mercoledì 23 febbraio 2011

Il cigno nero


Il gesto che si fa musica, il corpo che diventa spirito: la danza è l'arte di trasformare la materia in qualcosa di inafferrabile ed irripetibile. Massima espressione del corpo umano, la danza ha in sé qualcosa di antico ed immortale, è arte in movimento, è bellezza sublimata in gesti che durano lo splendore di un attimo. Per ottenere quelle linee perfette, per poter dare corpo alla musica ed emozionare muovendo con grazia ogni singolo muscolo, i ballerini, ed in particolare i danzatori classici, affrontano una vita di sacrifici, rinunce, rigore, sforzi quotidiani: fin da piccolissimi imparano a fare della propria vita un allenamento continuo, abbracciano una disciplina che non finisce una volta abbandonata la sala piena di specchi, ma che avvolge tutta la loro esistenza. Il lavoro sul corpo che cambia, muta e si piega ai movimenti innaturali della danza, è quello più visibile, ma allo stesso tempo si compie anche un lavoro parallelo sulla mente: vivere sempre sotto i riflettori, brillare della luce della propria arte, lavorare duramente per raggiungere la perfezione di gesti che muoiono nello stesso momento in cui sono compiuti. C'è della follia in questo. Una follia che si può definire “sacro fuoco”, ambizione, destino. E' facile capire come mai Aronofsky sia rimasto affascinato dalla vita allo stesso tempo privilegiata e folle dei ballerini classici.

La sua Nina, ballerina giovane e piena di speranze, è il perfetto simbolo della bellezza: inconsapevole di sé, votata al raggiungimento della perfezione, luminosa ed eterea. Tutti ne sono attratti, tutti ne vogliono un pezzo: ma la bellezza ha il suo fine in se stessa, non può essere ingabbiata, perché quando questo succede sfiorisce come una rosa che dura lo spazio di un mattino. E Nina è proprio come una candida rosa che tutti vorrebbero, più o meno inconsciamente, intaccare: vediamo così che la madre, un'angosciante Barbara Hershey, la plasma a sua immagine e somiglianza, il coreografo Thomas, l'ambiguo e senza scrupoli Vincent Cassell, la vorrebbe più sensuale e diversa, la rivale Lily, la provocante Mila Kunis, la mette in discussione e la precedente stella del New York City Ballet, la quasi irriconoscibile Winona Ryder, la vorrebbe distruggere perché possiede quello che lei ha perso. La candida Nina si trova schiacciata in questo turbinio di aspirazioni, invidie, tensioni e desideri frustrati: la sua mente semplice da bambina tenuta sotto una campana di vetro si scontra con la sensualità della donna adulta, con la sua voglia di conoscere anche i lati più oscuri e torbidi della vita e soprattutto di se stessa. Un dualismo perfettamente incarnato dal personaggio principale del Lago dei cigni: il bellissimo e puro cigno bianco opposto al malvagio e sensuale cigno nero, un contrasto mitico ed immortale, reso alla perfezione dalla continua frammentazione di Nina in immagini riflesse da decine di specchi, che la ritraggono sempre diversa, illuminata soltanto da luci artificiali.
Al ritmo della splendida musica di Tchaikovsky, Nina si perde in un mondo inesistente, fatto di ombre ed allucinazioni, in cui il corpo, la mente e il cuore si confondono e mutano, in cui non c'è più giusto o sbagliato e a contare è solo la perfezione, irraggiungibile e sfiancante.

Natalie Portman, bellissima e mai brava come in questo film, nel ruolo di Nina si trasforma sotto i nostri occhi, seguita senza tregua dall'occhio del regista, che ci mostra il suo corpo in ogni dettaglio, spogliandolo ad ogni riflesso, facendoci sentire gli scricchiolii di ogni articolazione, mettendo a nudo i sogni e gli incubi di una ragazza che è il simbolo della bellezza, una bellezza umana e corporea, che per sua natura non può essere perfetta, se non ad un prezzo molto alto.
Nello stupendo finale, in un crescendo di follia e bravura, Nina, e noi con lei, possiamo fare quel salto misterioso e stupefacente che solo l'arte può compiere.

Natalie Portman

La citazione: "Perfetto...era perfetto".

Hearting/Cuorometro: ♥♥♥♥1/2

Titolo originale: Black Swan
Regia: Darren Aronofsky
Anno: 2010
Cast: Natalie Portman, Vincent Cassell, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder

17 commenti:

  1. Un ottimo film sul doppio e il sacrificio del corpo, idealmente l'altra faccia di The wrestler.
    La trasformazione in cigno nero è stupenda, ma il top di Aronofsky resta, per me, il volo infinito di Randy the ram.

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  2. un capolavoro, non riesco a concepire come si possa parlar male di questo film.

    è straordinario, intenso, potente, sensuale, e ha una protagonista indimenticabile.

    il mio film del 2011, molto probabilmente.

