mercoledì 16 novembre 2011

Immortals

Eroi palestratissimi, dei dalle improbabili armature e oracoli perennemente in posa da copertina: più che i miti greci sembra di guardare una puntata di "I Cavalieri dello Zodiaco". 



Tarsem Singh è uno che con le immagini ci sa fare: nato come regista di spot pubblicitari e video musicali (storico quello di Losing my religion dei R.E.M.), l'autore indiano si è fatto notare per il suo talento nel costruire immagini ricche, affollate di simboli, corpi e oggetti dal design ricercato, per l'uso interessante dei colori e per il suo gusto a metà tra il barocco e il kitsch. Nel 2000 Tarsem ha esordito al cinema con The Cell - La cellula, con protagonista Jennifer Lopez, film che ha tentato di unire la visionarietà del regista con la narrazione tipica di un thriller all'americana: il risultato è stato non del tutto convincente, ma si intuiva che, se ben indirizzata, la fantasia del regista poteva dare origine a qualcosa di grandioso. 

Il capolavoro di Tarsem è infatti arrivato nel 2006 con The Fall: questa volta anche sceneggiatore e produttore, il regista è riuscito a trovare la giusta cornice narrativa per le sue visioni sontuose e coloratissime, confezionando un film che è un vero piacere per gli occhi, un'opera d'arte su celluloide, in cui la storia è totalmente al servizio dell'immagine.

Per il suo terzo lungometraggio quindi ci si aspettava grandi cose: di nuovo alle prese con una produzione americana, questo era il momento della verità per scoprire se le immagini ricercate di Tarsem possono coesistere con una storia dalla sceneggiatura classica. Immortals rilegge il mito di Teseo e mette in campo battaglie epiche, dei dell'Olimpo, archi magici ed eroi senza macchia e senza paura: un campo da gioco ideale per imbastire scene spettacolari. Purtroppo però alla produzione ci sono gli stessi produttori di 300 e la loro influenza si fa sentire: il fortunato film di Zack Snyder sembra essere infatti diventato un modello da seguire e, dopo la serie tv Spartacus che è il suo clone per il piccolo schermo, anche Immortals viene indirizzato nello stesso solco fatto di battaglie iper-cruente, fondali digitali palesemente artificiali e scene d'azione che fanno ampio sfoggio di rallenty. 

Se nel film di Snyder con protagonista Gerard Butler questo funzionava, anche perché c'era l'effetto novità, in Immortals tutto sembra posticcio e già visto: il talento visionario del regista emerge in poche scene, e la sceneggiatura ridotta all'osso non aiuta il ritmo della pellicola. Alcuni tocchi personali di Tarsem però ci sono: la bella fotografia (l'autore stesso ha detto di essersi ispirato ai quadri di Caravaggio), l'uso dei colori con un tripudio di rosso e oro, e la cura dei costumi, ricchissimi e complicati (forse anche troppo nel caso delle armature degli dei dell'Olimpo, che sembrano I Cavalieri dello Zodiaco). 

In questo trionfo dell'immagine digitale emergono i protagonisti in carne ed ossa, che più che interpretare gli eroi mitologici (qui per nulla caratterizzati) sembrano i protagonisti di un servizio fotografico a tema antica Grecia: Henry Cavill, nel ruolo del protagonista Teseo, si limita a mostrare il fisico palestratissimo, così come Stephen Dorff (Stavros), Kellan Lutz (Poseidone) e Luke Evans (Zeus), Freida Pinto nel ruolo dell'oracolo Fedra è di una bellezza sconcertante ma monodimensionale, sembrando sempre in posa da copertina, così come Isabel Lucas che interpreta Atena. Gli unici che mostrano un po' di carisma sono John Hurt nel ruolo di Zeus che si finge vecchio, usato purtroppo in pochissime scene, e Mikey Rourke nel ruolo del malvagio Re Iperione, sporco, ostinato e senza pietà, figura in cui però l'attore rischia di rimanere imprigionato dopo i ruoli simili interpretati in Iron Man 2 e I mercenari

Immortals si rivela quindi un contenitore sostanzialmente vuoto in cui le immagini sono sì spettacolari, ma senza la vera personalità di un autore a cui sembra essere stato imposto un modello da seguire e che avrebbe potuto invece creare qualcosa di molto più interessante ed innovativo se lasciato libero di esprimersi.

Freida Pinto


La citazione: "A coloro a cui è dato molto, molto viene richiesto"

Hearting/Cuorometro: ♥♥

Pubblicato su Ecodelcinema.com

Titolo originale: Immortals 
Regia: Tarsem Singh 
Anno: 2011
Cast: Henry Cavill, Freida Pinto, Mickey Rourke, John Hurt, Luke Evans, Kellan Lutz, Isabelle Lucas

5 commenti:

  1. Non mi convinse 300, che mi fece letteralmente cagare, figuriamoci una cosa che pare la sua brutta copia.
    Non credo neppure che tenterò una visione, a meno di non aver voglia di bottigliate! ;)

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  2. A me 300 non è dispiaciuto (ma forse perché c'è il mio amore Gerard), da questo non mi aspettavo granché, ma volevo vedere come se la serebbe cavata Tarsem: il suo The Fall secondo me è un capolavoro.
    Purtroppo qui ha fatto un mezzo scempio. :(

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  3. 300 gran bel film tamarro... di quelli che dici "no no non lo vedo in fondo è solo una moda passeggera" e poi ti ritrovi a guardartelo anche così per sbaglio!

    Se questo è una mezza copia non ha senso

    E poi "I cavalieri dello zodiaco" c'erano già in "Scontro tra titani"!

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  4. Verissimo!
    E' quello che ho pensato anche io!
    Ma come mai è passata questa moda di fare le armature scintillanti agli dei greci?!?!??!
    Questo comunque secondo me è migliore di Scontro tra Titani. ^^

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  5. Be' meglio di "Scontro tra titani" ci voleva poco, inizia che non sembra male ma poi va in caduta libera a parte i soliti FX nulla da ricordare.

    Se penso che fanno pure il seguito... Brr...

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