1982, ha fermamente creduto nel suo progetto: non si è infatti limitata a recitare nel film, ma l'ha anche prodotto e contribuito alla sceneggiatura.
Una tenacia che testimonia la - legittima - voglia dell'attrice di veder finalmente riconosciuta la sua brillante carriera con un premio prestigioso: la Close, pur avendo ottenuto numerose nomination al premio Oscar, non ha mai vinto l'agognata statuetta.

Ma una straordinaria interpretazione e la voglia di un premio non possono rendere un film grande: nonostante la Close offra una prova di altissimo livello, risultando convincente non solo per il trucco riuscito e il lavoro sulla postura, ma soprattutto per l'umanità che trasmette attraverso lo sguardo timido, impaurito e sincero del suo personaggio, il film non decolla, appiattendosi sulle spalle della sua protagonista e non sfruttando temi ed occasioni che avrebbero potuto rendere la pellicola grande. Ambiguità sessuale nell'ambiente puritano dell'Irlanda di fine ottocento, travestitismo, omosessualità, disumanità della condizione femminile in assenza di marito: la carne a fuoco e le possibilità erano tante, ma sono appena accennate e non approfondite.

I personaggi sono inoltre appena accennati, risultando spesso inutili ai fini della trama: superflua la comparsata di Jonathan Rhys Meyers nei panni di un visconte dai gusti sessuali particolari e privi di spessore i giovani camerieri Helen (Mia Wasikowska) e Joe (Aaron Johnson). Convincente invece il sempre eccellente Brendan Gleeson nonostante il personaggio monodimensionale del dottor Holloran.

Restano comunque i bei costumi, le scenografie curate e la grande prova di Glenn Close. Il resto è un'occasione sprecata.

Glenn Close e Mia Wasikowska

La citazione: "Penso che voi siate l'uomo più strano che abbia mai incontrato" 

Hearting/ Cuorometro: ♥♥ 

Titolo originale: Albert Nobbs 
Regia: Rodrigo Garcia 
Anno: 2011 
Cast: Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Janet McTeer, Brendan Gleeson, Pauline Collins, Brenda Fricker, Jonathan Rhys Meyers


6 commenti:

  1. Pur amando moltissimo la Streep, quest'anno infatti tifavo per lei agli Oscar. Il film non l'ho nemmeno visto tra l'altro.

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    1. Pure io!
      A parte tutto, secondo me l'interpretazione della Close è davvero migliore: lei qua recita, mentre la Streep più che interpretare la Tatcher ha fatto un lavoro di mimesi. Vabbé che Malick non ha vinto quindi questi Oscar non valgono, però a volte secondo me è più il nome che vince che non l'effettiva prestazione.
      Un po' come dicono in Moneyball! :D

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  2. Ho citato la tua recensione in un post di Cinepolis
    - Le recensioni di Albert Nobbs: la stampa e i blogger sul film con il maschio Glenn Close -
    http://dino-freezone.blogspot.com/2012/03/le-recensioni-di-albert-nobbs-stampa-e.html

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  3. Ti sei dimenticata di citare quella stangona della Janet McTeer!!!
    Anche lei è stata brava.....
    Comunque il film non mi è dispiaciuto...la sufficienza gliela do!
    Notte!

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    Risposte
    1. Vero, anche lei non male.
      Però per me il film resta non riuscito.

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