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  3. un mio cult assoluto, un film di una intensità fisica estrema e senza pari. natalie oltre ogni umana possibilità (e infatti diventa cigno)

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  4. Evviva! Non vedo l'ora di vederlo! L'ho atteso per mesi! Finalmente è giunto il momento.
    Negli ultimi tempi film attesissimi che credevamo capolavori si sono poi rivelati dei flop. Sono felice di scoprire che invece questo non delude le aspettative, anzi... E poi le tue critiche positivissime e quei 5 cuoricini rossi (che raramente metti) sono un'assoluta garanzia! ;)
    Un bacione!

    PS. Complimenti per la recensione: è bellissima! L'incipit, in particolare, mi ha fatto sussultare!

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  5. Concordo con Lessio, probabilmente (anche se siamo solo a febbraio) anche il mio film del 2011. Bella recensione, ciaoo! c

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  6. Mamma che film...
    Credo di essermi innamorato di Natalie Portman.

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  7. @MrFord: sono due film complementari infatti. Il concetto è lo stesso. Secondo me la preferenza dipende da quanto riesci a identificarti: io, amando alla follia il balletto, il Lago dei cigni e la Portman, mi sono fomentata moltissimo.
    Tu che sei più expendable di me preferisci il wrestler!
    :D

    @Mario: vero! ^^

    @Lessio: grande Ale!!! Finalmente di nuovo on the same side!!!
    :)

    @Marco: Natalie è una dea!

    @Phoebes: mi raccomando! Non te lo far scappare! :)

    @Valeria: Grazie grazie! Da amante della danza tu mi puoi capire meglio! :)
    Spero che piaccia anche a te, perché è un po' particolare e non è un "film sulla danza": parla di molte cose attraverso la danza. Cosa che l'ambiente della danza non ha capito.

    @Curiositizen: Grazie! Sì al momento è anche il mio film preferito del 2011.
    ^^

    @Gabriele: io ero innamorata di lei anche prima, ma adesso la venero totalmente. Oscar meritatissimo.

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  8. Grande film. Non ho parole per esprimere le emozioni provate. Tanti spunti per riflettere e discutere. Molto emozionante anche la tua bellissima recensione.

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  9. Cara Vale, la tua recensione è di gran lunga più bella del film stesso!
    Dico davvero... stavolta non siamo sulla lunghezza d'onda: nonostante le tue parole siano ammalianti come poche, per me questo è un film di una banalità sconcertante: l'ennesima storia di un'ossessione, l'ennesimo pistolotto sulla vita che non ti regala nulla, sul il mondo dello spettacolo che è duro e ingrato, sulla crisi di valori di una società dove bisogna andare a letto col coreografo per avere la parte principale... oltretutto condito da effettacci horror di pessimo gusto che sono più ridicoli che disturbanti. Secondo me una grossa occasione perduta: durante la visione mi sono chiesto spesso cosa sarebbe stato di questa pellicola se a dirigerla fosse stato un mago della tensione come Alfred Hitchcock: lui di sicuro sarebbe riuscito a rendere il disagio e il tormento della protagonista senza mostrare alcunchè e senza scadere nel trash come fa il presuntuoso Aronofsky (che dopo The Wrestler si è montato parecchio la testa secondo me).

    Resta comunque, indiscutibilmente, la grande prestazione della bellissima Natalie Portman, che 'salva' il film e evita di farlo cadere nel ridicolo involontario.
    Credo che l'Oscar di quest'anno sia doveroso assegnarlo a lei, anche se non sono certamente concorde sul fatto che questa sia la sua interpretazione più 'maiuscola': io la ricordo ben più brava e molto più 'in parte' con V PER VENDETTA e MY BLUBERRY NIGHTS.
    Ma domenica sera farò il tifo per lei :-)

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  10. bello, bellissimo, anche il post. brava

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  11. Black swan è proprio il cinema che mi piace, un film che non vuole coccolare il pubblico ma che trasforma l'ossessione per la perfezione in trasformazione fisica e in un delirio profondo e crudele. Aronofsky osa e lo fa in maniera perfetta. Interpretazione della Portman sublime. Non so se riuscirà a convincere ai premi oscar ma per me miglior film dell'anno, almeno per ora.
    La tua recensione è molto bella.

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  12. Io mi accodo al caro Lessio! Tra l'altro il volo finale di Nina, da brividi in ogni dove, mi ha mandato con la mente all'altro straordinario volo finale di Randy l'Ariete.

    Ale55andra

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  13. Una bellissima recensione per un gran bel film. Il Cigno Nero mi ha sconvolta, disturbata. Ci ho messo una notte per metabolizzarlo. Poi l'ho adorato. La trasformazione di Nina è così reale che ti senti male con lei, ti interroghi per tutto il film sulla sua situazione, sulla sua angoscia. E la figura della madre? Spaventosa!

    Gli occhi di Mila Kunis bucano lo schermo. Stupendi.

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  14. Grazie mille Arianna!
    Sì un film potente, grazie soprattutto alla incredibile performance di Natalie Portman: bellissima e bravissima.
    Uno dei film più belli dell'anno per me. :)

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  15. A me non è piaciuto. Regia ok, fotografia ok, ci può stare la storia, ma... niente, alla fine non mi ha lasciato nulla, anzi: mi ha solo rubato minuti preziosi. L'Oscar alla Portman mi sta ancora sul gozzo.

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