martedì 30 agosto 2011

Super 8



Weirton, West Viginia, 1979.
Il tredicenne Joe (Joel Courtney) ha appena perso sua madre in un incidente. In casa ora sono solo in due, lui e suo padre, Jack (Kyle Chandler), sceriffo della città troppo impegnato nel suo lavoro per stare dietro a Joe. Nonostante l’immenso dolore che lo avviluppa, Joe continua a inseguire i suoi sogni: il ragazzo è infatti appassionato di trucco cinematografico e sta girando un film per un concorso locale insieme ai suoi amici Charles (Riley Griffiths), il regista, Cary (Ryan Lee), addetto agli effetti speciali sempre pronto a far esplodere qualcosa, e Martin (Gabriel Basso), attore protagonista del corto. Al gruppetto si aggiunge Alice (Elle Fanning, di una bravura eccezionale a soli tredici anni e sorella dell’altro prodigio Dakota: a dimostrazione che la genetica conta), ragazzina dal grande talento recitativo di cui Joe è segretamente innamorato. Proprio mentre stanno girando un’importante scena ambientata lungo i binari del treno, il mezzo deraglia: questo sarà il primo di una serie di misteriosi eventi che catapulteranno Joe e i suoi amici in un’avventura che non avrebbero mai immaginato.

Sono passati più di 30 anni dall’uscita al cinema del capolavoro spielberghiano Incontri ravvicinati del terzo tipo, film epocale, che consacrò il talento di un regista che diede un nuovo significato alla fantascienza: non più alieni visti come minaccia, ma la speranza ottimista e forse un po’ ingenua che dal cielo potessero arrivare creature superiori pacifiche, desiderose di condividere piuttosto che distruggere. Pochi anni dopo Spielberg girò anche E.T., altro capolavoro assoluto, in cui l’alieno era buono e pronto a comunicare con un gruppo di ragazzini. Questi film hanno avuto un impatto incredibile sull’immaginario di milioni di giovani appassionati di cinema, e tra questi - pare quasi di vederlo, emozionato e con l’occhio lucido dietro le lenti spesse - c’è anche un ragazzo di New York, che 30 anni dopo omaggerà il suo mentore con questo Super 8, film prodotto, nemmeno a dirlo, proprio da Spielberg.

Passano gli anni, l’amore per il cinema rimane, ma cambiano le prospettive: qui l’alieno diventa metafora delle conseguenze dell’egoismo umano, diventa il simbolo dell’incapacità di comunicare e di pensare al di fuori del proprio interesse personale. L’alieno questa volta, cercando di non spoilerare, si trova in basso e non in alto, e più che arrivare non vede l’ora di andarsene. Il tutto però, nonostante le scene d’azione girate alla perfezione e i roboanti effetti speciali, rimane in secondo piano rispetto all’altra storia, quella di un giovane ragazzo come tanti afflitto da problemi prettamente umani. Il giovane Joe, troppo presto strappato alla sua infanzia dalla perdita, impara con le sue sole forze che, anche se qualcosa ci è stato portato via, è sempre meglio perdonare che meditare vendetta, cercare di capire invece che sopraffare e amare piuttosto che odiare. In una scena estremamente toccante, il protagonista decide di lasciarsi il dolore alle spalle ed andare avanti, anche grazie all’aiuto delle sue passioni. Il cinema diventa così un simbolo universale, diventa quel magico contenitore di sogni in grado di far riflettere, sorridere, divertire e crescere. Tutto insieme. Dal papà di Lost non potevamo aspettarci di meglio. E, sempre perché il cinema ci piace assai, rimanete assolutamente in sala alla fine dei titoli di coda: lì, in quella manciata di girato in superotto che strizza l’occhio a Romero, c’è tutto l’amore fanatico per il cinema di ogni appassionato adolescente.

Riley Griffiths,  Joel Courtney, Gabriel Basso, Elle Fanning

La citazione: "Valore di produzione!"


Voto: ♥♥♥♥1/2

Pubblicato su Cinema4stelle.it 

Uscita italiana: 9 settembre 2011

Titolo originale: Super 8
Regia: J.J. Abrams
Anno: 2011
Cast: Joel Courtney, Riley Griffiths, Ryan Lee, Gabriel Basso, Kyle Chandler, Elle Fanning

6 commenti:

  1. Ne ho scritto anche io, proprio ieri.
    Un film stupendo, tra i più emozionanti dell'anno, in grado di riportare tutti noi della generazione di Incontri ravvicinati e I Goonies indietro a quando accarezzavamo i nostri sogni di bambini.
    Grande, grandissimo Abrams.

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  2. Arrivo! Sì meraviglioso, credo al momento il mio preferito dell'anno insieme a The Three of Life. Ma dall'autore di Lost cosa possiamo aspettarci se non meraviglie?! Abrams we love you!
    :)

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  3. Sicuramente per ora trova un posto anche nella mia top ten, anche se quest'anno sarà battaglia dura!
    Forza Abrams!
    Ti aspetto dalle mie parti, allora, così mi dici che pensi del mio punto di vista!

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  4. Fioccano critiche entusiastiche da ogni parte, bisogna proprio che lo veda!Confesso che comincio a diventare curiosa davvero!!Scusa se mi permetto Valentina, ma ti lascio il link delle parti mie...passa se ti va...http://uonderuoman.blogspot.com/
    si parla di cinema, anche se in maniera un pochino più "casereccia"...se hai tempo ti aspetto!

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  5. questo è il grande cinema de 'na vorta!
    super j.j.

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  6. Accidenti... e pensare che non mi ispirava per niente questo film: ero convinto che fosse una copia stiracchiata di 'Stand by me'. Ma se ne parlate tutti così bene dovrò recuperarlo!!

    Non subito però... adesso sono a Venezia per seguire la Mostra del Cinema. Per caso c'è anche qualcuno di voi? Fatemi sapere!

    E tu Vale?
    Quando ti vedremo sbarcare al Lido? Dai, prima o poi ci devi venire!!! Un bacione :-)

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